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L'influente re Amalrico era morto come Norandino nel 1174, lasciando il trono di Gerusalemme al figlio quasi tredicenne [[Baldovino IV di Gerusalemme|Baldovino IV]].<ref>{{cita|Runciman (2005)|pp. 621, 626}}.</ref><ref>{{cita|Richard (1999)|p. 319}}.</ref> Il mondo franco si trovava diviso sulle scelte da intraprendere, spaccato tra una fazione più propensa alla pace con i musulmani ritenendo che non fossero maturi i tempi per combattere, e una più intransigente e oltranzista.<ref>{{cita|Runciman (2005)|pp. 627-628}}.</ref> Fu quest'ultimo partito a prevalere, tanto che le spedizioni militari dirette contro l'Egitto si susseguirono incessantemente dal 1175 al 1178.<ref name="edd188">{{cita|Eddé (2018)|p. 188}}.</ref> Negli anni immediatamente successivi le battaglie terminarono con esiti favorevoli all'una o all'altra parte a seconda delle occasioni: il 25 novembre del 1177, nella [[battaglia di Montgisard]] prevalsero i cristiani,<ref>{{cita|Bridge (1981)|pp. 187-188}}.</ref><ref>{{cita|Grousset (1998)|p. 110}}.</ref> mentre invece il 10 giugno 1179 i mussulmani ebbero modo di rifarsi a [[Marjayoun]].<ref>{{cita|Grousset (1998)|pp. 110-111}}.</ref><ref>{{cita|Richard (1999)|p. 312}}.</ref>
 
Benché nel 1181 fosse stata suggellata una tregua, il principe di Antiochia [[Rinaldo di Châtillon]], ripudiando le trattative e dedicandosi costantemente ai saccheggi, continuò ad aggredire le carovane che transitavano nella regione della Buqā'ya e, in particolare, una di pellegrini intenta a recarsi a [[La Mecca]] per l{{'}}''[[hajj]]''.<ref name="gro112113">{{cita|Grousset (1998)|pp. 112-113}}.</ref> La fragile situazione politica crociata permise a Rinaldo di estendere la sua attività corsara fino al [[Mar Rosso]], con le sue galee che rendevano estremamente rischiosa la navigazione ai musulmani che si recavano alla Città Santa dell'[[Islam]].<ref name="gro113">{{cita|Grousset (1998)|p. 113}}.</ref> Le violenze perpetrate contro gli inermi pellegrini suscitarono un vivo odio in tutto il mondo musulmano nei confronti di Rinaldo, ma pare che anche Baldovino IV si fosse scandalizzato per l'attività del principe.<ref name="gro113" /> Pur avendogli intimato di cessare le proprie scorrerie, Rinaldo disobbedì e spinse Saladino ad attaccarlo; Baldovino ebbe la lungimiranza di accettare la richiesta di assistenza avanzata da Rinaldo e giunse in soccorso del principe.<ref name="gro113" /> SaladinoTale avviòscenario l'offensivafece nel maggio del 1182 e i due eserciti si scontrarono a luglio nella [[battaglia di Belvoir]], combattuta presso l'[[Fortezza di Belvoir|omonimo castello]].<ref name="run649" /> Benché i franchi resistessero, la vittoria non fu decisiva e permise a Saladino di attaccare subito dopo [[Beirut]].<ref name="run649">{{cita|Runciman (2005)|p. 649}}.</ref> La roccaforte era tuttavia assai robusta e non si arrese, costringendo gli aggressori alla ritirata.<ref>{{cita|Runciman (2005)|pp. 649-650}}.</ref> Nel 1183 Saladino si convinse che fosse necessario assicurarsi la strategica [[fortezza di Kerak]], posseduta da Rinaldo di Châtillon.<ref>{{cita|Runciman (2005)|p. 657}}.</ref> Alla fine di novembre avviò l'[[Assedio di Kerak|assedio]], ma le sueostilità sortitericominciassero sinel rivelarono poco fruttuose1182 e vinel rinunciò qualche giorno dopo quando seppe dell'avvicinarsi dell'esercito di Baldovino1183.<ref>{{cita|Runciman (2005)|pp.Nel 657-658}}.</ref> Il re cristiano1185, infermo da anni perché malato di [[lebbra]], morìBaldovino nelIV 1185morì e il trono passò al nipote [[Baldovino V di Gerusalemme|Baldovino V]], al tempo solo un bambino di cinque anni.<ref name="gro119">{{cita|Grousset (1998)|p. 119}}.</ref> La reggenza di Gerusalemme fu dunque tenuta da [[Raimondo III di Tripoli]].<ref name="gro119" />
 
L'anno seguente anche Baldovino V morìperì e gli subentrò la principessa [[Sibilla di Gerusalemme]] (sorella di Baldovino IV e madre di Baldovino V), nominando a sorpresa come re consorte il suo nuovo marito [[Guido di Lusignano]] nel settembre o ottobre del 1186.<ref>{{cita|Richard (1999)|p. 327}}.</ref> La divisione interna al mondo crociato era stata più che mai evidente prima della futura avanzata di Saladino verso Gerusalemme.<ref name="ril131" /> Uno dei dualismi più tangibili fu quello conflittuale tra Guido di Lusignano e [[Raimondo III di Tripoli]], insorto a seguito della morte di Baldovino V: Raimondo si era infatti rifiutato di riconoscere l'autorità di Guido come re di Gerusalemme.<ref name="gro121">{{cita|Grousset (1998)|p. 121}}.</ref> Furono soltanto i baroni a distogliere Guido dalla prospettiva di scatenare una guerra con Raimondo, che nel 1186 siglò «un patto di sicurezza e garanzia» con Saladino.<ref name="gro121" /><ref name="edd205">{{cita|Eddé (2014)|p. 205}}.</ref>
 
== La caduta del Regno Latino (X) ==