Stati della Repubblica di Weimar

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Voce principale: Repubblica di Weimar.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, gli Stati che componevano l'Impero tedesco erano ventidue monarchie (quattro regni, fra cui spiccava la Prussia, sei granducati, cinque ducati, sette principati), tre città-Stato e un Territorio imperiale, l'Alsazia-Lorena. Dopo la rivoluzione di novembre e la costituzione della Repubblica gli Stati federati (Länder, al singolare Land) adottarono un ordinamento repubblicano, mentre l'Alsazia-Lorena tornò alla Francia in forza del trattato di Versailles. I ducati ernestini continuarono ad esistere come repubbliche prima di essere uniti alla Turingia, tranne la Sassonia-Coburgo-Gotha, che venne unita alla Baviera.

La Repubblica di Weimar nel 1930

I Länder

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Stati della Repubblica di Weimar
Stato Capitale
  Anhalt Dessau
  Baden Karlsruhe
  Baviera (Bayern) Monaco di Baviera
  Brunswick (Braunschweig) Braunschweig
  Assia (Hessen / Hessen-Darmstadt) Darmstadt
  Lippe Detmold
  Mecklenburg-Schwerin Schwerin
  Mecklenburg-Strelitz Neustrelitz
  Oldenburg Oldenburg
  Prussia (Preußen) Berlino
  Sassonia (Sachsen-Coburg) Coburgo
  Sassonia (Sachsen) Dresda
  Schaumburg-Lippe Bückeburg
  Turingia (Thüringen) - dal 1920 Weimar
  Waldeck-Pyrmont Bad Arolsen
  Württemberg Stoccarda
Città-stato
  Brema
  Amburgo
  Lubecca
Stati scomparsi nel 1920 (Ducati ernestini)
  Reuss Gera
  Sassonia-Altenburg (Sachsen-Altenburg) Altenburg
  Sassonia-Coburgo-Gotha (Sachsen-Gotha) Gotha
  Sassonia-Meiningen (Sachsen-Meiningen) Meiningen
  Sassonia-Weimar-Eisenach (Sachsen-Weimar-Eisenach) Weimar
  Schwarzburg-Rudolstadt Rudolstadt
  Schwarzburg-Sondershausen Sondershausen

Questi Stati vennero gradualmente eliminati sotto il regime nazista grazie al Gleichschaltung. Gli Stati vennero sostituiti con altre regioni, i Gaue. Tuttavia, mentre tutte le città stato della Repubblica di Weimar continuavano ad esistere, la Città libera di Lubecca fu incorporata nel Gau Prussia Orientale nel 1937 (probabilmente a causa dell'antipatia che aveva Hitler verso la città).