Stazione di Santa Maria Capua Vetere

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Santa Maria Capua Vetere è una stazione ferroviaria a servizio della città di Santa Maria Capua Vetere: la stazione è ubicata sulla linea FS Roma-Napoli via Cassino ed è capolinea della linea, gestita da EAV, per Piedimonte Matese, denominata Alifana alta.[1]

Santa Maria Capua Vetere
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàSanta Maria Capua Vetere
Coordinate41°04′24.55″N 14°15′14.75″E
Lineeferrovia Roma-Cassino-Napoli e ferrovia Alifana
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1844
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante, di diramazione
Binari3
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Operatori
InterscambiAutolinee urbane e interurbane
DintorniAnfiteatro campano, Mitreo di Santa Maria Capua Vetere

La stazione è stata inaugurata il 26 maggio 1844, insieme alla tratta da Caserta a Capua della futura ferrovia per Roma. Quando venne costruita la ferrovia Alifana, a scartamento ridotto, un binario dello scalo merci di questa ferrovia raggiungeva lo scalo merci della stazione FS per agevolare lo scambio di merci fra le due amministrazioni. Nelle vicinanze, collegata da un percorso pedonale ora dismesso, sorgeva la stazione di Sant'Andrea dei Lagni a servizio della ferrovia Alifana.[1]

Con la fine della Seconda guerra mondiale, l'Alifana venne ricostruita a scartamento ordinario ed innestata e i binari provenienti da Piedimonte per raggiungere Napoli utilizzavano la linea FS: al 2023 tale situazione è ancora esistente.

Progetti

modifica

Nel 2022 sono iniziati dei lavori di rinnovamento della stazione.[2][3] È prevista, inoltre, la costruzione di un livello sotterraneo che farà da capolinea definitivo alla Linea Napoli-Giugliano-Aversa, anche nota come "Linea Arcobaleno" per via dei colori delle sue stazioni. Il progetto attende il finanziamento e i fondi ed è oggetto di discussione nel consiglio regionale campano.[4]

Strutture e impianti

modifica

La stazione di Santa Maria Capua Vetere presenta un fabbricato viaggiatori che ospita la biglietteria e la sala d'attesa, oltre alla dirigenza del movimento, in quanto la stazione è presenziata: in passato vi era anche il presenziamento dell'Alifana, spostato poi a Piedimonte.[1]

All'interno sono presenti tre binari passanti per il servizio passeggeri, serviti da tre banchine.[1]

È presente anche uno scalo merci con un fabbricato,[1] servito da diversi binari sia passanti che tronchi: attualmente il servizio merci è sporadico ed i binari sono utilizzati per il ricovero dei carri per la manutenzione.

Movimento

modifica

La stazione è servita da treni regionali svolti da Trenitalia[5] ed Ente Autonomo Volturno[6] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania.

Nel 2007, il traffico giornaliero medio era di 584 unità.[7]

Servizi

modifica

La stazione, che RFI classifica nella categoria silver[8], dispone di:[5]

  •   Sala d'attesa
  •   Biglietteria automatica
  •   Servizi igienici

Interscambi

modifica
  •   Fermata autobus
  1. ^ a b c d e Lestradeferrate.it - Stazione di Santa Maria Capua Vetere (Ce), su www.lestradeferrate.it. URL consultato l'8 novembre 2023.
  2. ^ Redazione Alto Casertano, Stanziati 2 milioni e 300mila euro per l’ammodernamento della stazione ferroviaria, su Edizione Caserta, 12 febbraio 2022. URL consultato l'8 novembre 2023.
  3. ^ GrandeCapua, Al via i lavori per l'ammodernamento della stazione ferroviaria di Santa Maria Capua Vetere!, su Magna Capys - Grande Capua, 11 febbraio 2022. URL consultato l'8 novembre 2023.
  4. ^ Metro leggera da Aversa a Capua, progetto fermo al palo. Interrogazione in Regione, su Caserta News, 8 giugno 2023. URL consultato il 19 settembre 2023.
  5. ^ a b S.Maria Capua Vetere, su www.rfi.it. URL consultato il 9 novembre 2023.
  6. ^ Orari linee ferroviarie, su EAV srl. URL consultato l'8 novembre 2023.
  7. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 9 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
  8. ^ Stazioni della Campania, su rfi.it. URL consultato il 5 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2012).

Voci correlate

modifica