Susegad
Susegad è un concetto, derivante dalla parola portoghese "sossegado" ("tranquillo"), associato allo stato indiano di Goa; viene usato per riferirsi all'atteggiamento rilassato nei confronti della vita che si dice sia storicamente tipico del luogo e dei suoi abitanti, uno dei pochi territori dello stato ad essere stato colonia portoghese. Le Footprint Travel Guides lo descrivono come "un atteggiamento rilassato e godersi della vita al massimo".[1] Come descritto da uno scrittore del Sunday Times, Goa è il "Quartiere Latino" dell'Asia meridionale: indulgente, tollerante, capriccioso, immerso in una spensieratezza tropicale e sposato con il mare".[2]
Il concetto può anche avere connotazioni negative, esprimere una certa "indolenza"[2] e negli ultimi anni è stato suggerito che la rilassata cultura Susegad dei goani abbia ceduto il passo agli stress moderni.[3][4] Inoltre, può essere un esempio di ciò che alcuni etnografi sottolineano: "le rappresentazioni turistiche dell'Oriente come periferia esotica, senza tempo e autentica del piacere dell'ovest sono incorporate in un discorso coloniale che perpetua lo sfruttamento egemonico dell'Oriente da parte dell'occidente".[5]
Origini
modificaGoa è una regione storicamente ricca e prosperosa sia dal punto di vista culturale, essendo stata colonia portoghese e importante porto di cambio, che da quello delle sue bellezze naturali, fatto che secondo alcuni si riflette nell'attitudine "appagata" della sua gente. Un altro motivo che può aver plasmato quest'atteggiamento sono le lunghe e calde giornate sulla riva dell'oceano, con un clima con delle medie più alte di quello mediterraneo, la necessità perciò di svegliarsi presto per i pescatori e gli agricoltori, per preparare la mercanzia nei mercati mattutini, instaurando così un equilibrio tra lavoro e riposo.
I negozi sono chiusi dalle 13:00 alle 17:00 per via del caldo, la maggior parte della popolazione è in "siesta", (parola spagnola utilizzata più spesso che il suo equivalente portoghese sesta), mentre quando il sole scende, una seconda parte della giornata ha inizio, con la riapertura dei mercati, i ristoranti, la movida turistica e le feste in spiaggia.
Citazioni
modificaJoanna Lobo, giornalista cresciuta a Goa Nord, riguardo alla sua infanzia:[6]
«It’s a Sunday spent with the family, relaxing after a filling lunch of rice, fish and vegetables, just gossiping about the village or playing card games. It’s that feeling of relaxation, of feeling content with life, of being loved.»
«È una domenica con la famiglia, rilassandosi dopo un pranzo con riso, pesce e verdure, aggiornandosi sui gossip della città o giocando a carte. È quella sensazione di rilassamento, di essere soddisfatti della vita, di essere amati.»
«Sometimes, the only thing to do good for my soul is to have a chilled beer and a good siesta. It is not sloth or laziness. It is deciding on what to fight for and what to give up on, and having the sense to decide between the two.»
«A volte, l'unica cosa per fare bene al mio spirito è bere una birra fresca e fare una buona siesta. Non è pigrizia o ignavia. È scegliere per cosa combattere e cosa lasciar stare, e avere il discernimento di decidere tra i due.»
Perry Goes, nato a Goa e ora residente a Bengaluru, nello stato del Karnataka:[6]
«Like siesta istelf, susegad is born of an innate realisation that you cannot and should not fight the small things of life. Like on a hot, sultry, soporific summer afternoon, it is best to shut down and spend time in the shade. Otherwise, you won’t be able to enjoy the balmy summer evening that comes later.»
«Come la siesta, susegad nasce da una realizzazione innata che non puoi e non devi combattere le piccole cose della vita. Come durante un caldo, torrido, soporifero pomeriggio d'estate, è meglio chiudere i negozi e passare del tempo all'ombra. Altrimenti non ci si godrebbe la mite sera estiva che viene dopo.»
Shekhar Vaidya, marketing executive nato e cresciuto a Goa:[6]
«É vivere la vita a un ritmo lento, prendendoti il tuo tempo per ogni cosa, dopotutto, perché la fretta?»
«It is about living life at a slow pace, taking your ‘own sweet time’ about everything.»
Note
modifica- ^ Victoria McCulloch e David Stott, Goa (with Mumbai) Footprint Focus Guide, Footprint Travel Guides, 2013, p. 5, ISBN 9781909268425.
- ^ a b Stanley Stewart, "Goa's not gone – It’s just hiding", The Sunday Times, 11 September 2005.
- ^ Aditi Pai, "Dark side of the sun", India Today, 7 April 2008.
- ^ Sadhvi Sharma, "The party’s over in India’s capital of fun" Archiviato il 15 marzo 2010 in Internet Archive., Spiked, 3 April 2008.
- ^ Ranjan Bandyopadhyay, Tourism and Visual Culture Methods and cases, a cura di Burns, CAB International, 2010, p. 201, ISBN 9781845936129.
- ^ a b c (EN) Charukesi Ramadurai, India’s ‘all is well’ approach to life, su bbc.com. URL consultato il 15 luglio 2019.