Sommers
Sommers (in russo Соммерс, in finlandese Somari, in svedese Sommarö) è un'isola russa, bagnata dal mar Baltico.
Sommers Остров Соммерс | |
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L'isola con la torre di controllo e il faro. | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar Baltico |
Coordinate | 60°12′24″N 27°38′34″E |
Dimensioni | 0,88 × 0,45 km |
Altitudine massima | 16 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Nazione | Russia |
Circondario federale | Distretto Federale Nordoccidentale |
Soggetto federale | Oblast' di Leningrado |
Rajon | Vyborgskij |
Cartografia | |
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Amministrativamente fa parte del Vyborgskij rajon dell'oblast' di Leningrado, nel Distretto Federale Nordoccidentale.
Geografia
modificaL'isola è situata nel golfo di Finlandia, nella parte orientale del mar Baltico. Il punto della terraferma più vicino si trova a circa 28,4 km di distanza,[1] in territorio finlandese, nei pressi del confine tra la Finlandia e la Russia.
Sommers è una piccola isola dalla forma irregolare, orientata in direzione ovest-est e posizionata a sudovest della baia di Vyborg.[2]
Misura circa 880 m di lunghezza[3] (1,1 km[4] se si considera la penisola nordoccidentale) e 450 m di larghezza massima.[5]
Sull'isola sono presenti una torre di controllo (eretta nel 2005)[6] e un faro[2] costruito nel 1945, alto 37 m.[7] Il piano focale del faro si trova a 53 m d'altezza[7] e la luce ruota con una frequenza di 10 secondi[7].
Isole adiacenti
modifica- Malyj Sommers (остров Малый Соммерс),[2] posta 1,4 km a est, è un piccolo isolotto di 90 m di lunghezza, con vicino uno scoglio di 40 m di diametro. (60°12′33.15″N 27°40′42.6″E )
Oltre a questo, Sommers è piuttosto isolata. Altre isole si trovano a distanze superiori ai 12 km, come l'arcipelago Bol'šoj Fiskar a nordest, l'isola Nerva a est, l'isola Moščnyj e l'isola Malyj a sudest, Gogland a ovest e diverse isole finlandesi (Kilpisaari, Koivuluoto, Ulko-Tammio, ecc.) a nordovest.[8]
Storia
modificaIl trattato di Nystad del 1721 sancì il passaggio di Sommers dall'Impero svedese all'Impero russo. Nel 1723 Pietro I di Russia donò l'isola al suo giullare Jan Lakosta.[9][10]
Nel 1808 vi fu installato il primo faro,[7] alto in totale 9 m[7] con la lanterna in cima. Nel 1866 la lanterna fu modernizzata con un sistema di lenti e un meccanismo a orologeria e il faro sollevato di altri 8 m.
Allo scoppio della prima guerra mondiale l'esercito russo iniziò la costruzione di alcune fortificazioni ma, quando nel 1918, l'esercito finlandese invase l'isola furono questi ultimi a portare a termine i lavori.[11] Con il trattato di Tartu del 1920 Sommers fu ceduta alla Finlandia. Nonostante l'isola dovesse essere smilitarizzata, ai finlandesi fu concesso di tenervi un posto di osservazione militare.[12]
La marina sovietica, con la nave da guardia "Vichr'" e il rimorchiatore "UK-4", occupò Sommers il 1º dicembre 1939 durante la guerra d'inverno, scoprendo che la guarnigione finlandese aveva già lasciato l'isola e distrutto il faro e la stazione radio. Il giorno seguente una piccola unità di mitraglieri e di idrografi della flotta russa iniziarono i lavori di restauro. Con il trattato di Mosca del 1940, Sommers passò di nuovo alla Russia.
Durante la grande guerra patriottica, il presidio russo sull'isola fu trasferito nell'ottobre del 1941 alla testa di ponte di Oranienbaum;[13] nel dicembre dello stesso anno lasciarono l'isola anche le ultime truppe russe, dopo l'operazione d'evacuazione della penisola di Hanko.[14] Nel gennaio del 1942, i finlandesi occuparono ancora una volta Sommers.[15] L'8 luglio di quell'anno, i russi mandarono una forza di sbarco del KBF per riconquistare l'isola, ma furono sconfitti entro il 10 luglio; al comando delle forze russe si trovava il capitano Gordej Ivanovič Levčenko, già sconfitto in Crimea e arresosi a Kerč'.[16]
Nel settembre del 1944, dopo l'uscita della Finlandia dalla guerra, Sommers tornò alle forze armate sovietiche e il trattato di Parigi del 1947 ne sancì la definitiva appartenenza alla Russia.
Note
modifica- ^ Distanza presa con Wikimapia
- ^ a b c Mappa nautica russa P-35-139,140 (da scaricare).
- ^ Lunghezza su Wikimapia
- ^ Lunghezza considerando la penisola su Wikimapia
- ^ Larghezza su Wikimapia
- ^ (RU) Завершено строительство радиобашен на островах Сескар и Соммерс [La costruzione delle torri radio sulle isole Seskar e Sommers], su setcorp.ru. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
- ^ a b c d e (EN) Lighthouses of Russia: Ingria, su unc.edu. URL consultato il 15 agosto 2014.
- ^ Mappa centrata su Sommers con le isole che la circondano, su Wikimapia
- ^ (RU) A. Ju. Epatko, Фонтан «Лакоста» в Летнем саду [La fontana "Lakosta" nel giardino d'estate] (PDF), in История Петербурга. (Storia di Pietroburgo) N° 6, 2008. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
- ^ (RU) Фонтан «Лакоста» в Летнем саду [La fontana "Lakosta" nel giardino d'estate], su goodcoins.narod.ru. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
- ^ Fortress Isle Someri, su en.tracesofwar.com. URL consultato il 16 agosto 2014.
- ^ (RU) Мирный договор между Российской Социалистической Федеративной Советской Республикой и Финляидской Республикой. [Trattato di pace tra la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e la Repubblica di Finlandia], su histdoc.net. URL consultato il 16 agosto 2014.
- ^ (RU) Осенняя страда [Raccolta d'autunno], su militera.lib.ru. URL consultato il 16 agosto 2014.
- ^ (RU) У стен Ленинграда. Обстановка диктует [Presso le mura di Leningrado. I dettami della situazione], su militera.lib.ru. URL consultato il 16 agosto 2014.
- ^ (EN) Battle of Someri, su kotisivut.fonet.fi. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
- ^ (RU) B. Solomonov, Погибший десант [Soldati deceduti], su navycollection.narod.ru. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sommers
Collegamenti esterni
modifica- Mappa nautica russa P-35-139,140. Rilevata nel 1989. Pubblicata nel 1996. (da scaricare)