Battaglia delle Termopili: differenze tra le versioni

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CAMBIATO IL NUMERO IMPRECISO DI SPARTANI
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L'invasione persiana era una risposta allo smacco subito durante la fallita [[Prima guerra persiana|prima invasione della Grecia]] che si era conclusa con la grande vittoria [[Atene (città antica)|ateniese]] nella [[battaglia di Maratona]] nel [[490 a.C.]] Serse aveva raccolto un enorme esercito e una potente flotta per conquistare tutta la Grecia. Il generale ateniese [[Temistocle]] propose che i Greci si disponessero a bloccare l'avanzata dell'esercito persiano al passo delle Termopili, ostacolando nello stesso tempo la flotta persiana presso lo stretto di [[Artemisio|Capo Artemisio]].
 
Un esercito greco di circa 7 000 uomini marciò verso nord per cercare di fermare l'avanzata dei [[Persiani]] nell'estate del [[480 a.C.]] L'esercito di Serse arrivò al passo a fine agosto o inizio settembre, ma fu trattenuto per una settimana dai Greci che, sebbene in grande inferiorità numerica, bloccarono l'unica via attraverso la quale l'imponente esercito persiano avrebbe potuto raggiungere la Grecia centrale. Tuttavia un abitante del luogo di nome [[Efialte di Trachis|Efialte]] rivelò agli aggressori l'esistenza di una via secondaria che conduceva dietro le linee greche. Leonida, consapevole di essere stato aggirato, fece allontanare il grosso dell'esercito [[Greci|greco]] e rimase a guardia del passaggio con 2991 SpartaniSpartanO, 700 [[Tespie]]si, 400 [[Tebe (città greca antica)|Tebani]] e, forse, qualche centinaio di altri, che vennero per la maggior parte uccisi.
 
Dopo questo combattimento la flotta greca, mentre [[Battaglia di Capo Artemisio|combatteva presso capo Artemisio]] sotto il comando del politico ateniese [[Temistocle]], ricevette la notizia della sconfitta alle Termopili. Dal momento che il piano dei Greci prevedeva che sia le Termopili che capo Artemisio venissero tenuti sotto controllo, e avendo la flotta subito consistenti perdite, venne deciso il ritiro a [[Salamina (isola)|Salamina]]. I Persiani invasero la [[Beozia]] e poi entrarono in [[Atene]], che era stata precedentemente evacuata. In seguito la flotta greca attaccò e sconfisse gli invasori nella [[battaglia di Salamina]] verso la fine del 480 a.C.: dopo lo scontro il re Serse, temendo di restare intrappolato in [[Europa]] con la flotta fortemente indebolita, decise di ritornare in patria con parte dell'esercito (perdendo molti uomini per la fame e le malattie) e lasciò il generale [[Mardonio (generale)|Mardonio]] al comando dei restanti reparti per completare la conquista della Grecia. L'anno successivo, tuttavia, un esercito ellenico sconfisse definitivamente i Persiani nella [[battaglia di Platea]].