Sindrome neurolettica maligna

disturbo neurologico
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La sindrome neurolettica maligna (NMS, Neuroleptic Malignant Syndrome) è un disturbo neurologico, descritto per la prima volta nel 1960 da alcuni medici francesi che lavoravano a uno studio sull'aloperidolo e denominato sindrome acinetico-ipertonica.[1][2]

Sindrome neurolettica maligna
Aloperidolo, un antipsicotico comunemente usato.
Specialitàneurologia e medicina d'emergenza-urgenza
Eziologianeurolettico
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10G21.0
MeSHD009459
eMedicine816018, 288482 e 907949
Sinonimi
Sindrome acinetico-ipertonica

È più spesso una reazione avversa ai farmaci neurolettici o antipsicotici, e può portare il paziente alla morte.

Epidemiologia

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L'incidenza della sindrome è diminuita da quando è stata descritta per la prima volta, grazie di cambiamenti nelle abitudini prescrittive ed al recepimento dei protocolli medici, ma è ancora un potenziale pericolo per i pazienti in trattamento con farmaci antipsicotici.

In alcune review sulla sindrome viene segnalata una incidenza di NMS compresa tra lo 0,2% ed il 3,23%.[3][4]

Per motivi non ancora completamente chiariti i giovani maschi sono particolarmente suscettibili alla insorgenza della sindrome ed il rapporto maschi/femmine è di circa 2:1.[5][6]

Virtualmente tutti i neurolettici possono indurre l'insorgenza della sindrome, sia i neurolettici convenzionali (fluspirilene, tioridazina, flufenazina, penfluridolo, pimozide ed altri) che i nuovi antipsicotici atipici.

Tra i neurolettici convenzionali aloperidolo e clorpromazina sono stati segnalati come quelli a maggior rischio.

La NMS può apparire anche in pazienti che consumano farmaci dopaminergici (ad esempio la levodopa) per la malattia di Parkinson al momento della sospensione del trattamento, specie se quest'ultima avviene bruscamente. Altri farmaci dotati di attività anti dopaminergica, ad esempio l'antiemetico metoclopramide, possono causare una NMS.

Anche altri medicamenti non dotati di attività antidopaminergica, quali ad esempio amoxapina[7][8][9] od il litio,[10][11][12] possono causare NMS.

Infine in letteratura sono stati segnalati casi di NMS associati a trattamenti con desipramina,[13][14] dotiepina, fenelzina,[15][16] tetrabenazina[17][18][19] e reserpina.[20]

Fisiopatologia

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La fisiopatologia della NMS non è stata ancora completamente compresa. Alcuni autori suggeriscono che i neurolettici possano indurre NMS parallelamente alla loro capacità di blocco della dopamina nel tratto nigrostriatale, nel percorso mesocorticale e nei nuclei ipotalamici.

Tuttavia tale ipotesi non spiega sufficientemente per quale motivo NMS possa fare seguito all'utilizzo di antipsicotici atipici (tra cui a titolo di esempio clozapina, risperidone, olanzapina, quetiapina, ziprasidone, aripiprazolo e paliperidone) i quali come è noto si distinguono per la bassa affinità per recettori della dopamina D1 e D2.[4]

Clinica

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Segni e sintomi

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La condizione è contraddistinta tipicamente da rigidità muscolare, febbre, instabilità autonomica (polso o pressione arteriosa non regolari, diaforesi, tachicardia o altre disritmie cardiache) e cambiamenti cognitivi, come delirio.[21]

È associata ad elevati valori di creatinin-fosfochinasi nel plasma sanguigno.[22]

Diagnostica

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Il sospetto diagnostico è in primis clinico e si basa sulla insorgenza di febbre alta e grave rigidità in un paziente che assume neurolettici. È necessario procedere alla misura della creatinina fosfochinasi ed alla conta dei globuli bianchi.

Al fine di escludere altre possibili eziologie si deve procedere alla analisi delle urine per misurare gli elettroliti (in particolare calcio e magnesio).

Inoltre devono essere eseguiti i normali test di funzionalità epatica, renale e tiroidea.

Ulteriori accertamenti possono comprendere la puntura lombare, un elettroencefalogramma ed una tomografia computerizzata o risonanza magnetica dell'encefalo.

Trattamento

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In caso di diagnosi, accertata o presunta, di sindrome maligna si deve sospendere immediatamente la somministrazione dell'antipsicotico incriminato.

A causa della imprevedibilità della NMS, il trattamento può variare notevolmente da caso a caso, ma è generalmente basato sulla immediata istituzione della terapia di supporto alle funzioni vitali. Si può quindi associare una infusione endovenosa di dantrolene e somministrazione orale di bromocriptina.[23] In alternativa si può ricorrere alla infusione endovenosa di dantrolene ed alla assunzione della combinazione di levodopa-carbidopa.

Nei casi più gravi e laddove vi sia la possibilità, si procede a terapia elettroconvulsiva, la quale ha mostrato attenuare fino a far scemare la sindrome.[24]

  1. ^ Delay, J., Pichot, P., Lemperiere, T., and et al. Un neuroleptique majeur non-phenothiazine et non-reserpine, l'haloperidol, dans la traitment des psychoses. Annals of Medical Psychology 118, 145-152. 1960.
  2. ^ P. Adnet, P. Lestavel; R. Krivosic-Horber, Neuroleptic malignant syndrome., in Br J Anaesth, vol. 85, n. 1, luglio 2000, pp. 129-35, PMID 10928001.
  3. ^ AL. Pelonero, JL. Levenson; AK. Pandurangi, Neuroleptic malignant syndrome: a review., in Psychiatr Serv, vol. 49, n. 9, settembre 1998, pp. 1163-72, PMID 9735957.
  4. ^ a b S. Khaldi, C. Kornreich; Z. Choubani; R. Gourevitch, [Neuroleptic malignant syndrome and atypical antipsychotics: a brief review]., in Encephale, vol. 34, n. 6, dicembre 2008, pp. 618-24, DOI:10.1016/j.encep.2007.11.007, PMID 19081460.
  5. ^ PE. Croarkin, GJ. Emslie; TL. Mayes, Neuroleptic malignant syndrome associated with atypical antipsychotics in pediatric patients: a review of published cases., in J Clin Psychiatry, vol. 69, n. 7, luglio 2008, pp. 1157-65, PMID 18572981.
  6. ^ JL. Hernández, L. Palacios-Araus; S. Echevarría; A. Herrán; JF. Campo; JA. Riancho, Neuroleptic malignant syndrome in the acquired immunodeficiency syndrome., in Postgrad Med J, vol. 73, n. 866, dicembre 1997, pp. 779-84, PMID 9497946.
  7. ^ S. Madakasira, Amoxapine-induced neuroleptic malignant syndrome., in DICP, vol. 23, n. 1, gennaio 1989, pp. 50-1, 55, PMID 2718483.
  8. ^ C. Washington, KA. Haines; CW. Tam, Amoxapine-induced neuroleptic malignant syndrome., in DICP, vol. 23, n. 9, settembre 1989, p. 713, PMID 2800590.
  9. ^ S. Gupta, AA. Racaniello, Neuroleptic malignant syndrome associated with amoxapine and lithium in an older adult., in Ann Clin Psychiatry, vol. 12, n. 2, giugno 2000, pp. 107-9, PMID 10907803.
  10. ^ O. Edokpolo, M. Fyyaz, Lithium toxicity and neurologic effects: probable neuroleptic malignant syndrome resulting from lithium toxicity., in Case Rep Psychiatry, vol. 2012, 2012, p. 271858, DOI:10.1155/2012/271858, PMID 22953147.
  11. ^ J. Gill, H. Singh; K. Nugent, Acute lithium intoxication and neuroleptic malignant syndrome., in Pharmacotherapy, vol. 23, n. 6, giugno 2003, pp. 811-5, PMID 12820823.
  12. ^ A. Naramoto, N. Koizumi; N. Itoh; H. Shigematsu, An autopsy case of cerebellar degeneration following lithium intoxication with neuroleptic malignant syndrome., in Acta Pathol Jpn, vol. 43, n. 1-2, Gen-Feb 1993, pp. 55-8, PMID 8257473.
  13. ^ L. Baca, L. Martinelli, Neuroleptic malignant syndrome: a unique association with a tricyclic antidepressant., in Neurology, vol. 40, n. 11, novembre 1990, pp. 1797-8, PMID 2234440.
  14. ^ LA. Squires, AM. Neumeyer; J. Bloomberg; KS. Krishnamoorthy, Hyperpyrexia in an adolescent on desipramine treatment., in Clin Pediatr (Phila), vol. 31, n. 10, ottobre 1992, pp. 635-6, PMID 1395373.
  15. ^ PA. Lannas, JV. Pachar, A fatal case of neuroleptic malignant syndrome., in Med Sci Law, vol. 33, n. 1, gennaio 1993, pp. 86-8, PMID 8429777.
  16. ^ MA. Graber, TB. Hoehns; PJ. Perry, Sertraline-phenelzine drug interaction: a serotonin syndrome reaction., in Ann Pharmacother, vol. 28, n. 6, giugno 1994, pp. 732-5, PMID 7919561.
  17. ^ DR. Guay, Tetrabenazine, a monoamine-depleting drug used in the treatment of hyperkinetic movement disorders., in Am J Geriatr Pharmacother, vol. 8, n. 4, agosto 2010, pp. 331-73, DOI:10.1016/j.amjopharm.2010.08.006, PMID 20869622.
  18. ^ M. Ossemann, CJ. Sindic; C. Laterre, Tetrabenazine as a cause of neuroleptic malignant syndrome., in Mov Disord, vol. 11, n. 1, gennaio 1996, p. 95, DOI:10.1002/mds.870110118, PMID 8771075.
  19. ^ GM. Petzinger, SB. Bressman, A case of tetrabenazine-induced neuroleptic malignant syndrome after prolonged treatment., in Mov Disord, vol. 12, n. 2, marzo 1997, pp. 246-8, DOI:10.1002/mds.870120219, PMID 9087987.
  20. ^ JJ. Haggerty, BS. Bentsen; GM. Gillette, Neuroleptic malignant syndrome superimposed on tardive dyskinesia., in Br J Psychiatry, vol. 150, gennaio 1987, pp. 104-5, PMID 2888500.
  21. ^ Theodore I. Benzer, MD, PhD, Neuroleptic Malignant Syndrome, su emedicine.com, Emedicine, 2005.
  22. ^ Strawn JR, Keck PE, Caroff SN, Neuroleptic malignant syndrome, in Am J Psychiatry, vol. 164, n. 6, giugno 2007, pp. 870–6, DOI:10.1176/appi.ajp.164.6.870, PMID 17541044.
  23. ^ Dhib-Jalbut S, Hesselbrock R, Mouradian MM, Means ED, Bromocriptine treatment of neuroleptic malignant syndrome, in J Clin Psychiatry, vol. 48, n. 2, February 1987, pp. 69–73, PMID 3804991.
  24. ^ Trollor JN, Sachdev PS, Electroconvulsive treatment of neuroleptic malignant syndrome: a review and report of cases [collegamento interrotto], in Aust N Z J Psychiatry, vol. 33, n. 5, 1999, pp. 650–9, PMID 10544988.

Voci correlate

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