Abruzzo: differenze tra le versioni

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Fiero oppositore del fascismo fu lo scrittore [[Ignazio Silone]] di [[Pescina]] (borgo marsicano) il quale, benché esiliato in [[Svizzera]], scrisse i primi romanzi con ambientazione abruzzese nella Marsica, come ''[[Fontamara]]'' e ''[[Vino e pane]]'', dove si narrano le vicende di dura vita di montagna di gruppi di contadini, costretti al silenzio, ai soprusi e all'obbedienza dai vari podestà del territorio. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, già dal 1940 le persecuzioni in Abruzzo dei fascisti contro gli ebrei e i dissidenti politici prese avvio, e vennero aperti in totale 15 campi d'internamento dei prigionieri, molti dei quali consistenti in grandi ville di reclusione, ma altri in vere e proprie prigioni, come il Campo 78 di Fonte d'Amore a Sulmona e quello della Caserma Rebeggiani a Chieti Scalo.
 
=== La Secondaseconda Guerraguerra Mondialemondiale ===
{{vedi anche|Bombardamento di Pescara|Battaglia di Ortona|Linea Gustav|Battaglia del Sangro}}
[[File:Bombardamento pescara.png|miniatura|Uno dei bombardamenti su Pescara]]
Con l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio italiano dell'8 settembre]], l'Abruzzo, tagliato in due dalla [[Linea Gustav]], venne rapidamente occupato dai tedeschi. Nei giorni seguenti la regione assistette all'episodio della [[fuga di Vittorio Emanuele III]] e dei resto del governo. Numerose furono le organizzazioni di resistenza partigiana, spesso di carattere locale, oltre al gruppo maggiore, la [[Brigata Maiella]] di [[Ettore Troilo]], che contava 1700 combattenti e che fu in seguito aggregata alle forze alleate. Pescara ed Ortona, mentre nell'ottobre dello stesso anno alcuni giovani di [[Lanciano]] si ribellavano ai nazisti, scatenando una guerriglia. I giovani oggi sono ricordati come i [[martiri ottobrini]]. A partire dall'estate del 1943 iniziarono le campagne di bombardamento alleate; particolarmente drammatici furono i ripetuti e distruttivi [[Bombardamento di Pescara|bombardamenti di Pescara]], ma furono colpiti anche centri minori come [[Sulmona]] ed [[Bombardamenti di Avezzano|Avezzano]]. La battaglia del [[Trigno]] dell'ottobre 1943, combattuta dai tedeschi e dai militari dell'VIII Armata britannica del generale [[Bernard Law Montgomery]] in arrivo da città di [[Foggia]], diede avvio alla liberazione della regione; ulteriori scontri, con gravi distruzioni nei paesi circostanti, proseguirono con la [[battaglia del Sangro]].[[File:Ortona1.jpg|thumb|upright=1.2|Il Corso Vittorio Emanuele di Ortona durante i bombardamenti del 1943]]Il culmine dei combattimenti nel settore si raggiunse il 21-27 dicembre '43, nella [[battaglia di Ortona]]. La città, capo adriatico della Linea Gustav, subì grandi distruzioni al patrimonio storico edilizio, perdendo il 70% degli edifici costruiti. I combattimenti ed i bombardamenti procedettero ancora per diversi mesi, quando finalmente i tedeschi si ritirarono dalla regione verso nord nell'estate del 1944. Chieti venne liberata dagli alleati il 9 giungogiugno di quell'anno, Pescara il 10 giugno, L'Aquila e Teramo il 13; la guerra, sebbene non coinvolse con la stessa intensità il tutti i vari territori regionali, azzerò tutte le realtà produttive esistenti e recò gravissimi danni ai centri urbani, come nei casi di Ortona, Francavilla al Mare e Pescara, le città più martoriate dai combattimenti che persero gran parte del loro patrimonio storico.
 
=== Dal secondo dopoguerra a oggi ===