Stazione di Ponzano Magra

stazione ferroviaria in Italia

La stazione di Ponzano Magra, conosciuta anche semplicemente come Ponzano[1], è una fermata ferroviaria senza traffico posta sulla linea Santo Stefano di Magra-Sarzana, parte della ferrovia Pontremolese. Serviva il centro abitato di Ponzano Magra, frazione del comune di Santo Stefano di Magra.

Ponzano Magra
stazione ferroviaria
Panoramica della fermata, vista dall'ex scalo merci
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàSanto Stefano di Magra, frazione Ponzano Magra
Coordinate44°08′10.2″N 9°56′02.42″E
LineeSanto Stefano di Magra-Sarzana
Storia
Stato attualesenza traffico
Attivazione1899
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
DintorniPonzano Magra, Santo Stefano di Magra, strada statale 62 della Cisa
NoteSenza traffico dal 31 luglio 2003, così come l'intera linea

L'impianto venne attivato come fermata il 1º ottobre 1899,[2] due anni dopo l'apertura del tracciato ferroviario lungo 7,085 chilometri tra Santo Stefano di Magra e Sarzana, a sua volta inaugurato il 9 agosto 1897, della linea Pontremolese.[3] Venne quindi trasformata in stazione e, durante gli anni novanta, nuovamente declassata a fermata.

Il 27 luglio 1999, con lo spostamento a nord (verso Arcola) del raccordo settentrionale con la linea Tirrenica, il traffico viaggiatori sulla linea venne sospeso. Il giorno 31 luglio 2003, cessata la circolazione del residuo traffico merci ancora esistente, la fermata (così come l'intera tratta) perse definitivamente il traffico.[4]

Strutture e impianti

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Veduta degli impianti della Ceramica Vaccari in una foto d'epoca. Si può chiaramente distinguere la ferrovia a scartamento ridotto

L'impianto possiede un fabbricato viaggiatori, perfettamente conservato e adibito ad abitazione privata, un fabbricato per i servizi igienici e un piccolo parcheggio di scambio.

La fermata dispone di un binario servito da una banchina. In passato ne possedeva un secondo, servito da un piano di carico, raccordato con il primo in entrambi i sensi di marcia. A seguito della chiusura il segnalamento e linea aerea vennero rimossi mentre venne lasciato intatto l'armamento.

La fermata, in passato, fungeva anche da capolinea per la ferrovia industriale a scartamento ridotto di 800 mm che partiva dall'impianto e terminava nello stabilimento della ex Ceramica Vaccari (circa 700 m dalla stazione, dove erano ubicate le fornaci). Alla fine degli anni sessanta il servizio fu soppresso e convertito in autotrasporto.[5] I binari della tratta sono stati smantellati ma parte di questi sono ancora visibili nei pressi del cancello che permetteva l'accesso agli ex stabilimenti.

Sulla sua seconda banchina è presente una struttura dismessa, costruita a scopo industriale. Essa era adibita all'accantonamento delle ceramiche provenienti dagli stabilimenti Vaccari e, fino al 1992, erano presenti anche altri due tronchini dotati di elettrificazione che terminavano sotto di essa.

Movimento

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  1. ^ RFI
  2. ^ Bollettino dei trasporti 1899, op. cit., p. 184.
  3. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 13 novembre 2021 (archiviato il 22 maggio 2021).
  4. ^ Ennio Morando, Ricordi di Rotaie, op. cit.
  5. ^ Ferrovia Ponzano Magra-Stabilimenti Vaccari

Bibliografia

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  • Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, 3ª edizione, 1899.
  • Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, vol. 19, 1901.
  • Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Stazione di Ponzano Magra. F.V., su www.archiviofondazionefs.it, 1965 [gennaio 1954]. URL consultato il 2 agosto 2021.
  • Istituto di Geografia, Pubblicazioni - Edizioni 16-19, Università di Pisa, 1969.
  • Ennio Morando e altri, Ricordi di rotaie. Nodi, linee, costruzioni e soppressioni in Italia dal 1839 ai giorni nostri. Volume secondo nodi principali & nodi complementari, Padova, Il Prato, 2002. ISBN 88-87243-43-3
  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 100, RFI, prima edizione dicembre 2003. URL consultato il 15 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).

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