Stroimiro

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Stroimiro[1] (in serbo Стројимир?, Strojimir; in greco bizantino Στροἠμιρ, trasl. Stroemir) (... – tra 880 e 896) fu un sovrano serbo che regnò sul Principato di Serbia dall'851 a un anno compreso tra l'880 e l'890 assieme ai suoi fratelli Mutimiro e Goinico.

Stroimiro
Sigillo di Stroimiro risalente alla seconda metà del IX secolo
principe di Serbia (co-reggente)
In carica851 - tra 880 e 890
PredecessoreVlastimiro
SuccessoreMutimiro (come unico sovrano)
Mortetra 880 e 896
DinastiaVlastimirović
PadreVlastimiro
FigliClonimiro
Religionereligione ortodossa

Era un figlio minore di Vlastimiro, che regnò dall'836 all'850 circa.[2] Stroimiro, assieme ai suoi fratelli Goinico e Mutimiro, rimase al potere della Serbia, sia pur con un ruolo meno influente del suo fratello maggiore Mutimiro.[3] I tre principi sconfissero l'esercito della Bulgaria inviato da Boris I e guidato dal figlio di quest'ultimo, Vladimiro, che, assieme a dodici boiardi, fu catturato dalle truppe serbe.[4] Quando fu poi concordata una pace, i due figli di Mutimiro, Pribislavo e Stefano Mutimirović, scortarono i prigionieri verso il confine a Ras. Lì Boris riservò loro ricchi doni e ricevette in cambio da Mutimiro due schiavi, due falchi, due cani e ottanta pellicce.[5]

Dopo che, per motivi ignoti, scoppiò tra i fratelli minori e Mutimiro una lotta per il potere, Stroimiro e Goinico furono catturati ed esiliati dal khan bulgaro Boris I nell'855-856.[4][6] Mutimiro destituì entrambi i suoi consanguinei e regnò poi come unico sovrano fino all'891. Sia Stroimiro sia Goinico persero i loro titoli di principi di Serbia e furono trattenuti a Pliska, la capitale bulgara, quando il khan decise di tenerli come prigionieri per evitare una nuova crisi dei rapporti bilaterali con la Serbia.[3] Nonostante tutto, i due fratelli esiliati furono trattati bene dai bulgari, come dimostra il fatto che il khan Boris in persona provvide a combinare il matrimonio di Klonimir, figlio di Stroimiro, con una donna ignota.[7]

Il sigillo di Stroimiro

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L'11 luglio 2006, un sigillo d'oro di Stroimiro risalente alla seconda metà del XI secolo, è stato acquistato dalla Repubblica di Serbia nel corso di un'asta tenutasi a Monaco di Baviera, in Germania, per 20.000 €, battendo un'offerta presentata dalla Bulgaria di 15.000 €. Il venditore era uno sconosciuto cittadino russo. Il sigillo, di fattura bizantina, proviene da Atene, Salonicco o Costantinopoli e pesa 15,64 g. Esso presenta una croce patriarcale e un'iscrizione in greco che recita: «Dio, aiuta Stroimiro» (KE BOIΘ CTPOHMIP).[8]

  1. ^ Prospetto cronologico della storia della Dalmazia: con riguardo alle provincie slave contermini, Tip. Fratelli Battara, 1863, p. 88.
  2. ^ De administrando imperio, pp. 154-155.
  3. ^ a b (EN) Đ. Đekić, Why did prince Mutimir keep Petar Gojnikovic?, in Teme, vol. 33, n. 2, 2009, pp. 683-688.
  4. ^ a b Fine (1991), p. 141.
  5. ^ De administrando imperio, p. 155.
  6. ^ Ćirković (2004), p. 15.
  7. ^ (EN) Stephen Neil Scott, The Collapse of the Moravian Mission of Saints Cyril and Methodius, the Fate of the Disciples, and the Christianization of the Southern Slavs, Berkeley, University of California, 1989, p. 157.
  8. ^ (HR) Glas Javnosti, Pečat srpskog kneza Strojimira, su arhiva.glas-javnosti.rs, 27 luglio 2006. URL consultato il 29 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).

Bibliografia

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Fonti primarie

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Fonti secondarie

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