Shingo Araki

fumettista, animatore e produttore cinematografico giapponese

Shingo Araki (荒木 伸吾?, Araki Shingo; Nagoya, 1º gennaio 1939Tokyo, 1º dicembre 2011[1][2][3]) è stato un animatore e character designer giapponese, noto soprattutto per il suo ruolo di character designer per titoli come Devilman, UFO Robot Goldrake, Lady Oscar, Galaxy Express 999, I Cavalieri dello zodiaco e altri.

Biografia

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Nel 1957 Araki vinse a soli 18 anni il premio come migliore nuova promessa per il suo esordio da fumettista sul Machi, rivista mensile della sua città. Successivamente realizzò numerose pagine di manga per le maggiori case editrici del paese per circa 8 anni, gavetta che lo portò finalmente a coronare il suo sogno di diventare un animatore: nel 1965, a 26 anni, cominciò a lavorare per la Mushi Productions all'anime Jungle Taitei (Kimba il leone bianco), iniziando una fortunatissima e longeva carriera nel campo dell'animazione, lavorando a numerose serie di grande successo.

È morto a Tokyo il 1º dicembre 2011, a 72 anni, per improvviso collasso circolatorio.

Nel dicembre 2012 è uscito in Giappone un libro commemorativo sul lavoro del maestro Shingo Araki.[4]

Carriera

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Nel corso della sua prolifica carriera ha lavorato proficuamente come character designer (divenendo uno dei più apprezzati sia in Giappone che all'estero) e anche come animatore e supervisore dei disegni con molti grandi artisti del campo, tra i quali:

Ha fondato lo Studio Jaguar nel 1966 e, insieme a Michi Himeno, la Araki Production nel 1975.

Opere e collaborazioni

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  1. ^ (FR) Necrologio di Shingo Araki sul sito Animeland, su animeland.com (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2011).
  2. ^ Addio a Shingo Araki, storico chara designer di Saint Seiya, su animeclick.it.
  3. ^ Addio a Shingo Araki, disegnatore di Goldrake, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 2 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2011).
  4. ^ https://www.cavzodiaco.com.br/images12/exposicao_araki_15.jpg

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN220692273 · ISNI (EN0000 0003 6007 4928 · LCCN (ENno2016165218 · BNE (ESXX1615404 (data) · BNF (FRcb14074997t (data) · NDL (ENJA00952749