La Fortitudo nella stagione 1920-1921 fu allenata da Bellucci, inizialmente posto sotto la supervisione dell'ungherese József Ging. Tuttavia, in seguito a una partita di precampionato contro il Pisa, i dirigenti della compagine pisana rimasero colpiti dai progressi fatti dalla squadra capitolina sotto la guida di Ging e avviarono delle trattative per ingaggiarlo come allenatore. Nel corso del 1921 dunque Ging lasciò la Fortitudo per andare ad allenare il Pisa.[1]
La Fortitudo non ebbe problemi a vincere il campionato laziale per la seconda volta consecutiva. Nel girone di semifinale del campionato centromeridionale si trovò a fronteggiare il Pisa allenato dall'ex Ging e la poco competitiva Bagnolese (qualificatasi alle semifinali solo per la controversa squalifica della Puteolana campione campana sul campo). Non ebbe problemi a vincere entrambi gli scontri con i nerostellati di Bagnoli (Napoli), e riuscì finanche a imporre il pari a reti inviolate al Pisa nella partita di andata in Toscana; tuttavia la compagine pisana riuscì a espugnare di misura (2-1) il campo della Fortitudo nell'incontro di ritorno, eliminando la compagine capitolina. Il Pisa sconfisse poi il Livorno (1-0) nella finale centromeridionale, ma perse per 2-1 la finalissima nazionale contro la Pro Vercelli.