Sguta

dolce italiano

La sguta o 'nguta, guta, cuzzùpe, cudduraci, cucùli, cuccùli, cuiùri è un caratteristico dolce calabrese, viene chiamata con nomi diversi e preparata con varie componenti di farine e forme anche in maniera diversa. Nella tradizione cristiana questo dolce ha la valenza simbolica, per sottolineare la festa della resurrezione di Cristo. Componente decorativo del dolce è l'uovo, simbolo della natura, della fertilità e segno del ritorno alla vita. Viene prodotto un po' ovunque su tutto il territorio della Calabria, in particolare nella Locride e nella provincia di Reggio Calabria. La sguta come vuole la tradizione si prepara la settimana che precede la domenica di Pasqua e in particolar modo viene consumata tutta la Settimana Santa fino al giorno di Pasquetta[2][3]. La sguta, dolce tipico calabrese è inserito nell'Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (elenco PAT Calabria al numero 207), dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali[4].

Sguta
Sguta di Mammola (caratteristica forma del dolce tipico pasquale)
Origini
Altri nomi'nguta, guta[1]
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneCalabria
Zona di produzioneProvincia di Reggio Calabria
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
SettorePaste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Ingredienti principali
  • farina
  • olio
  • uova
  • latte
  • zucchero
  • acqua
  • lievito
Sgute

Descrizione

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La sguta tradizionale ha forma di una piccola ciambella, con l'uovo al centro. Gli ingredienti per la realizzazione dell'impasto sono: farina, olio, uova, latte, zucchero, acqua e lievito madre oppure lievito di birra. Una volta che l'impasto è compatto lo si mette a lievitare in un luogo asciutto per un periodo di tempo che va dalle 4 alle 8 ore. Dopo che l'impasto è lievitato si fanno le ciambelle di diverse forme e grandezze, leggermente decorate, al centro si mette un uovo e vengono messe a cuocere nel forno. Una volta acquistato il colore dorato la sguta è pronta al consumo.

Anticamente e ancora oggi la sguta viene prodotta in particolare nelle famiglie, si trovano anche nei panifici e nelle pasticcerie.

  1. ^ John Trumper, Antonio Mendicino e Marta Maddalon, Toponomastica calabrese, Roma, Gangemi, 2000, p. 136, ISBN 88-492-0071-4.
  2. ^ Paesi del gusto.
  3. ^ Antonio Pittau, Pasqua, Lulu.com, 2016, p. 23, ISBN 978-1-326-52815-7. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  4. ^ Diciannovesima revisione dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali, su politicheagricole.it. URL consultato il 16 aprile 2019.

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