Software Heritage è un'organizzazione senza scopo di lucro che fornisce un servizio per l'archiviazione e la referenziazione di software storico e contemporaneo, con particolare attenzione al codice sorgente leggibile dagli esseri umani. Fondata nel 2016 dall'Inria, è supportata dall'UNESCO e da diversi sponsor privati e pubblici.[1][2]

Software Heritage
TipoOrganizzazione no-profit
Affiliazione internazionaleInria
Fondazione30 giugno 2016
FondatoreRoberto Di Cosmo, Stefano Zacchiroli
ScopoArchiviazione e referenziazione del software
Area di azioneInformatica, preservazione del software
Sito web

Missione

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Una richiesta di archiviazione in Software Heritage.

La missione di Software Heritage è raccogliere, preservare e condividere tutto il software disponibile pubblicamente in forma di codice sorgente, al fine di costruire un'infrastruttura comune al servizio dell'industria, della ricerca, della cultura e della società.[3]

Il codice sorgente viene raccolto tramite il crawling di piattaforme di hosting di codice come GitHub, GitLab e Bitbucket, e di archivi di pacchetti come npm e PyPI. I dati raccolti sono memorizzati in una struttura dati chiamata Merkle DAG, che rappresenta il nucleo dell'archivio.[4] Ogni artefatto nell'archivio è associato a un identificatore denominato SWHID, che nel 2023 è stato modificato in "software hash identifier".[5]

Lo sviluppo di Software Heritage è iniziato presso Inria nel 2015, sotto la direzione di Roberto Di Cosmo e Stefano Zacchiroli. Il progetto è stato ufficialmente annunciato il 30 giugno 2016.[6]

Nel 2017, Inria ha firmato un accordo con l'UNESCO per la preservazione a lungo termine del codice sorgente del software.[7]

Nel giugno 2018, l'archivio di Software Heritage è stato aperto presso la sede dell'UNESCO e il 4 luglio 2018 è stato incluso nel Piano Nazionale Francese per la Scienza Aperta.[8]

A ottobre 2020, il repository di Software Heritage conteneva oltre 143 milioni di progetti software in un archivio di oltre 9,1 miliardi di file sorgente unici.[4]

Finanziamento

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Software Heritage è finanziata principalmente attraverso donazioni da sponsor sostenitori, tra cui aziende private, enti pubblici e istituzioni accademiche.[9]

Le sovvenzioni da parte di organizzazioni come NLNet e la Alfred P. Sloan Foundation supportano anche progetti specifici e lo sviluppo di nuovi connettori per espandere la copertura dell'archivio.[10][11]

Sviluppo e comunità

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L'infrastruttura di Software Heritage è sviluppata in modo trasparente e collaborativo, con tutto il software rilasciato come software libero e open source.[12] Nel dicembre 2020, è stato annunciato un programma di ambasciatori per far crescere la comunità di utenti e contributori.[13]

Riconoscimenti

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Nel 2016, Software Heritage ha ricevuto il premio come miglior progetto comunitario al Paris Open Source Summit 2016.[14][15]

Nel 2019, ha ricevuto il premio per l'Iniziativa Accademica dal Pôle Systematic.[16]

  1. ^ Collect, organise, preserve and share the Software Heritage of mankind (PDF), su Software Heritage, 30 giugno 2016. URL consultato il 26 luglio 2016.
  2. ^ UNESCO, Software Heritage, su en.unesco.org, 14 novembre 2019. URL consultato il 2 novembre 2020.
  3. ^ Jean-François Abramatic, Roberto Di Cosmo e Stefano Zacchiroli, Building the Universal Archive of Source Code Journal Article, in Communications of the ACM, 1º ottobre 2018. URL consultato il 2 novembre 2020.
  4. ^ a b Software Heritage Archive, su archive.softwareheritage.org. URL consultato il 2 novembre 2020.
  5. ^ Software Heritage Persistent Identifiers, su Software Heritage. URL consultato il 2 novembre 2020.
  6. ^ Lyn Moody, Software Heritage, the "Library of Alexandria of software," launches today, in Ars Technica, 30 giugno 2016. URL consultato il 26 luglio 2016.
  7. ^ UNESCO, Discours de la Directrice générale de l'UNESCO, Irina Bokova, à l'occasion de la signature de l'accord entre l'UNESCO et INRIA portant sur la préservation et le partage du patrimoine logiciel, su unesdoc.unesco.org, Parigi, Francia, UNESCO, 3 aprile 2020. URL consultato il 3 novembre 2020.
  8. ^ National Plan for Open Science (PDF), su Ouvrir La Science. URL consultato il 2 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2021).
  9. ^ Software Heritage Sponsors, su softwareheritage.org. URL consultato il 2 novembre 2020.
  10. ^ NLNet Software Heritage grant, su nlnet.nl. URL consultato il 2 novembre 2020.
  11. ^ Sloan Foundation, Excited to support Software Heritage, su twitter.com. URL consultato il 2 novembre 2020.
  12. ^ Software Heritage licensing, su softwareheritage.org. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  13. ^ Software Heritage Ambassadors, su softwareheritage.org. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  14. ^ Les Acteurs du Libre - Précédents Lauréats, su lesacteursdulibre.com. URL consultato l'8 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2019).
  15. ^ (FR) Paris Open Source Summit 2016 : Prix Acteurs du Libre : et les gagnants sont..., su Programmez!, 17 novembre 2016. URL consultato il 28 giugno 2019.
  16. ^ Pole_Systematic, Convention @Pole_Systematic le Trophée Prix Initiative académique est remis @SWHeritage. (Tweet), su Twitter, X, 27 giugno 2019.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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