Sphyraena flavicauda

specie di pesce

Sphyraena flavicauda, conosciuto comunemente come barracuda dalla coda gialla è un pesce appartenente alla famiglia Sphyraenidae.

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Barracuda dalla coda gialla
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordineScombroidei
FamigliaSphyraenidae
GenereSphyraena
SpecieS. flavicauda
Nomenclatura binomiale
Sphyraena flavicauda
Rüppell, 1838

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa dal Mar Rosso all'Indo-Pacifico (fino al Giappone e alla Grande Barriera Corallina. Abita acque poco profonde (da 2 a 25 metri di profondità solamente), come baie e lagune di atolli, è strettamente legato alle barriere coralline. La sua diffusione tuttavia non è attendibilissima, in quanto è facilmente confondibile con l'affine Sphyraena obtusata.

In seguito a migrazione lessepsiana ha colonizzato la parte orientale del mar Mediterraneo: segnalato per la prima volta in Israele nel 1992, si è successivamente espanso alla Turchia, all'isola di Rodi e alla Libia.[1]

Descrizione

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Il corpo è tipico dei barracuda: allungato, siluriforme, perfettamente idrodinamico, con testa affusolata, occhi molto grandi e mascelle potenti, provviste di denti affilati. Presenta due pinne dorsali, la prima, retta da forti spine, è opposta alle pinne ventrali mentre la seconda è simmetrica e opposta alla pinna anale. La pinna caudale è a delta, bilobata.
La livrea è semplice: un fondo grigio argenteo con riflessi metallici è striato da due sottili linee brune orizzontali, mentre il dorso e la parte centrale della coda sono gialle. Le altre pinne sono biancastre o trasparenti.
Raggiunge una lunghezza massima di 60 cm.

Etologia

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Tende a riunirsi fin da giovane in banchi numerosi.

Alimentazione

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Ha dieta carnivora: si nutre prevalentemente di pesci e di crostacei.

È pescato per le sue carni e venduto commercialmente.

  1. ^ (EN) Sphyraena flavicauda, su Atlas of Exotic Species in the Mediterranean, CIESM - Mediterranean Science Commission. URL consultato il 6/1/2016.

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