Serradarce
Serradarce è una frazione di Campagna in provincia di Salerno[1].
Serradarce frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Salerno |
Comune | Campagna |
Territorio | |
Coordinate | 40°38′32″N 15°09′17″E |
Altitudine | 380 m s.l.m. |
Abitanti | 447 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 84022 |
Prefisso | 0828 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | serradarcesi |
Patrono | S. Maria del Buon Consiglio |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaSituata a 380 metri sul livello del mare, in zona collinosa alle pendici dei monti Picentini fre il vallone del fiume Acerra e la collina Sierro della croce, lungo la Strada statale 91 della Valle del Sele; ha 447 abitanti (censimento del 2001)[2].
Storia
modificaAnche se nelle vicinanze sono stati rinvenuti numerosi reperti funerari di scarsa fattura, presumibilmente dell'età del bronzo, Serradarce è di origine recente. Chiamata Serra d'Arce in documenti ottocenteschi, deve il suo sviluppo urbanistico alla costruzione della "via del grano"[3]. L'abitato cresce a seguito della costruzione della chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio nel 1852 e dell'annessa casa canonica ove nel 1870 viene istituita una scuola di lingua italiana e latina. Agli inizi del novecento vengono aperti un ufficio di stato civile, un ufficio postale ed una scuola elementare. Tutte queste attività e la stazione ferroviaria di Tuori-Serradarce (ferrovia Salerno-Potenza) ne incrementano lo sviluppo. A seguito della costruzione della Salerno-Reggio Calabria, e nel 1960 della soppressione della stazione ferroviaria, ha perso tutti i vantaggi ed è caduta in declino.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaUnico edificio storico è la chiesa vecchia di Santa Maria del Buon Consiglio[4] posta lungo la via che conduce alla località Basso dell'Olmo. Edificata nel 1852 per volere di una famiglia nobile del luogo, ha una forma rettangolare con una sola navata.
Di interesse storico è una fontana pubblica posta vicino alla vecchia chiesa, risalente al 1929 e utilizzata in passato come lavatoio pubblico.
Architetture religiose
modifica- Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio (nuovo edificio)
- Tempio del Beato Alberto: luogo di culto di rito cattolico ma non riconosciuto, gestito dal rinnovamento carismatico dei servi di Cristo Vivo con Padre Michele Vassallo.
- Chiesa evangelica Valle del Sele
Società
modificaReligione
modificaIl culto del Glorioso Alberto è un fenomeno religioso extra-canonico, iniziato negli anni cinquanta del Novecento, frutto di un'elaborazione "interamente [...] folclorica"[5].
Dal 1950 patrona della frazione è Maria Santissima Immacolata, la cui statua è venerata nella Chiesa Parrocchiale. La festa si svolge il 7 e l'8 Dicembre, con le Sante Messe e una solenne processione. Di particolare rilievo e pregio estetico è l'effigie della patrona, l'Immacolata, di cui non si conosce l'autore o la scuola di creazione, risultando tuttavia per analogie e confronti con altre madonne, di origine settecentesca. La statua, dall'aspetto solenne e austero, si presenta vestita con abiti intarsiati e finemente ricamati in oro e perline, ed avvolta da un lungo mantello celeste anch'esso riccamente decorato con stelle ottenute dalla tessitura di fili in oro. Le caratteristiche della santa, richiamano diversi episodi della storia cristiana, in particolare come scritto nella Genesi, l'episodio di "Maria che schiaccia il serpente".
Tradizioni e folclore
modifica- Sagra del castrato al ragù (1ª edizione 1988).
- Concorso nazionale di pittura estemporanea (1ª edizione 2001).
- Cinema all'aperto (1ª edizione 2008).
- Festa Patronale (7 e 8 Dicembre).
Economia
modificaLa principale risorsa è la coltivazione e la produzione dell'olio di oliva Colline Salernitane (DOP).
Note
modifica- ^ Elenco delle frazioni della città di Campagna
- ^ dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 25 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).
- ^ attuale strada statale 91 Valle del Sele
- ^ Nel 1959 è stata costruita una nuova chiesa dedicata a santa Maria del Buon Consiglio lungo la strada statale 91
- ^ Vittorio Lanternari, Festa, carisma, apocalisse, 1983, p. 157
Bibliografia
modifica- Adriana Maggio, Serradarce, la storia e la memoria, Edizioni 10/17, 1996.
- Valentino Izzo, Raccontare Campagna... Il Castello Gerione, 2006
- Annabella Rossi, Le feste dei poveri, Laterza, 1969 (2ª edizione: Sellerio, 1986)
- Gianfranco Mingozzi, Claudio Barbati e Annabella Rossi, Profondo Sud. Viaggio nei luoghi di Ernesto De Martino a vent'anni da 'Sud e Magia', Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1978.
- Annabella Rossi e Ferdinando Scianna, Il glorioso Alberto, Milano, Editphoto, 1971.
- (FR) Michele Risso, Misère, magie et psychothérapie. Une communauté magico-religieuse d'Italie méridionale, in Confinia Psychiatrica 14, n. 2 (1971): pp. 108–132, ISSN 0010-5686 (PMID 5142759). Traduzione italiana in:
- Miseria, Magia e Psicoterapia. Una comunità magico-religiosa nell'Italia del Sud, in: Diego Carpitella (a cura di), Materiali per lo studio delle tradizioni popolari, Bulzoni Editore, 1973 (pp. 329–352).
- Miseria, Magia e Psicoterapia. Una comunità magico-religiosa nell'Italia del Sud, in: Michele Risso e Wolfgang Böker, Sortilegio e delirio. Psicopatologia dell'emigrazione in prospettiva transculturale, a cura di Vittorio Lanternari, Virginia De Micco, Giuseppe Cardamone, Liguori, 1992[2004]2 ISBN 88-207-2161-9.
- (DE) Michele Risso, Annabella Rossi, Luigi M. Lombardi Satriani, Magische Welt, Besessenheit und Konsumgesellschaft in Süditalien, in: AA.VV., Ergriffenheit und Besessenheit. Ein interdisziplinäres Gespräch über transkulturell-anthropologische und -psychiatrische Fragen (a cura di Jürg Zutt), Francke Verlag, 1972
- Michele Risso, Annabella Rossi, Luigi M. Lombardi Satriani, Mondo magico, possessione e società dei consumi nell'Italia meridionale, in: Diego Carpitella (a cura di), Folklore e analisi differenziale di cultura, Bulzoni Editore, 1976 (pp. 145–162).
- Domenico Scafoglio e Simona De Luna, La possessione diabolica, Avagliano Editore, Cava de' Tirreni, 2002 ISBN 88-8309-118-3.
- Giovanni Vacca, Nel corpo della tradizione. Cultura popolare e modernità nel Mezzogiorno d'Italia, Squilibri editore, 2004 ISBN 88-89009-04-7.
- (EN) Jörg Stolz (a cura di), Salvation Goods and Religious Markets. Theory and Applications, Peter Lang, Berna, 2008 ISBN 978-3-03911-211-1.
- Giuseppe De Lutiis, L'industria del santino, La Prova Radicale, Beniamino Carucci editore, n. 2, inverno 1972.
- La maga del Cilento ferita per mandato di un rivale?, Stampa Sera, anno 104, n. 9, 13 gennaio 1972, p. 11.
- Oreste Mottola, Campagna 1972: il delitto di Canzonissima fa parlare tutta l'Italia. Manganelli spara a Giuseppina Gonnella, Settimanale Unico, anno VII, n. 31, 2 settembre 2005, pp. 2–3.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Serradarce