Sergio Bronzi (La Spezia, 6 marzo 1912Masia de Las Fuentes, 14 luglio 1938) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Sergio Bronzi
NascitaLa Spezia, 6 marzo 1912
MorteMasia de Las Fuentes, 14 luglio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Reparto734ª Bandera "Inflessibile"
7º Reggimento fanteria
Divisione CC.NN. "23 marzo"
Anni di servizio1934 - 1938
GradoCapomanipolo
GuerreGuerra di Spagna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia

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Nacque a La Spezia il 6 marzo 1912, figlio di Cesare e Gerolama Foce.[2] Studente del quarto anno presso l'Istituto nautico di Genova ed iscritto alla leva marittima nel Compartimento navale di La Spezia, nel 1934, in quello stesso anno fu trasferito al Regio Esercito ed ammesso a frequentare il corso allievi ufficiali di complemento a Spoleto.[1] Promosso sottotenente dell'arma di fanteria nel settembre 1935, prestò servizio nel 127º Reggimento fanteria, venendo posto in congedo nel gennaio 1936.[1] Messo a disposizione del Comando Generale della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale col grado di capomanipolo, venne inviato in missione speciale oltremare in Spagna, imbarcandosi a Gaeta il 22 gennaio 1937.[1] Assegnato al 734ª Bandera "Inflessibile", 7º Reggimento fanteria, Divisione CC.NN. "23 marzo", si distinse subito in combattimento con la 630ª Bandera "Ardita", venendo decorato con una croce di guerra al valor militare, e successivamente con una medaglia d'argento al valor militare nel corso del 1937.[1] Rimasto gravemente ferito nel combattimento di Masia de Las Fuentes il 13 luglio 1938, si spense il giorno successivo presso l'ospedale da campo n. 2.[1] Per onorarne il coraggio fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria con Regio Decreto del 1 giugno 1939.[1]

Onorificenze

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«Giovane ufficiale di purissima fede, all’attacco di quote saldamente presidiate dal nemico, primo fra tutti scattava all’assalto, trascinando nel generoso slancio i propri uomini, malgrado la violenta reazione dell’avversario. Sprezzante del pericolo, insisteva nell’eroico sforzo, e si slanciava nuovamente in avanti, sul terreno completamente scoperto, brandendo una bomba in atto di sfìda al nemico. Mortalmente ferito e stremato di forze, trovava nobilissime parole per esprimere la sua intima gioia di chiudere la sua esistenza nel compimento del sacro dovere. Fiero ed ardito combattente della nuova generazione, sempre ed ovunque primo fra i primi, chiudeva la sua eroica esistenza confermando in sé le più alte virtù della razza. Masia de Las Fuentes, 13 luglio 1938.[3]»
— Regio Decreto del 1 giugno 1939.[4]
«Comandante di plotone fucilieri si distinse sin dalle prime azioni per eccezionali doti di coraggio. Alla vigilia di una battaglia, durante tutta la notte si prodigò instancabilmente in ardite ricognizioni, provocando il nemico, per individuarne le postazioni di mitragliatrici. Nell'azione del giorno successivo, assunto il comando della compagnia, rimasta senza il titolare, manovrava sapientemente i suoi plotoni, riuscendo a portarli nelle migliori condizioni sotto la posizione. Al momento dell'assalto, primo fra i primi irruppe nella trincea, impegnando una dura lotta corpo a corpo che, dopo alterne vicende si concluse con la fuga disordinata del nemico, che lasciò nelle nostre mani numerosi prigionieri e abbondante quantità di materiale. Fu in ogni momento esempio luminoso di serenità, capacità e temerario ardimento. Cocubillo, 22 agosto 1937
— Regio Decreto 2 agosto 1938.[5]
«Comandante di plotone comando bandera comandato di pattuglia in ricognizione, riusciva ad assolvere il compito affidatogli malgrado l'intenso fuoco di fucileria nemica. Prendeva posizione con i pochi uomini e la reggeva nonostante avesse di fronte soverchianti forze nemiche. Alaminas, 22 marzo 1937

Annotazioni

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  1. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  2. ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1939, p. 1439. URL consultato il 12 marzo 2022.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 17 agosto 1939, guerra, registro 27, foglio 441.
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti il 29 agosto 1938, Guerra registro 24, foglio 251.

Bibliografia

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  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 313.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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