Enrico Rampini: differenze tra le versioni
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{{Cardinale
|nome=Enrico Rampini
|ruoliricoperti=
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Tortona|Tortona]] <small>(1413-1435)</small>
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Pavia|Pavia]] <small>(1435-1443)</small>
*[[Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]] <small>(1443-1450)</small>
|nato=[[1390]] circa a [[Castellania|Sant'Alosio]]
|ordinato=in data sconosciuta
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|consacrato=in data sconosciuta
|creato=16 dicembre [[1446]] da [[papa Eugenio IV]]
|deceduto=4 luglio [[1450]] a [[Roma]]
▲|creato=[[16 dicembre]] [[1446]] da [[papa Eugenio IV]]
}}
{{Bio
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==== La nomina a cardinale e la morte (1446-1450) ====
Creato cardinale presbitero nel [[concistoro]] del 16 dicembre [[1446]] con il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Clemente (titolo cardinalizio)|San Clemente]]<ref name=cazzani205/>. Il Rampini partecipò al conclave del [[1447]] che elesse a pontefice [[Niccolò V]]. Nominato legato in Lombardia, lasciò Roma per Milano il 12 settembre [[1447]]<ref name=":0" />, ritornandovi il 12 febbraio [[1448]] e nuovamente il 4 aprile [[1449]]<ref name=":0" />. Il 5 giugno [[1448]] diede le proprie dimissioni da abate commendatario del monastero [[Ordine cistercense|cistercense]] di [[Monastero di Santa Maria di Monte Oliveto d'Acquafrigida|Santa Maria di Monte Oliveto d'Acquafrigida]], ad Acquafredda, frazione di [[Lenno]], nel territorio della [[diocesi di Como]]. Gli ultimi anni di vita furono però estremamente tormentati, sia per il clima politico, sia per quello più legato alla dimensione umana: la morte di Filippo Maria nel 1447 aprì una violenta lotta alla successione che porterà, dopo 3 anni di repubblica (la [[Repubblica Ambrosiana]]) vide la vittoria del genero del Visconti, [[Francesco Sforza]]. Le guerre però portarono la miseria: il 1449 fu un anno di carestia, e il Rampini "mandò a Milano forti somme di danaro e ordinò che molta suppellettile dell'arcivescovado fosse venduta per sopperire ai bisogni dei poveri"<ref name=":2">Eugenio Cazzani, ''Arcivescovi e Vescovi di Milano'', p. 206</ref><ref>Lorenzo Cardella, ''Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa'': « [...] in tempo singolarmente di fame e di pestilenza, distribuito quanto aveva in denaro a'bisognosi, si spogliò generosamente della suppellettile di su casa, e di quanto ritrovavasi in vasellame d'oro e d'argento per sollevare le miserie del suo popolo»</ref>. Enrico Rampini morì a [[Roma]] il 4 luglio [[1450]]<ref name=":0" /><ref name=":3">{{Cita libro|autore = Eugenio Cazzani|titolo = Vescovi e Arcivescovi di Milano|anno = |editore = |città = |p = 207}}</ref>, nell'[[Giubileo del 1450|anno giubilare]], e venne sepolto nella [[Basilica di San Clemente al Laterano|basilica romana di San Clemente]]<ref name=":3" />, di cui era stato titolare sino alla morte.
== [[Genealogia episcopale]] ==
* ...
* Cardinale Enrico Rampini
== Note ==
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|successivo=[[Gerardo Landriani Capitani]]<br/><small>([[vescovo eletto]])</small>
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{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
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