Sir Thomas Lipton Trophy
Il Sir Thomas Lipton Trophy è stata una competizione internazionale di calcio a cadenza biennale che si è tenuta a Torino nel 1909 e nel 1911[1], che prese il posto dell'antesignano Torneo Internazionale Stampa Sportiva[2]. Questo torneo ed il suo predecessore vengono spesso considerati una sorta di prima "Coppa del Mondo" di calcio, anche per la presenza di alcune squadre non di club, ma formate da selezioni di calciatori[3].
Sir Thomas Lipton Trophy | |
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Altri nomi | Trofeo Lipton |
Sport | |
Tipo | Squadre di club / Selezioni nazionali |
Cadenza | biennale |
Partecipanti | 4 |
Formula | Eliminazione diretta |
Storia | |
Fondazione | 1909 |
Soppressione | 1911 |
Numero edizioni | 2 |
Ultimo vincitore | West Auckland Town |
Record vittorie | West Auckland Town (2) |
Formula
modificaL'organizzazione scelse venissero rappresentate le tre nazioni più forti del panorama calcistico internazionale dell'epoca: Inghilterra, Svizzera e Germania, oltre all'Italia.
Per quanto concerne la Germania e la Svizzera, nella prima edizione vennero invitate le squadre in testa ai rispettivi campionati al momento delle convocazioni (primavera 1909). Per l'Italia, onde garantire maggiori possibilità di successo contro avversari dalla più lunga tradizione, si operò una selezione dei migliori giocatori in attività, tutti provenienti dalle file di Torino, Juventus e Piemonte, allora squadre dilettantistiche,[4] embrione della Nazionale italiana che nascerà l'anno seguente. Durante lo svolgimento del torneo questa compagine sarà chiamata alternativamente "Italia" e "Torino". Fu invece misteriosa la scelta della squadra inglese: in seguito al rifiuto della Football Association di individuare un club, fu invitato per motivi mai chiariti un sodalizio dilettantistico, il West Auckland Town Football Club.[5]
Nell'edizione 1911 venne chiamata nuovamente l'équipe campione in carica per quanto riguarda la partecipante svizzera, per l'Inghilterra ci fu la conferma della squadra detentrice del titolo, la Germania non venne più coinvolta nel torneo e per l'Italia furono direttamente invitate a partecipare Juventus e Torino.
Storia
modificaIl successo del Torneo Internazionale esercitò un fascino tale da spingere Thomas Lipton ad offrirsi di sovvenzionare personalmente una sua seconda edizione; gongolanti i giornali sportivi annunciarono, nel 1908, l'intenzione da parte del magnate scozzese di mettere in palio un premio da 2 000 lire[6].
All'imprenditore britannico si aggiunse poi il contributo del celebre aviatore padovano Leonino da Zara[7]. L'organizzazione dell'evento rimase sempre appannaggio del giornale La Stampa Sportiva; il premio del "patrono" del torneo sarebbe toccato al suo vincitore, al secondo classificato invece quello di Leonino e al terzo quello messo in palio dal Comune di Torino.
Nell'edizione 1909, la selezione italiana (in campo con divisa bianca e fascia tricolore in vita)[8] venne subito eliminata dagli svizzeri del Winterthur, mentre nell'altro incontro di semifinale la formazione inglese del West Auckland Town sconfisse i tedeschi dello Stuttgarter, prima di laurearsi campione battendo per 2-0 gli elvetici nell'incontro decisivo[7].
I britannici, i quali si autodefiniscono "Primi campioni del Mondo",[5] vinsero anche l'edizione del 1911, in cui non venne coinvolto il calcio tedesco: Juventus e Torino, non più "unite" in una selezione, affrontarono rispettivamente gli svizzeri dello Zurigo e i campioni in carica. Il torneo generò tali aspettative che per la prima volta vennero organizzati trasporti pubblici speciali per gli appassionati[9].
Gli inglesi sconfissero di misura (3-2) il Torino, quindi vinsero la finale per 6-1 contro la Juventus, la quale aveva eliminato lo Zurigo. Il successo garantì agli inglesi la conquista definitiva del trofeo commissionato da Litpon, ma esso verrà, nel 1994, rubato dalla sede sociale del club e mai più ritrovato.[10]
Risultati
modificaEdizione 1909
modificaSemifinali
modificaTorino 11 aprile 1909, ore 14:45 UTC+1 | Selezione Italia | 1 – 2 (d.t.s.) referto | Winterthur | Velodromo Umberto I (2 500 spett.)
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Torino 11 aprile 1909, ore 17:15 UTC+1 | West Auckland Town | 2 – 0 referto | Kickers Stoccarda | Velodromo Umberto I (2 500 spett.)
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Finale 3º posto
modificaTorino 12 aprile 1909, ore 14:30 UTC+1 | Selezione Italia | 2 – 1 referto | Kickers Stoccarda | Velodromo Umberto I (2 000 spett.)
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Finale 1º posto
modificaTorino 12 aprile 1909, ore 16:30 UTC+1 | West Auckland Town | 2 – 0 referto | Winterthur | Velodromo Umberto I (2 000 spett.)
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Edizione 1911
modificaI referti sono stati pubblicati nel 2016[11].
Semifinali
modificaTorino 16 aprile 1911, ore 14:30 UTC+1 | Juventus | 2 – 0 | Zurigo | Stadio di Corso Sebastopoli
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Torino 16 aprile 1911, ore 16:30 UTC+1 | Torino | 2 – 3 referto | West Auckland Town | Stadio di Corso Sebastopoli (ca. 3 000 spett.)
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Finale 3º posto
modificaTorino 17 aprile 1911, ore 15:45 UTC+1 | Torino | 2 – 1 referto | Zurigo | Stadio di Corso Sebastopoli (3 000 spett.)
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Finale 1º posto
modificaTorino 17 aprile 1911, ore 16:30 UTC+1 | Juventus | 1 – 6 referto | West Auckland Town | Stadio di Corso Sebastopoli (3 000 spett.)
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Note
modifica- ^ Sir Thomas Lipton Trophy, su rsssf.com. URL consultato il 4 giugno 2012.
- ^ Torneo Internazionale Stampa Sportiva 1908, su rsssf.com. URL consultato il 4 giugno 2012.
- ^ West Auckland Town FC, Rule Britannia UK
- ^ Il Torneo internazionale di Torino, La Stampa - archivio storico
- ^ a b History Archiviato il 2 febbraio 2017 in Internet Archive., westaucklandtownfc.co.uk
- ^ Sir Lipton, un milionario inglese, offre una Coppa di 2000 lire pel II Torneo Internazionale di foot-ball della Stampa Sportiva, La Stampa - archivio storico
- ^ a b Ser Thomas Lipton Trophy Archiviato il 10 gennaio 2012 in Internet Archive., Archivio Toro
- ^ Il II Torneo Internazionale di foot-ball, La Stampa - archivio storico
- ^ La prima giornata del Torneo internazionale di foot-ball, La Stampa - archivio storico
- ^ West Auckland's World Cup Stolen Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive., West Auckland Web
- ^ Alfredo Corinti, Amichevolmente Juventus, lulu.com, 2016, p. 24, ISBN 978-1326635671.