Basilica di San Zeno: differenze tra le versioni

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[[File:Verona Italy San Zeno DSC08205.JPG|thumb|left|[[Presbiterio]] della basilica di San Zeno]]
 
Il [[presbiterio]] è soprelevato rispetto al piano basilicale, ed è raggiungibile tramite due scalinate poste nelle navate laterali e attraversando, quindi, il pontile-tramezzo già descritto. Alle pareti vi sono diversi affreschi sovrapposti di diverse epoche. Su di essi vi sono diverse iscrizioni che raccontano alcuni fatti della [[storia di Verona]] come la piena dell'Adige del 3 ottobre 1239 che causò la demolizione di tre ponti, il sacco della città ad opera di [[Gian Galeazzo Visconti]] del 29 giungogiugno 1390, il terremoto del 1695.<ref>{{cita|Benini, 1988|p. 216}}.</ref><ref>{{cita|Patuzzo, 2010|p. 120}}.</ref> Il presbiterio è composto dalla zona centrale dove è collocato l'altare maggiore ai cui lati vi sono i prolungamenti delle navatelle laterali con i muri decorati da affreschi lacerti e terminanti in due piccole absidi laterali, mentre in fondo vi è il grande abside maggiore con il [[coro (architettura)|coro]].
 
Sul muro di sinistra, sopra l'entrata della [[sagrestia]] troviamo un grande dipinto attribuito ad [[Altichiero]] o a qualcuno della sua scuola, ''la Crocifissione'',<ref name=Benini218>{{cita|Benini, 1988|p. 218}}.</ref> e nella piccola [[abside]] di sinistra la statua in marmo rosso e colorato che ritrae il patrono detta il "[[San Zeno che ride]]", eseguita da un anonimo del [[XII secolo]], che rappresenta probabilmente l'icona più importante dei veronesi.<ref>{{cita|Da Lisca, 1941|pp. 92-93}}.</ref><ref>{{cita|Patuzzo, 2010|p. 122}}.</ref> Alla destra della porta della sacrestia vi è un pannello votivo raffigurante ''San Zeno che presenta gli offerenti alla Madre di Dio'', del [[XIV secolo]].