Susanna Horenbout
Susanna Horenbout, o Hornebolt[N 1] (Fiandre, circa 1503 – Inghilterra, circa 1554[1]), è stata una miniatrice fiamminga naturalizzata inglese. È nota per essere la prima artista donna di cui si ha notizia in Inghilterra,[2] e la prima assunta dalla dinastia Tudor.[1] Assieme a Lucas Horenbout e Levina Teerlinc è considerata l'iniziatrice della tradizione dei ritratti miniati in Inghilterra.[3]
Biografia
modificaSusanna Horenbout è nata probabilmente nel 1503. Suo padre era Gerard Horenbout, un pittore e miniatore che lavorò per la corte di Margherita d'Asburgo, mentre sua madre si chiamava Margaret Svanders. Il fratello Lucas fu anch'egli un artista di una certa rilevanza.[4][5]
Susanna, come il fratello, venne probabilmente formata dal padre nella sua bottega,[6][7] e dimostrò di avere delle notevoli capacità.[8] Nel 1520 Albrecht Dürer fece visita a Gerard Horenbout e comprò una miniatura di Susanna raffigurante il Salvatore[9] pagandola un fiorino, ed elogiò le qualità dell'artista.[10][11][12] Anche Guicciardini nella sua Descrittione elogiò le qualità di Susanna,[13] e viene anche citata dal Vasari nelle sue Vite dei pittori.[14]
Non è chiaro come Susanna sia stata scelta dalla corte inglese, ma è probabile che sia stato il cardinale Wolsey, che aveva un forte interesse per l'arte, a fare da tramite[15] in un momento in cui Enrico VIII era intenzionato a finanziare l'arte della miniatura per «rappresentare l'approvazione dei Tudor da parte di Dio come famiglia sovrana dell'Inghilterra».[1] Nel 1521 il cardinale fece visita alla regina Margherita, ed è probabile che in quell'occasione sia entrato in contatto con l'arte della famiglia Horenbout.[7]
Susanna arrivò in Inghilterra probabilmente già nella primavera del 1522, e venne subito assunta come gendildonna di corte per la regina Jane Seymour.[7]
Intorno al 1525 si sposò con John Parker, un custode del Palazzo di Westminster, yeoman prima delle King's Crossbows e poi delle King's Robes.[16] Aveva due case, una a Kings Langley nell'Hertfordshire e l'altra a Fulham (Londra).[16] La coppia ricevette regali per il nuovo anno da parte di Enrico VIII in un paio di occasioni.[1][16] Nel 1534 vennero forse ritratti da Hans Holbein il Giovane in due miniature[17] oggi conservate al Kunsthistorisches Museum di Vienna.[18]
La coppia non ebbe figli e Parker morì nel 1537[16] lasciando il grosso della sua eredità al fratello di Susanna, la quale, con la morte della regina Jane Seymour lo stesso anno, perse i suoi mezzi di sostegno finanziario, e nel 1538 si ritrovò in «serie difficoltà economiche».[19]
Il 22 settembre 1539 sposò John Gilman (o Gylmyn), un freeman di una compagnia vinicola, vedovo e con una figlia,[19] che stava per diventare sergente della riserva del re.[20] La coppia ebbe due figli;[2] Erico VIII fu padrino del maschio, Henry.[20]
Due settimane dopo il matrimonio,[19] accompagnò in Inghilterra la futura regina Anna di Clèves,[20] per quale divenne gentildonna di corte (1539–40)[7] e fu responsabile di quattro servitori.[21] Venne descritta dalla regine come «la prima delle sue gentildonne»,[1] anche se non rimase per molto al suo servizio.[20] In seguito servì anche sotto Caterina Parr (dal 1543 al 1547).[7][20]
Susanna Hornebolt morì probabilmente nel 1544, sicuramente prima del 7 luglio, giorno in cui John Gilman si sposò per la terza volta.[20]
Artista in Inghilterra
modificaSi sa poco dell'attività artistica di Susanna Horenbout in Inghilterra, e non esistono attribuzioni certe delle sue opere. Secondo James Lees-Milne, che ha lavorato decenni per il National Trust, Susanna Horenbout fu una «perspicace miniatrice».[22] J.D. Mackie, autore di The Earlier Tudors, 1485-1558, ipotizza che ritratti e miniature del re fossero probabilmente realizzati dagli Horenbout,[23] mentre secondo Kathy Lee Emerson, autrice di of Wives and Daughters: The Women of Sixteenth Century England, la sua reputazione di artista era confinata al continente europeo.[19] La Society of Antiquaries ha scritto che «si è affermato che Susanna Hornbaud abbia praticato la pittura in miniatura in Inghilterra con il più grane successo, essendo protetta da Enrico VIII e da tutta la corte».[24] Secondo Lorne Campbell e Susan Foister era «un'eccellente pittrice ed miniatrice che trovò il più alto favore alla corte di Enrico VIII»
Nella letteratura
modificaSusanna Horenbout e John Parker sono i protagonisti dei romanzi storici di Michelle Diener, pubblicati a partire dal 2011. Susanna è dipinta inizialmente come «una parte di pittrice di talento e due parti di damigella in angoscia»,[25] per poi diventare «un'eroina più attiva».[26]
Note
modificaEsplicative
modifica- ^ Anche Susannah Hornebaud, Horenbout, Hoorenbault, e Horebout, vedi Emerson (2008), p. 113 . Hornebolt è la versione anglicizzata del suo cognome dopo la denizzazione nel 1534, vedi Mackie, 599.
Bibliografiche
modifica- ^ a b c d e Frye (2011), pp. 78–79.
- ^ a b Levin, Bertoler e Eldridge (2017), pp. 3-4.
- ^ Kren e McKendrick (2003), p. 412, 434.
- ^ AA.VV., Dictionary of National Biography, vol. 27, 1885-1901, pp. 365-366.
- ^ James Thorne. Handbook to the Environs of London: Alphabetically Arranged, Containing an Account of Every Town and Village, and of All Places of Interest, Within a Circle of Twenty Miles Round London. John Murray; 1876. p. 220.
- ^ Kren (2003), pp. 427, 431.
- ^ a b c d e James (2016), p. 245.
- ^ James (2016), pp. 243–244.
- ^ Kren (2003), p. 427.
- ^ Kren (2003), p. 431.
- ^ Campbell e Foister (1986), p. 725.
- ^ Horenbout, Susanna, su getty.edu, ULAN. URL consultato il 2 agosto 2017.«Master Gerard, the illuminator, has a daughter of 18 named Susanna who has illuminated a small sheet, a Salvator, for which I gave her 1 guilder. It is a great marvel that a woman should do so much.»
- ^ Guicciardini, p. 99:
«Sufanna forella di Luca Hutembout prenominto: la quale fu eccellente nella pittura, massime nel fare opere minutissime oltrea ogni credere, & eccellentissima nell'alluminare, in tanto che il gran' Re Henrico ottauo congran'doni & gran'prouuisione, la tirò in Inghilterra, doue visse molti anni in gran'fauore, & gratia di tutta la Corte, & iui finalmente si mori ricca, & honorata.»
- ^ Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568), su it.wikisource.org, 1568. URL consultato il 2 agosto 2017.«Susanna sorella del detto Luca, che fu chiamata perciò ai servigii d’Enrico Ottavo re d’Inghilterra e vi stette onoratamente tutto il tempo di sua vita»
- ^ James (2016), pp. 244–254.
- ^ a b c d Campbell e Foister (1986), p. 425.
- ^ The Mentor. Mentor Association, Incorporated; 1921. p. 37.
- ^ Ein Hofbediensteter König Heinrichs VIII e Die Frau eines Hofbediensteten König Heinrichs VIII.
- ^ a b c d Emerson (2008), p. 113.
- ^ a b c d e f Campbell e Foister, p. 726.
- ^ Retha M. Warnicke. The Marrying of Anne of Cleves: Royal Protocol in Early Modern England. Cambridge University Press; 13 April 2000. ISBN 978-0-521-77037-8. p. 111, 116, 124.
- ^ Lees-Milne (1951), p. 67.
- ^ J. D. Mackie, The Earlier Tudors, 1485-1558. Archiviato il 10 giugno 2008 in Internet Archive. Oxford: Clarendon Press, 1952. p. 599.
- ^ Society of Antiquaries of London. Archaeologia, or, Miscellaneous tracts relating to antiquity. The Society; 1863. p. 29.
- ^ In a Treacherous Court, in Publishers Weekly, 27 giugno 2011. URL consultato il 2 dicembre 2013.
- ^ Keeper of the King’s Secrets, in Publishers Weekly, 6 febbraio 2012. URL consultato il 2 dicembre 2013.
Bibliografia
modifica- (EN) Carole Levin, Anna Riehl Bertolet e Jo Eldridge Carney, A Biographical Encyclopedia of Early Modern Englishwomen: Exemplary Lives and Memorable Acts, 1500-1650, Routledge, 2017, ISBN 0-7546-6900-9.
- (EN) Susan E. James, The Feminine Dynamic in English Art, 1485–1603: Women as Consumers, Patrons and Painters, Routledge, 2016, ISBN 1-138-25301-4.
- (EN) Lorne Campbell e Susan Foister, Gerard, Lucas and Susanna Horenbout, in The Burlington Magazine, vol. 128, n. 1003, Londra, Burlington Magazine Publications Ltd., ottobre 1986, pp. 719-727.
- (EN) Thomas Kren, Illuminating the Renaissance: The Triumph of Flemish Manuscript Painting in Europe, J. Paul Getty Museum, 2003, ISBN 0-89236-704-0. URL consultato il 30 luglio 2017.
- Kathy Lynn Emerson, Wives and Daughters: The Women of Sixteenth Century England, Whitston Publishing Company, 1984.
- James Lees-Milne, The Tudor Renaissance, London, New York, Batsford, 1951.
- (EN) anno 2011 Susan Frye, Pens and Needles: Women's Textualities in Early Modern England, University of Pennsylvania Press, ISBN 0-8122-0698-3.
Voci correlate
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 52600439 · CERL cnp00576437 · Europeana agent/base/129990 · ULAN (EN) 500099479 · GND (DE) 123587891 |
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