Stazione di Sparanise
La stazione di Sparanise è una stazione ferroviaria posta sulla ferrovia Roma-Cassino-Napoli al servizio del comune omonimo. Fino al 1957 era configurata come stazione di diramazione per la linea per Gaeta, attivata nel 1892 e soppressa nello stesso anno.
Sparanise stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Sparanise |
Coordinate | 41°11′08.89″N 14°05′34.96″E |
Linee | Roma-Cassino-Napoli Sparanise-Gaeta dal 1892 al 1957 |
Storia | |
Stato attuale | In uso |
Anno attivazione | 1861 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, passante |
Binari | 3 + 1 RL + 1 scalo + 3 merci |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Statistiche viaggiatori | |
al giorno | 341 (2007) |
Fonte | [1] |
Storia
modificaLa stazione venne attivata il 14 ottobre 1861 in concomitanza all'apertura del tronco Capua-Tora della ferrovia Roma-Cassino-Napoli[2]. Il 4 maggio 1892 fu attivata al servizio passeggeri la linea per Gaeta, inaugurata il giorno prima e la stazione venne elevata al rango di stazione di diramazione[2].
Con l'apertura al servizio della Direttissima Roma-Napoli nel 1927[3], la Sparanise-Gaeta perse progressivamente importanza fino alla chiusura, nel 1957, del tronco da Sparanise a Formia[4] mentre il tronco da Formia fino a Gaeta rimase attivo fino al 1966[4]. Dopo tale anno la linea venne definitivamente chiusa al traffico passeggeri, mentre il restante traffico merci venne soppresso nel 1981.
Strutture e impianti
modificaLa stazione dispone di un fabbricato viaggiatori, di una rimessa locomotive, di uno scalo merci non più utilizzato composto da un magazzino, pericolante e il cui tetto è crollato, da una banchina alta per il carico e scarico e da 3 tronchini, scollegati e non più in uso. Nelle vicinanze della rimessa è presente una torre dell'acqua collegata con la colonna idraulica usata ai tempi del vapore[5].
Il piazzale binari si compone di 8 binari, 3 muniti di banchina di cui due passanti utilizzati per il traffico della linea[6] e il terzo restante per le precedenze, 1 per la rimessa, uno di scalo inutilizzato e altri 3 scollegati in passato al servizio dello scalo merci. Originariamente il terzo binario era quello della linea per Gaeta ed era utilizzato per i treni provenienti da tale linea[7]. Fino a prima del raddoppio della Roma-Cassino-Napoli vi era tra il primo ed il secondo binario una banchina intermedia, poi rimossa[8].
Movimento
modificaLa stazione è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania. Nel 2007 risultava frequentata da 341 persone al giorno[1].
Servizi
modificaLa stazione, che RFI classifica di categoria silver[1], dispone di:[6]
Note
modifica- ^ a b c Statistiche 2008 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Dati RFI.
- ^ a b Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, in Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 6 febbraio 2014.
- ^ La ferrovia Gaeta-Formia-Sparanise - Il Mondo dei Treni
- ^ a b Lestradeferrate.it - Ex ferrovia Sparanise Formia Gaeta
- ^ Veduta della stazione nel 2010, coll. est.
- ^ a b Sparanise, su www.rfi.it. URL consultato l'8 novembre 2023.
- ^ Lestradeferrate.it - Stazione di Sparanise (Ce), coll. est.
- ^ Si veda la foto storica nell'infobox.
Bibliografia
modifica- Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 125, RFI, prima pubblicazione dicembre 2003, ISBN non esistente. URL consultato il 21 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
- Bollettino dei trasporti e dei viaggi in ferrovia, 1902.
- Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione annuale 1971, 1972.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Sparanise.
Collegamenti esterni
modifica- Lestradeferrate.it - Stazione di Sparanise (CE), su lestradeferrate.it.
- Veduta della stazione nel 2010 (JPG), su trenomania.org. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).