Steva De Franchi
«Lezei re nostre rimme antighe, e in particolâ quelle de Gian Giacomo Cavallo. L'è un fæto aççertao, che ri mæximi Toschen, semme che arrivan á saveire leze, ne restan incantæ.»
«Leggete le nostre rime antiche, e in particolare quelle di Gian Giacomo Cavallo. È un fatto accertato che, gli stessi Toscani, una volta arrivati a saper leggere, ne rimangono incantati.»
Stefano De Franchi, detto Steva[1], noto anche con lo pseudonimo di Micrilbo Termopilatide[2] (Genova, 1714 – 1785), è stato un nobile e poeta italiano.
Patrizio, è uno degli ultimi poeti della Repubblica di Genova.
Opere
modificaFra le sue pubblicazioni si ricordano Ro chittarrin, o sæ, strofoggi dra Muza (1772), alcuni canti de Ra Gerusalemme deliverâ[3] (versione genovese del poema del Tasso) e le Comedie trasportæ da ro françeise in lengua zeneise (1771-1772). Ma forse lo scritto per il quale è più conosciuto è Ro stampao a ri veri e boin zeneixi che lezeran[4] (prefazione del Chittarrin zeneize), nel quale egli prende le difese della propria lingua, il genovese (come già Paolo Foglietta due secoli prima aveva fatto), accusato di essere un "linguaggio corrotto" rispetto a lingue come il francese o il toscano, quest'ultima lingua di prestigio ma, almeno all'epoca, "fossilizzata" in quanto utilizzata esclusivamente nello scritto e da persone di cultura medio-alta.
Se da una parte il Foglietta aveva rivolto una critica più esasperata alla corruzione dei costumi liguri, il De Franchi sembra adottare una linea più razionale: il fatto che la lingua di Genova non abbia vocabolari, egli dice, non implica necessariamente il fatto che essa manchi di vocaboli propri (ciò, inoltre, si contrappone abbastanza fortemente alla situazione dei secoli successivi, che vedranno la pubblicazione di diversi vocabolari e saggi sul genovese).
Note
modifica- ^ Steva significa propriamente "Stefano" in lingua genovese.
- ^ Stefano De Franchi (1714-1785), su digilander.libero.it.
- ^ s:Ra Gerusalemme deliverâ
- ^ Il testo si trova a questo indirizzo.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Steva De Franchi
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Collegamenti esterni
modifica- Stefano De Franchi, Ro mêgo per força, a cura di Stefano Lusito, Genova, Zona, 2023.
- Alberto Beniscelli, DE FRANCHI, Stefano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 36, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
- Opere di Steva De Franchi, su Liber Liber.
- Opere di Steva De Franchi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Steva De Franchi, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36883069 · ISNI (EN) 0000 0000 5131 4633 · SBN TO0V344395 · CERL cnp01931891 · LCCN (EN) nr2006028723 · GND (DE) 173320031 |
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