Sovere

comune italiano

Sovere [ˈsoːveɾe] (Sóer [ˈsoɛɾ] in dialetto bergamasco[5][6]) è un comune italiano di 5 170 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Sovere
comune
Sovere – Stemma
Sovere – Bandiera
Sovere – Veduta
Sovere – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoFederica Cadei (lista civica Sovere Futura) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°49′N 10°02′E
Altitudine375 m s.l.m.
Superficie18,02 km²
Abitanti5 170[2] (31-5-2021)
Densità286,9 ab./km²
FrazioniPiazza, Sellere[1]
Comuni confinantiBossico, Cerete, Endine Gaiano, Gandino, Lovere, Pianico, Solto Collina
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016204
Cod. catastaleI873
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 608 GG[4]
Nome abitantisoveresi
Patronosan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sovere
Sovere
Sovere – Mappa
Sovere – Mappa
Posizione del comune di Sovere nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Situato nella Val Borlezza, dista circa 40 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico.

Geografia fisica

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Territorio

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Il territorio comunale si sviluppa lungo il corso del torrente Borlezza, nell'omonima valle, ed è composto dalle frazioni Piazza e Sellere, sulla sinistra orografica della valle, e dal nucleo abitativo di Sovere.

Questo a sua volta è formato da due borghi posti sulle opposte rive del torrente Borlezza: il borgo San Martino, posto sulla destra orografica, e il borgo San Gregorio sulla sinistra.

Il tutto inserito in un contesto dall'alto valore naturalistico, con numerose montagne circostanti che offrono la possibilità di numerose escursioni adatte ad ogni tipo di utente, con paesaggi mozzafiato sull'intera vallata, nonché sul vicino lago d'Iseo.

Le origini del paese risalgono all'epoca romana, come confermano alcuni ritrovamenti di monete e altro materiale risalente a quel periodo. Pare difatti che i romani utilizzassero la zona per controllare lo sbocco della stessa valle Borlezza verso la val Camonica, centro nevralgico dei trasporti e dei commerci.

Al termine della dominazione romana, il paese subì le scorrerie di alcune tribù “barbare”, tra cui gli Alani e gli Ungari, che perpetrarono saccheggi ai danni della popolazione, la quale dovette subire anche una serie impressionante di pestilenze e terremoti.

Tuttavia il primo documento scritto che attesta l'esistenza del toponimo di Sovere risale all'anno 837, quando viene indicato come Suberas. Qualche anno più tardi nei documenti il nome cambia fino ad assumere la nuova denominazione.

Il territorio, dopo essere passato sotto la dominazione longobarda prima, e del Sacro Romano Impero poi, fu ceduto al vescovo della città di Bergamo come riconoscimento dei favori compiuti in sede dei trattati di pace, con un editto redatto nel 1168.

I secoli seguenti, in pieno periodo medievale, videro il paese al centro delle dispute fratricide tra guelfi e ghibellini. A tal periodo risale un castello, posto ai margini del centro abitato, di proprietà della famiglia Foresti. Gli scontri ebbero il loro apice nel corso del XIV secolo, e terminarono soltanto con l'annessione del territorio alla Repubblica di Venezia.

Nei secoli successivi il paese seguì le sorti del resto della provincia di Bergamo.

Nel 1928 il comune assume le dimensioni attuali quando viene ad esso aggregato il comune di Sellère.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 maggio 1963.

«Troncato in sbarra da un filetto d'argento; il PRIMO di azzurro, alla chiesa in prospettiva, sinistrata dalla torre campanaria, il tutto al naturale, con la base nascosta di verde; il SECONDO di rosso, ad un ponte di pietra, in sbarra, a quattro arcate, la seconda aperta del campo e accostata da quattro pilastri (2, 2). Ornamenti esteriori da Comune.»

Nello stemma sono rappresentati la chiesa di San Martino, fondata accanto alla vecchia torre medievale, e il ponte di pietra, costruito nel 1892, che unisce i borghi di San Martino e di San Gregorio.

Il gonfalone è un drappo tagliato di rosso e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Numerosi sono le costruzioni degne di nota, tra cui i numerosi palazzi dislocati su tutto il territorio comunale. Il principale è palazzo Venturi, posto nel borgo San Gregorio e risalente al XVII secolo. Edificato dalla famiglia Bonassoli in perfetto stile barocco con affreschi importanti, dal 1973 è riconosciuto come monumento nazionale.

Palazzo Bottaini risalente al XVIII secolo e strutturato in due edifici è sede della biblioteca civica. Frontalmente a esso si trova palazzo Zitti, risalente al XVI secolo e circondato dal parco. Caratteristico è il loggiato costituito da piccoli archi e colonne in pietra di Sarnico.

Nel borgo San Martino si trovano invece palazzo Baroni, risalente al XIX secolo, e palazzo Longhini[7], dotato di un cortile con una fontana e porticato.

Caratteristico del palazzo Longhini il grande portone, alto più di 5 metri, in frassino dipinto di un verde brillante che contrasta col giallo della facciata. Due colonne in pietra di Sarnico a sorreggere il porticato, le quali sono fornite degli originali ganci funzionali a legare i cavalli sul ciottolato, ganci che sono anche un emblema della fucina "Longhini & Botta" che aveva sede nel palazzo, e i cui uncini sono probabilmente stati forgiati dalla stessa mano del Longhini.

Con la sua vista sul monte di Bossico e il perpetuo suono delle acque del fiume Borlezza, il Palazzo si inserisce perfettamente nel contesto alto-bergamasco.

Palazzo Silvestri, utilizzato come centro scolastico, è di origine seicentesca, possiede pavimenti mosaicati in stile veneziano e affreschi con scene risorgimentali dipinte da Antonio Guadanini: era utilizzato dalla famiglia Silvestri, di gran rilievo in quei tempi, dapprima come abitazione poi come residenza per le vacanze. Palazzo Foresti è ciò che resta dell'antica fortificazione risalente al XIII secolo, con relativa torre difensiva.

Molto importante è la Malga Lunga. Situata sul monte di Sovere che sovrasta il paese, e vicina al confine con il comune di Gandino, è adibita a museo della resistenza, a memoria degli avvenimenti bellici che qui si verificarono nel 1944, nel corso della seconda guerra mondiale.

Numerosi sono anche gli edifici religiosi degni di nota: la chiesa di Santa Maria e Santa Elisabetta, situata nella frazione di Sellere, custodisce opere pittoriche risalenti al XV e al XVII secolo.

Il convento dei Frati Cappuccini, venne edificato nel corso del XVI secolo, ed è dotato di un caratteristico chiostro e di una chiesetta, nonché la chiesa parrocchiale dedicata a san Martino vescovo, che ha origine fin dal primo millennio e conserva le pale d'altare di Giovan Battista Moroni.

Il santuario della Beata Vergine della Torre posto dislocato su di un'altura. Riedificato nel corso del XVII secolo in luogo di un'antica costruzione risalente addirittura al IX secolo, possiede tre navate con colonne in pietra di Sarnico e numerosi stucchi ricoperti d'oro. Numerosi furono gli artisti che collaborarono all'esecuzione dei lavori: tra questi Battista Agazzi, G.Maria Ongaro, Alessandro Armani, Andrea Fantoni, Marziale e Domenico Carpinoni, i fratelli Serassi, Antonio Cifrondi e il Cavagna. La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate nella frazione di Piazza risalente al XVI secolo.

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio comunale è attraversato dalle strade statali 42 del Tonale e della Mendola e 671 dir della Valle Borlezza.

Fra il 1901 e il 1931 la località ospitò una stazione lungo la tranvia della val Cavallina, che nei primi anni di esercizio ne costituiva il capolinea provvisorio[8].

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1865 1868 Bortolo Silvestri Sindaco [9]
1868 1879 Carlo Zitti Sindaco [9]
1879 1881 Bortolo Silvestri Sindaco [9]
1881 1888 Geremia Merati Sindaco [9]
1888 1890 Giovanni Venturi Sindaco [9]
1890 1893 Giuseppe Bottaini Sindaco [9]
1893 1899 Geremia Forchini Sindaco [9]
1899 1904 Achille Baroni Sindaco [9]
1904 1904 Francesco Cattaneo Sindaco [9]
1905 1911 Pietro Salaroli Pegurri Sindaco [9]
1911 1917 Beniamino Baroni Sindaco [9]
1917 1921 Giuseppe Bottaini Sindaco [9]
1921 1925 Angelo Pezzotti Sindaco [9]
1925 1929 Angelo Pezzotti Sindaco [9]
1929 1930 Giuseppe Zanni Commissario Prefettizio [9]
1930 1935 Tarcisio Bojelau Podestà [9]
1936 1936 F. Diconzo Commissario Prefettizio [9]
1936 1936 Luigi Zitti Podestà [9]
1936 1936 Giuseppe Zanni Podestà [9]
1937 1944 Pietro Gallini Podestà [9]
1944 1945 Beniamino Baroni Commissario Prefettizio [9]
1945 1945 Leonardo Giovè Sindaco [9]
1945 1946 Beniamino Baroni Commissario Prefettizio [9]
1946 1946 Piero Guizzetti Sindaco [9]
1946 1950 Natale Carrara Sindaco [9]
1950 1955 Natale Carrara Sindaco [9]
1955 1960 Carlo Zanni Sindaco [9]
1960 1965 Giacomo Cattaneo Sindaco [9]
1965 1970 Giacomo Cattaneo Sindaco [9]
1970 1975 Giacomo Cattaneo Sindaco [9]
1975 1980 Battista Guizzetti Sindaco [9]
1980 1985 Mario Carrara Lista civica Sindaco [9]
1985 1990 Mario Carrara Lista civica Sindaco [9]
1990 1995 Mario Carrara Lista civica Sindaco [9]
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Mario Carrara Lista civica Sindaco [10]
13 giugno 1999 2001 Luigi Minerva Lista civica Sindaco [10]
2001 2002 Sebastiano Di Marco Pizzongolo Commissario prefettizio [9]
26 maggio 2002 27 maggio 2007 Arialdo Pezzetti Lista civica Sindaco [10]
27 maggio 2007 6 maggio 2012 Arialdo Pezzetti Lista civica Progetto per Sovere Sindaco [10]
6 maggio 2012 12 giugno 2022 Francesco Filippini Lista civica Per Sovere Sindaco [10]
12 giugno 2022 in carica Federica Cadei Lista civica Sovere Futura Sindaco [10]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

  1. ^ Comune di Sovere - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 633, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Descrizione a opera di Longhini Francesco 6°
  8. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Albe e tramonti di prore e binari, Milano, 1963..
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai "I Sindaci nella Storia", su comune.sovere.bg.it. URL consultato l'8 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  10. ^ a b c d e f elezionistorico.interno.gov.it, https://elezionistorico.interno.gov.it/.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni

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