Stadio Danie Craven
Lo stadio Danie Craven (in inglese Danie Craven Stadium; in afrikaans Danie Craven-stadion) è un impianto sportivo sudafricano dedito al calcio e al rugby di proprietà dell'Università di Stellenbosch, località della Provincia del Capo Occidentale a circa 50 km da Città del Capo.
Danie Craven | |
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La statua di Danie Craven nel piazzale antistante lo stadio | |
Informazioni generali | |
Stato | Sudafrica |
Ubicazione | Coetzenburg Road, Stellenbosch |
Inizio lavori | 1979 |
Inaugurazione | 31 marzo 1979 |
Proprietario | Università di Stellenbosch |
Intitolato a | Danie Craven |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 17 000 |
Struttura | Rettangolare |
Copertura | Tribuna principale |
Mat. del terreno | tappeto erboso |
Dim. del terreno | 101 × 70 m |
Area dell’edificio | 25000 m² |
Uso e beneficiari | |
Rugby a 15 | Maties |
Calcio | Stellenbosch |
Mappa di localizzazione | |
Aperto ufficialmente nel 1979, ospita gli incontri interni del club rugbistico universitario, lo Stellenbosch R.F.C., e a livello internazionale fu sede di un incontro della Coppa del Mondo di rugby 1995 organizzata dal Sudafrica e della cerimonia e premiazioni del campionato mondiale di corsa campestre 1996.
Fin dalla sua inaugurazione è intitolato a Danie Craven, all'epoca vivente, che fu capitano della nazionale sudafricana e della squadra di Stellenbosch nonché presidente della federazione rugbistica e infine allievo laureato tre volte nell'ateneo nel quale fu anche docente.
Storia
modificaLo stadio nacque come ultimo atto di un lungo piano di sviluppo delle infrastrutture sportive dell'Università di Stellenbosch: infatti Coetzenburg, l'area dove sorge, era nelle mire dell'Ateneo fin dal 1919 ma il defunto proprietario, Janne Marais[1], uno dei maggiori contributori della nascita dell'istituto con 100000 £[2], aveva posto come vincolo l'invendibilità della terra per sei generazioni[1][3]; l'unico modo per acquisire il terreno era quindi l'esproprio, cosa alla quale Petrus Marais, erede di Janne, acconsentì dietro contropartita di 6000 £[1].
Fu così possibile costruire le prime installazioni nel 1923[1]; a lungo in tali impianti si giocò a rugby e si praticò atletica leggera, finché negli anni settanta si giunse alla conclusione che le due discipline non potevano coesistere. A fine decennio iniziarono quindi i lavori per un nuovo stadio dedicato solo al rugby e nel 1979 vide la luce quello che fu intitolato da vivo a Danie Craven[4], giocatore della nazionale sudafricana e all'epoca presidente della federazione, nonché allievo dell'università di Stellenbosch[1]. L'inaugurazione fu programmata per il 31 marzo 1979[5].
L'impianto fu utilizzato per la Coppa del Mondo 1995 anche se per un incontro soltanto, tra Australia e Romania (l'unico test match mai disputato al Danie Craven) e in occasione della manifestazione mondiale fu scoperta nell'anti-stadio una statua-ricordo di Danie Craven[6], deceduto due anni prima da presidente della South Africa Rugby Board in carica.
Un anno più tardi ospitò anche la ventiquattresima edizione dei campionati mondiali di corsa campestre[7].
Lo stadio è storicamente l'impianto interno dei Maties, nome con cui sono familiarmente chiamati i giocatori dello Stellenbosch Rugby Football Club, la sezione rugbistica dell'università[8], che afferisce alla federazione del Western Province.
Incontri internazionali di rilievo
modificaRugby a 15
modificaStellenbosch 3 giugno 1995, ore 15 UTC+2 Coppa del Mondo 1995, girone A | Australia | 42 – 3 referto | Romania | Stadio Danie Craven (15542 spett.)
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Note
modifica- ^ a b c d e Craven:1980, pp 11-14.
- ^ (AF) Floris J.D. van der Merwe, Coetzenburg: Die hart van Stellenbosch se sportkultuur, in Suid-Afrikaanse Tydskrif vir Kultuurgeskiedenis, vol. 14, n. 1, Università di Stellenbosch, 2000-01.
- ^ Schoeman:1999, p. 31.
- ^ (EN) Danie Craven, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 25 giugno 2020.
- ^ (AF) Eikestadnuus, 23 marzo 1979, p. 1. Ospitato su Isabelle E. Huys, A History of “Koshuisrugby” at Stellenbosch, 2008, Stellenbosch.
- ^ van Reenen:2012, p. 372.
- ^ (EN) Kathryn Davis, McKiernan hopes to turn silver into gold, in The Irish Times, 23 marzo 1996. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2020).
- ^ (EN) About Stellenbosch Rugby Football Club, su matiesrugby.co.za, Stellenbosch Rugby Football Club. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2019).
Bibliografia
modifica- (AF) Daniël Hartman Craven, Die groot rugbygesin van die Maties, Paarl, Galvin & Sales, 1980, ISBN 0620048794.
- (EN) Chris Schoeman, Seasons of Glory: the Life and Times of Bob Loubser, Cape Town, CFS Rugby Books, 1999, ISBN 0620369612.
- (EN) Ross van Reenen, From Locker Room to Boardroom: Converting Rugby Talent into Business Success, Cape Town, Penguin Random House South Africa, 2012, ISBN 1770223320.