Sisophon
Sisŏphŏn (nome ufficiale Serei Saophoan), in lingua khmer:សិរីសោភ័ណ, è il capoluogo della Provincia di Banteay Meanchey, in Cambogia.
| Sisophon comune | |
|---|---|
| សិរីសោភ័ណ | |
 | |
| Localizzazione | |
| Stato |  Cambogia
|
| Provincia | Banteay Meanchey |
| Distretto | |
| Territorio | |
| Coordinate | 13°35′N 102°59′E |
| Altitudine | 15 m s.l.m. |
| Abitanti | 190 349 (2012) |
| Altre informazioni | |
| Prefisso | 855 (054) |
| Fuso orario | UTC+7 |
| Cartografia | |
  Sisophon | |
La città dista una quarantina di km dal confine con la Thailandia di Poipet-Aranyaprathet e vi convergono due strade nazionali, la NH5 e la NH6. Serei Saophoan è difficile da pronunciare, per cui il nome dell'area viene di regola semplificato in Sisophon (dalla denominazione Thai di Sri Sophon), anche nella scrittura khmer.
A seguito della decadenza dell'Impero Khmer, l'area fece per secoli parte del Siam e ritornò a far parte del territorio cambogiano, a quell'epoca protettorato francese, con il Trattato Franco-Siamese del 1907[1][2]. La provincia attuale fu creata nel 1986[senza fonte], mentre in precedenza faceva parte amministrativamente della Provincia di Battambang.
Circa 60 km a nord di Sisophon si trovano le rovine del grande complesso khmer di Banteay Chhmar.
Note
modifica- ^ J.S.Olson et al., Historical Dictionary of European Imperialism, Greenwood Press, 1991, ISBN 978-0-313-26257-9, in Google Books, p.233
- ^ il ritorno delle province alla Cambogia è commemorato da un monumento nel Wat Phnom a Phnom Penh, vedi foto a p.156 in T.Jacobsen, Lost goddesses: the denial of female power in Cambodian history, NIAS Press, 2008, ISBN 978-87-7694-001-0, in Google Books
Bibliografia
modifica- (EN) General Population Census of Cambodia, 1998: Village Gazetteer, National Institute of Statistics, febbraio 2000, pp. 10-11.
Altri progetti
modifica
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sisophon
