Assedio di Sebastopoli (1941-1942): differenze tra le versioni
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La difesa della città era affidata a sette [[divisione (unità militare)|divisioni]] di [[fucile|fucilieri]], una di [[cavalleria]] appiedata, due [[brigata|brigate]] di [[fanteria]], tre brigate di fucilieri di [[Marina militare|marina]], dieci [[reggimento|reggimenti]] d'[[artiglieria]], un reggimento di [[artiglieria controcarri]], 45 gruppi d'artiglieria di marina e varie formazioni minori per un totale complessivo di 106.000 uomini. Sul versante opposto l'[[Potenze dell'Asse|Asse]] schierava sette divisioni tedesche (XI Armata), e due [[Romania|rumene]], comandate del [[generale]] [[Erich von Manstein]], per un totale di circa 203.000 uomini appoggiati da ingenti forze [[aereo|aeree]], corazzate e d'artiglieria, che comprendeva alcuni fra i più grandi pezzi della storia militare. A partire dal 20 maggio 1942 l'artiglieria tedesca intensificò i bombardamenti sulla città, negli ultimi 25 giorni dell'assedio vennero riversate sulla città trentamila tonnellate di proiettili, mentre la Luftwaffe effettuò 25.000 sortite, sganciando 125.000 bombe, una quantità che quasi eguagliava quella sganciata dall'intera RAF britannica sulla Germania dall'inizio del conflitto.
Il [[2 giugno]] iniziò il [[bombardamento]] preliminare, con l'ausilio di 208 batterie. Il [[7 giugno]] la fanteria andò all'attacco, massicciamente sostenuta dall'aviazione, che in alcuni settori del fronte, compì incursione di 200-250 aerei alla volta. I Russi opposero una coraggiosa resistenza, e l'11
I difensori si trovarono così divisi in due sacche. Da quel momento Sebastopoli cessò di essere una minaccia, tanto che il [[28 giugno|25]] i tedeschi poterono far iniziare la campagna d'estate nel Caucaso. Nella terza decade di
== Le artiglierie ==
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