Silvano (divinità)
Silvano (dal latino Silvanus) è una figura della mitologia romana, è il dio delle selve e delle campagne.
Caratteristiche
modificaDeriva dal dio etrusco Selvans, divinità protettrice della natura e delle attività agresti. Come le divinità antiche della natura selvaggia era considerato temibile e pericoloso per i neonati e le partorienti. Essendo temuto e venerato dai contadini, gli agricoltori erano soliti placare il dio prima di dissodare un terreno, con una triplice cerimonia che ne invocava la protezione sui pascoli, sulle dimore e sui terreni stessi.
Per proteggere i neonati dalle aggressioni notturne del dio, gli antichi Romani invocavano tre divinità tutelari: Pilumno, Intercidona e Deverra[1].
In origine "Silvanus", era un epiteto del dio Fauno o di Marte e solo successivamente assunse il grado di divinità autonoma. Veniva spesso identificato con Pan[2] o con Sileno, e spesso il suo "numen" si trova accostato alla figura di Marte. Il suo culto era vietato alle donne.
Il suo aspetto era umano, ma talvolta veniva raffigurato con cosce e gambe di caprone e corna sulla fronte.
Secondo una leggenda, dopo la cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo, il dio ammonì l'esercito etrusco (desideroso di riportare il sovrano sul trono), di non attaccare i Romani, mettendolo in fuga.
Note
modifica- ^ Agostino d'Ippona, La città di Dio, 6,9.
- ^ Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi, XIV,639.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Silvano
Collegamenti esterni
modifica- La Porta del Dio Silvano, in Leggende delle Dolomiti. Guide Dolomiti. URL consultato il 17 marzo 2021.
- Silvano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 10 aprile 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50026173 · CERL cnp00544746 · GND (DE) 119006839 · BNF (FR) cb12326496s (data) |
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