Suore oblate ospedaliere francescane
Le Suore Oblate Ospedaliere Francescane sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia
modificaLa congregazione trae origine da un ospedale eretto da Folco Portinari su consiglio di una sua povera serva, Monna Tessa: la donna, mossa a compassione dai tanti poveri infermi abbandonati per le strade di Firenze, spinse il suo padrone a dedicare parte dei suoi beni alla fondazione di un istituto dove ospitarli e si offrì di prestare loro assistenza.[2]
Il 24 aprile 1285 Portinari acquistò dai terziari di Sant'Egidio un terreno nel borgo di Santa Maria Nova e iniziò l'erezione di un ospedale; l'atto di fondazione fu rogato il 13 giugno 1285 e presentato ad Andrea de' Mozzi, vescovo di Firenze. Nello stesso atto di fondazione si fa riferimento a una comunità di pie donne che, al seguito di Monna Tessa, prestava gratuitamente le cure alle ricoverate.[2]
Monna Tessa e le sue compagne, dette oblate, appartenevano al Terz'ordine francescano e vestivano il bigello, l'abito di penitenza;[3] la loro oblazione al servizio agli infermi era perpetua e comportava la rinuncia a quanto possedevano e l'impegno a vivere sotto l'ubbidienza dello "spedalingo" di Santa Maria Nova.[4]
Il granduca di Toscana nel 1661 affidò la cura spirituale delle oblate ai frati cappuccini e nel 1773 il ministro generale dell'ordine aggregò all'ordine stesso la comunità.[4]
Il cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze, il 26 luglio 1932 rivedette le antiche regole delle oblate e le uniformò alle costituzioni delle altre congregazioni di suore. L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode l'11 ottobre 1952.[4]
La prima filiale fu aperta a Sesto Fiorentino nel 1918; altre filiali furono aperte a Roma nel 1960, a Castelgandolfo nel 1962 e a Firenze nel 1965.[4]
Attività e diffusione
modificaLe suore si dedicano all'assistenza ad anziani e infermi.[4]
Oltre che in Italia, sono presenti nelle Filippine, in India e in Indonesia;[5] la sede generalizia è in via della Quiete a Firenze.[1]
Alla fine del 2015 l'istituto contava 142 religiose in 16 case.[1]
Note
modifica- ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1578.
- ^ a b Guido Pettinati, DIP, vol. VI (1980), col. 590.
- ^ Guido Pettinati, DIP, vol. VI (1980), col. 591.
- ^ a b c d e Guido Pettinati, DIP, vol. VI (1980), col. 592.
- ^ Nel mondo, su oblatedimonnatessa.org. URL consultato il 30 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2021).
Bibliografia
modifica- Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Collegamenti esterni
modifica- Il sito web ufficiale della congregazione, su oblatedimonnatessa.org.