Stefano de Fer
Stefano de Fer, noto anche come Stefano Ferro di Rouen (Rouen, XI secolo – prima del 1144), è stato un vescovo e monaco cristiano normanno, fu il primo vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo.
Stefano Ferro vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | vescovo di Mazara |
Nato | ? |
Nominato vescovo | 1093 |
Deceduto | prima del 1144 |
Biografia
modificaEtienne de Rouen nacque a Rouen e compì gli studi religiosi presso l'abbazia benedettina di St. Wandrille e poi presso il monastero di Santa Eufemia in Calabria.
Venne nominato vescovo nel 1093 da Ruggero I d'Altavilla, suo cugino,[1] e successivamente consacrato da Urbano II come suffraganeo di Palermo.[2] Si fece promotore, tra il 1086 e il 1093, della costruzione della cattedrale del S. Salvatore a Mazara.[3] Da vescovo di Mazara introdusse nella diocesi il rito siculo-gallicano.
Nel 1097 partecipò alla riunione del primo parlamento dell'isola che si tenne presso la cattedrale di Mazara alla presenza del Gran Conte Ruggero in occasione della quale si discusse sulle decime ecclesiastiche.
Oltre che nel diploma istitutivo della diocesi, Stefano è menzionato nei documenti in altre due occasioni: nella bolla del 1100 con cui papa Pasquale II confermava l'erezione della diocesi di Mazara; e nel 1124, anno in cui partecipava con Guglielmo, vescovo di Messina, alla consacrazione della chiesa di Sant'Anna.[4]
Non si conosce l'anno di morte di Stefano; di certo non era più vescovo di Mazara nel 1144, anno in cui è documentato il suo presumibile successore, Umberto (o Oberto).
Stemma
modificaDi rosso alla fascia d'oro.
Note
modifica- ^ Storia della Diocesi di Mazara, su diocesimazara.it. URL consultato il 19 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
- ^ Moroni, p. 31.
- ^ (FR) L'Art Arabo-Normand: La Culture Islamique dans la Sicile Médiévale, 2010, p. 257.
- ^ Rocco Pirri, Sicilia sacra, vol. II, terza edizione, Palermo 1733, pp. 842-844.
Bibliografia
modifica- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, vol. 44, Tipografica Emiliana, 1847.
- Pietro Pisciotta, Croce e campanile, Mazarien Ecclesia, Mazara del Vallo, Istituto per la Storia della Chiesa mazarese, 2008.