Slittino ai XVII Giochi olimpici invernali - Doppio

La gara del doppio di slittino dei XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer si disputò nella giornata del 18 febbraio 1994 sul tracciato del Lillehammer Olympic Bobsleigh and Luge Track, situato nella frazione di Hunderfossen del comune di Lillehammer.

Bandiera olimpica 
Doppio
Lillehammer 1994
Informazioni generali
LuogoLillehammer
Periodo18 febbraio
Partecipanti40 da 15 nazioni
Podio
Medaglia d'oro Kurt Brugger
Wilfried Huber
Italia (bandiera) Italia
Medaglia d'argento Hansjörg Raffl
Norbert Huber
Italia (bandiera) Italia
Medaglia di bronzo Stefan Krauße
Jan Behrendt
Germania (bandiera) Germania
Edizione precedente e successiva
Albertville 1992 Nagano 1998

Il duo italiano formato da Kurt Brugger e Wilfried Huber conquistò la medaglia d'oro, mentre quelle d'argento e di bronzo andarono rispettivamente all'altra coppia azzurra di Hansjörg Raffl e Norbert Huber ed a quella tedesca di Stefan Krauße e Jan Behrendt.

Resoconto

modifica

In base a quanto previsto dal regolamento di qualificazione, poterono prendere parte alla competizione 20 coppie e ogni comitato nazionale poté schierare fino ad un massimo di due formazioni, sulla base della classifica della Coppa del Mondo 1993/94 risultante alla data ultima per la composizione delle delegazioni che avrebbero partecipato ai Giochi olimpici da parte dei vari comitati. Presenti al via, tra gli altri concorrenti, i tedeschi Stefan Krauße e Jan Behrendt, campioni olimpici uscenti nonché detentori del titolo iridato vinto a Calgary 1993 e che trionfarono nell'ultima edizione di Coppa del Mondo, mentre delle altre due coppie a podio nell'edizione di Albertville 1992, nell'ordine i connazionali Yves Mankel e Thomas Rudolph e gli italiani Hansjörg Raffl e Norbert Huber solo la coppia azzurra fu in gara, mentre l'altro duo teutonico non riuscì a qualificarsi.

Medaglia d'oro e titolo olimpico fu appannaggio del doppio italiano composto da Kurt Brugger e Wilfried Huber, che sopravanzò sul podio quello dei connazionali Hansjörg Raffl e Norbert Huber e quello tedesco di Stefan Krauße e Jan Behrendt, rispettivamente secondi e terzi classificati; i tedeschi, che venivano da una grande striscia di trionfi, erano i favoriti per la vittoria, forti anche dei migliori tempi fatti segnare nel corso delle prove nei giorni precedenti la gara, ed effettivamente dopo la prima manche furono una delle tre coppie a stagliarsi in vetta alla classifica con oltre due decimi di vantaggio su tutte le altre compagini, ma davanti a loro i migliori parziali li fecero segnare i due doppi azzurri composti da Raffl e Norbert Huber, che realizzarono il nuovo record del tracciato, e da Brugger e Wilfried Huber. Nella seconda e decisiva discesa furono nuovamente le due coppie italiane a marcare i primi due tempi, ma questa volta a ranghi invertiti, permettendo così a Kurt Brugger e Wilfried Huber di sopravanzare i connazionali di quasi cinque centesimi e conquistare la medaglia d'oro[1][2].

Questo fu il secondo successo di un doppio italiano dopo l'oro di Paul Hildgartner e Walter Plaikner a Sapporo 1972, che giunsero primi a pari merito con gli ex tedeschi orientali Horst Hörnlein e Reinhard Bredow. Oltre ad essere un podio dominato dall'Italia, questo fu anche un podio "casalingo", essendo Wilfried e Norbert Huber fratelli; in precedenza solo le austriache Doris e Angelika Neuner nel singolo femminile ad Albertville 1992 furono in grado di compiere una simile impresa nello slittino; in questa stessa edizione dei Giochi furono inoltre presenti altri due loro fratelli: Arnold, quarto classificato nello slittino singolo maschile, e Günther Huber, che vinse la medaglia di bronzo nel bob a due[2][3].

Risultati

modifica
Pos. Atleti Nazione 1ª manche 2ª manche Totale Distacco
  Kurt Brugger
Wilfried Huber
  Italia 48"348 48"372 1'36"720
  Hansjörg Raffl
Norbert Huber
  Italia 48"274 48"495 1'36"769 +0"049
  Stefan Krauße
Jan Behrendt
  Germania 48"364 48"581 1'36"945 +0"225
4 Mark Grimmette
Jonathan Edwards
  Stati Uniti 48"617 48"672 1'37"289 +0"569
5 Christopher Thorpe
Gordon Sheer
  Stati Uniti 48"571 48"725 1'37"296 +0"576
6 Ioan Apostol
Liviu Cepoi
  Romania 48"647 48"676 1'37"323 +0"603
7 Al'bert Demčenko
Aleksej Zelenskij
  Russia 48"655 48"882 1'37"537 +0"817
8 Robert Gasper
James Ives
  Canada 48"728 48"963 1'37"691 +0"971
8 Ihor Urbans'kyj
Andrij Muchin
  Ucraina 48"899 48"792 1'37"691 +0"971
10 Tobias Schiegl
Markus Schiegl
  Austria 48"802 48"893 1'37"695 +0"975
11 Aivis Švāns
Roberts Suharevs
  Lettonia 48"949 48"918 1'37"867 +1"147
12 Juris Vovčoks
Dairis Leksis
  Lettonia 49"014 49"201 1'38"215 +1"495
13 Hans Kohala
Carl-Johan Lindqvist
  Svezia 48"970 49"268 1'38"238 +1"518
14 Steffen Skel
Steffen Wöller
  Germania 49"217 49"091 1'38"308 +1"588
15 Anatolij Bobkov
Gennadij Beljakov
  Russia 49"296 49"384 1'38"680 +1"960
16 Leszek Szarejko
Adrian Przechewka
  Polonia 49"104 49"800 1'38"904 +2"184
17 Levan Tibilovi
K'akha Vakht'angishvili
  Georgia 49"880 49"504 1'39"384 +2"664
18 Atsushi Sasaki
Yuji Sasaki
  Giappone 50"782 49"342 1'40"124 +3"404
19 Ilko Karacholov
Ivan Karacholov
  Bulgaria 50"936 50"827 1'41"763 +5"043
DSQ Harald Rolfsen
Lars-Marius Waldal
  Norvegia 48"728[4]

Data: venerdì 18 febbraio 1994
Ora locale 1ª manche: 10:00 (UTC+1)
Ora locale 2ª manche: 11:15 (UTC+1)

Pista: Lillehammer Olympic Bobsleigh and Luge Track
Lunghezza: 1 185 m.
Curve: 13 (9 a sinistra e 4 a destra)
Partenza: 325 m. s.l.m.
Arrivo: 240 m. s.l.m.
Dislivello: 85 m.[5]

Legenda:

  • DNS = non partiti (did not start)
  • DNF = gara non completata (did not finish)
  • DSQ = squalificati (disqualified)
  • Pos. = posizione
  1. ^ Olympic Review n. 317/318, pp. 141-143
  2. ^ a b Carlo Coscia, Uno slittino carico d'oro e d'argento, in La Stampa, 19 febbraio 1994, p. 28. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Sandy Bailey, Huber brothers, in Sports Illustrated, n. 8, 28 febbraio 1994, pp. 50. URL consultato il 6 gennaio 2022 (archiviato il 6 gennaio 2022).
  4. ^ squalificati dopo la prima discesa
  5. ^ Official Report of the XVII Olympic Winter Games, vol. 4, p. 69

Bibliografia

modifica

Collegamenti esterni

modifica