Campionato mondiale di calcio 1954

5ª edizione del campionato mondiale di calcio FIFA
(Reindirizzamento da Svizzera 54)

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1954 o Coppa del Mondo Jules Rimet 1954 (in tedesco: Fußball-Weltmeisterschaft 1954, in francese: Coupe du Monde de football 1954, in inglese: World Cup Jules Rimet 1954), noto anche come Svizzera 1954, è stato la quinta edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.[1]

Coppa del Mondo Jules Rimet 1954
Fußball-Weltmeisterschaft 1954
Coupe du Monde de football 1954
Logo della competizione
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Calcio
Edizione
Date 16 giugno - 4 luglio 1954
Luogo Svizzera (bandiera) Svizzera
(6 città)
Partecipanti 16 (45 alle qualificazioni)
Impianto/i 6 stadi
Risultati
Vincitore Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest
(1º titolo)
Secondo Ungheria (bandiera) Ungheria
Terzo Austria (bandiera) Austria
Quarto Uruguay (bandiera) Uruguay
Statistiche
Miglior marcatore Ungheria (bandiera) Sándor Kocsis (11)
Incontri disputati 26
Gol segnati 140 (5,38 per incontro)
Pubblico 889 500
(34 212 per incontro)
Statua dedicata ai campioni tedeschi del 1954
Cronologia della competizione

Si disputò in Svizzera dal 16 giugno al 4 luglio 1954. Le città ospitanti furono: Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lugano e Zurigo.

La manifestazione venne vinta a sorpresa dalla Germania Ovest, che dopo una clamorosa rimonta batté in finale per 3-2 l'Ungheria, formata da una serie di eccellenti giocatori e nettamente favorita alla vigilia. Dopo la finale furono affacciate ipotesi di doping da parte della squadra tedesca, dubbi mai completamente fugati.

Il torneo ebbe la più elevata media di gol a partita nella storia dei mondiali di calcio: ben 5,38 (140 gol in 26 partite).[2] Fu inoltre il primo trasmesso in televisione, distinguendosi come uno dei primi eventi seguiti dalla neonata Rai italiana.[3]

Assegnazione

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Per i primi 50 anni della FIFA, nel 1954, alla Federazione sembrò una buona idea tenere i mondiali di quell'anno "in casa propria": la Svizzera fu così selezionata come paese ospitante. Al Mondiale svizzero parteciparono 16 squadre: fatte salve la nazionale di casa e l'Uruguay vincitore in carica, le altre dovettero disputare le qualificazioni. Degna di nota l'Italia, che non partecipava ad un torneo di qualificazione dal mondiale casalingo del 1934 (unico caso di «padroni di casa» che dovettero conquistarsi la partecipazione). Per la nazionale azzurra fu poco più che una formalità, visto che, inserita in un girone a due con l'Egitto, lo sconfisse sia al Cairo che a Milano.

Presero parte alla fase finale altre 11 nazionali europee, tre americane e un'asiatica, l'esordiente Corea del Sud. Fecero la loro prima apparizione a un campionato mondiale anche la Turchia (che si qualificò a spese della Spagna per sorteggio: a Roma, il 17 marzo, fu il quattordicenne Luigi Franco Gemma ad estrarre il nome dei turchi) e la Scozia, escluse da Brasile '50. Entrò in gioco per la prima volta la Germania Ovest, esclusa nel 1950 in quanto paese aggressore nella seconda guerra mondiale.

 
Piazzamenti delle nazionali

Per la prima volta vennero scelte delle "teste di serie", che influenzarono la composizione e lo svolgimento dei gironi eliminatori: le due squadre considerate le più forti di ogni gruppo non si sarebbero incontrate e, dunque, per ogni girone da quattro squadre ogni nazionale avrebbe giocato solamente due partite, salvo spareggi qualora la seconda e la terza classificata fossero state a pari punti. Ne furono necessari due: uno nel gruppo 2 fra Germania Ovest e Turchia, terminato 7-2 per i tedeschi, e l'altro fra Italia e Svizzera, interno al gruppo 4.

Classificata appunto come «testa di serie», l'Italia fu inserita nel gruppo 4, considerato piuttosto difficile, tutto europeo, con la Svizzera, l'Inghilterra e il Belgio. Perse a Losanna, all'esordio, contro i padroni di casa; l'arbitraggio del brasiliano Mario Vianna (che sarebbe stato in seguito radiato dalla FIFA)[4] fu aspramente contestato dai calciatori italiani, che arrivarono ad aggredirlo nel cammino verso gli spogliatoi[4]: in particolare fu fonte di polemiche l'annullamento di un gol di Lorenzi.[5] Pur superando il Belgio nella seconda partita per 4-1 al Cornaredo di Lugano, l'Italia fu costretta allo spareggio, ancora contro gli svizzeri, per staccare il secondo biglietto utile per i quarti di finale (il primo se l'era già assicurato l'Inghilterra). A Basilea, gli svizzeri si imposero per 4-1 e l'Italia tornò a casa.[6]

Nei gruppi 1 e 3, invece, si procedette al sorteggio per determinare le prime classificate del girone. Nel primo caso, Brasile e Jugoslavia erano entrambe a 3 punti (una vittoria e un pareggio ciascuna), e la fortuna premiò i verdeoro; nel secondo l'Uruguay poté superare l'Austria dopo che entrambe avevano ottenuto due vittorie in campo. Questa complicata formula del torneo non fu più riproposta nelle edizioni successive.

Un'altra particolarità del torneo, che ne condizionò pesantemente l'esito, fu costituita dalla circostanza che le quattro vincitrici dei gironi si affrontarono tra di loro nei quarti di finale e poi in semifinale, così come le quattro seconde classificate (tra cui la Germania Ovest, che in questo modo poté godere di un percorso semplificato). Un meccanismo davvero poco comprensibile, mai più ripetuto successivamente.

Sei sedi in sei città (una sede in ogni città) ospitarono ventisei partite del torneo. Lo stadio più utilizzato fu lo stadio St. Jakob di Basilea, che ospitò sei partite. Lo stadio venne ricostruito appositamente per il torneo per 3 milioni di CHF.[7] Le sedi di Berna, Zurigo e Losanna ospitarono cinque partite, la sede di Ginevra ospitò quattro partite e la sede di Lugano ospitò solo una partita.

Basilea Berna Ginevra
St. Jakob Stadium Wankdorfstadion Stade des Charmilles
47°32′29″N 7°37′12″E 46°57′46″N 7°27′54″E 46°12′32.76″N 6°07′05.52″E
Capienza: 51 500 Capienza: 64 000 Capienza: 9 250
     
Le città del Campionato mondiale di calcio 1954
Losanna Lugano Zurigo
Stade Olympique de la Pontaise Stadio comunale di Cornaredo Hardturm
46°32′02.4″N 6°37′30″E 46°01′25″N 8°57′42″E 47°23′35″N 8°30′17″E
Capienza: 54 000 Capienza: 15 000 Capienza: 27 500
     

Squadre partecipanti

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Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Continente Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1   Svizzera 27 luglio 1946 Europa Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 3 (1934, 1938, 1950)
2   Uruguay 16 luglio 1950 CONMEBOL America meridionale Paese detentore del titolo 2 (1930, 1950)
3   Ungheria ottobre 1953[8] Europa Vincitrice del Gruppo 7 (Europa) 2 (1934, 1938)
4   Belgio 8 ottobre 1953 Europa Vincitrice del Gruppo 2 (Europa) 3 (1930, 1934, 1938)
5   Cecoslovacchia 25 ottobre 1953 Europa Vincitrice del Gruppo 8 (Europa) 2 (1934, 1938)
6   Inghilterra 11 novembre 1953 Europa Vincitrice del Gruppo 3 (Europa) 1 (1950)
7   Francia 25 novembre 1953 Europa Vincitrice del Gruppo 4 (Europa) 3 (1930, 1934, 1938)
8   Austria 29 novembre 1953 Europa Vincitrice del Gruppo 5 (Europa) 1 (1934)
9   Messico 14 gennaio 1954 NAFC America del Nord Vincitrice del Gruppo 12 (NAFC e CCCF) 2 (1930, 1950)
10   Italia 24 gennaio 1954 Europa Vincitrice del Gruppo 9 (Europa e Africa) 3 (1934, 1938, 1950)
11   Corea del Sud 14 marzo 1954 Asia Vincitrice del Gruppo 13 (Asia)
12   Turchia 17 marzo 1954 Asia Vincitrice del Gruppo 6 (Europa e Asia)
13   Brasile 21 marzo 1954 CONMEBOL America meridionale Vincitrice del Gruppo 11 (CONMEBOL) 4 (1930, 1934, 1938, 1950)
14   Germania Ovest 28 marzo 1954 Europa Vincitrice del Gruppo 1 (Europa) 2 (1934, 1938)
15   Jugoslavia 28 marzo 1954 Europa Vincitrice del Gruppo 10 (Europa e Asia) 2 (1930, 1950)
16   Scozia 31 marzo 1954 Europa Seconda classificata del Gruppo 3 (Europa)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Il sorteggio

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Il sorteggio venne effettuato a Zurigo il 30 novembre 1953. A questa data, tuttavia, molti continenti non avevano ancora iniziato le qualificazioni, mentre solo 4 gironi europei avevano individuato la squadra vincitrice (oltre l'Inghilterra, sicura di essere tra i primi due posti del torneo interbritannico). Conoscendo solo il nome di otto delle sedici finaliste, si decise di procedere con il sorteggio ipotizzando che passasse la migliore - sulla carta - delle squadre in ballo.

Le 16 squadre vengono divise in 4 gironi da quattro squadre l'uno: ognuno di essi è composto da due teste di serie e due non teste di serie e squadre della medesima fascia non s'incontrano; ragion per cui, ogni girone prevede quattro gare complessive (spareggi esclusi).

Le due fasce sono le seguenti:[9]

Teste di serie Non teste di serie
  Uruguay   Svizzera
  Austria   Belgio
  Francia   Cecoslovacchia
  Inghilterra seconda Torneo Interbritannico (  Scozia o   Galles)
  Ungheria vincente gruppo 1 (  Germania Ovest o   Saar)
vincente gruppo 6 (  Spagna o   Turchia) vincente gruppo 10 (  Jugoslavia,   Grecia o   Israele)
vincente gruppo 9 (  Italia o   Egitto) vincente gruppo 12 (  Messico,   Stati Uniti o   Haiti)
vincente gruppo 11 (  Brasile,   Paraguay o   Cile) vincente gruppo 13 (  Corea del Sud o   Giappone)

Da notare che questa ad oggi è l'unica edizione in cui la squadra ospitante non è stata inserita nel gruppo delle teste di serie.

Avvenimenti

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La «squadra d'oro»

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L'Ungheria vantava una squadra, la cosiddetta «squadra d'oro» (in ungherese Aranycsapat), che secondo tutti i pronostici iniziali era la favorita alla vittoria del titolo mondiale. La compagine magiara, allenata da Gusztáv Sebes e composta da calciatori di grande valore e tecnica, tra i quali Ferenc Puskás, Gyula Grosics, Nándor Hidegkuti, Zoltán Czibor e Sándor Kocsis, vantava un'imbattibilità che durava da quattro anni e l'anno precedente era stata la prima a sconfiggere l'Inghilterra a Wembley, infrangendo il cosiddetto Home record che durava da 90 anni e aveva resistito alle migliori formazioni degli anni trenta, Austria e Italia.[10] Nella fase a gironi la compagine magiara aveva sconfitto, rispettivamente per 8-3 e 9-0, Germania Ovest e Corea del Sud.[10] L'inaspettata sconfitta in finale chiuderà di fatto il ciclo ungherese che si sgretolò nel 1956 quando l'invasione sovietica costrinse i principali giocatori all'esilio, Puskas il più famoso diventò una stella del Real Madrid.

La "battaglia di Berna"

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Il quarto di finale tra Brasile e Ungheria a Berna fu particolarmente combattuto: i magiari, privi di Puskás a causa dell'infortunio alla caviglia a seguito del fallo del tedesco Liebrich nella partita del primo turno[11] si portarono sul 2-0 nei primi 10' grazie a reti di Hidegkuti e Kocsis prima di subire il parziale ritorno brasiliano da parte di Djalma Santos su rigore;[11] al 30', inoltre, persero di fatto il più giovane dei fratelli Tóth, infortunatosi e quindi rimasto in campo solo per mantenere i ranghi completi.[11] Nel secondo tempo, dopo il 3-1 ungherese di Lantos la partita divenne particolarmente fallosa e violenta, cosa che portò dapprima all'espulsione contemporanea di Nílton Santos e József Bozsik (quest'ultimo all'epoca anche deputato al parlamento ungherese)[11] per scorrettezze reciproche, e successivamente di Humberto.[11] Al termine della partita, finita 4-2 per l'Ungheria, un fotografo brasiliano assalì un poliziotto svizzero colpendolo con un pugno[11] e fuggì mentre il portiere dei sudamericani Castilho tratteneva il tutore dell'ordine impedendogli l'arresto dell'aggressore;[11] all'ingresso degli spogliatoi Puskás discuteva animatamente con Pinheiro a gesti — nessuno dei due comprendendo la lingua dell'altro — lamentandosi del gioco violento dei suoi compagni di squadra finché la discussione non sfociò in colluttazione: Puskás ruppe una bottiglia in testa a Pinheiro[11] e a quel punto esplose una rissa, a stento sedata dalla polizia svizzera,[11] che coinvolse giocatori di ambo le squadre, i fotografi lì presenti e i dirigenti delle due Nazionali. Tale partita passò alla storia come «Battaglia di Berna».[12]

Più di quarant'anni dopo, l'arbitro inglese Arthur Ellis, che aveva già diretto il Brasile nel mondiale precedente e l'Ungheria nella finale del torneo olimpico di calcio a Helsinki due anni prima,[13] raccontò che alla vigilia della partita si aspettava di dirigere il più grande incontro della sua carriera[13] che a posteriori giudicò altresì «orribile»,[13] che se arbitrato con i parametri disciplinari più moderni avrebbe portato secondo lui all'espulsione di ben più di tre calciatori e probabilmente alla sospensione del gioco per mancanza del numero minimo di uomini in campo.[13] Dal punto di vista regolamentare, nonostante il rapporto presentato da Ellis, le espulsioni non ebbero alcuna conseguenza sui giocatori: la FIFA preferì lasciare che fossero le due Federazioni a irrogare sanzioni, secondo Ellis per ignavia[13] in quanto i membri del comitato disciplinare, a suo dire, temevano di non essere più graditi come ospiti nei Paesi coinvolti nel procedimento;[13] l'arbitro inglese ricorda anche che si trattò del primo caso di giocatori da lui espulsi a non avere ricevuto alcun provvedimento disciplinare in sede di esame del referto.[13]

Le semifinali

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Il 30 giugno 1954 si giocarono in contemporanea le due semifinali: a Basilea si affrontarono la Germania Ovest e l'Austria in un incontro dai delicati risvolti storico-politici in riferimento agli avvenimenti di pochi anni prima con l'ascesa al potere dell'austriaco Adolf Hitler, il nazismo, l'Anschluss e la seconda guerra mondiale. A Losanna entrarono in campo invece la grande Ungheria, reduce dalla turbolenta "battaglia di Berna", e l'ottimo Uruguay, campione del mondo in carica e vincitore dei "maestri" dell'Inghilterra nel quarto di finale.[14]

La partita di Losanna, considerata dai critici sportivi contemporanei come la vera finale del torneo, diede luogo ad uno splendido spettacolo di calcio nonostante le gravi assenze nelle due squadre; nell'Ungheria non poté giocare Puskas per i problemi alla caviglia susseguenti al fallo del tedesco Liebrich nella gara del primo turno, mentre l'Uruguay non poté mettere in campo né Obdulio Varela, la personalità più spiccata della squadra, né il pericoloso e tecnico attaccante Julio Abbadie.[15] L'incontro ebbe inizio con il gol del vantaggio ungherese al 12' segnato da Czibor; per il resto del primo tempo la gara continuò sostanzialmente equilibrata mentre all'inizio della ripresa gli ungheresi raddoppiarono al 47' con Hidegkuti e credettero di aver chiuso la partita.[16] Al contrario l'Uruguay iniziò la rimonta, mostrando grande combattività, la cosiddetta garra, e notevole resistenza fisica, gli uruguayani, guidati da Juan Alberto Schiaffino, autore di una prestazione eccellente, pareggiarono con una doppietta di Juan Hohberg al 76' e all'86'.[15] Nei supplementari la partita continuò incerta e accanita; Hohberg colpì un palo per l'Uruguay; la partita fu decisa infine da due gol di Kocsis in contropiede con acrobatici colpi di testa. Per la prima volta nella storia dei mondiali l'Uruguay, due volte campione del mondo, uscì sconfitto dal campo dopo una partita considerata tra le più belle della storia del calcio.[17]

A Basilea la seconda semifinale venne vinta agevolmente dai tedeschi occidentali che dimostrarono notevoli progressi nel gioco e grande forma atletica di fronte agli austriaci della classica scuola danubiana guidati dal capitano Ocwirk. Il primo tempo si chiuse sull'1-0 per i tedeschi con gol di Schäfer al 31' ma gli austriaci mantennero il predominio territoriale; nella ripresa la squadra del commissario tecnico Herberger dominò la gara chiudendo con un netto 6-1 dopo doppiette del capitano Fritz Walter (entrambi i gol su rigore) e di Ottmar Walter, e una rete di Morlock.[18]

La finale: Germania Ovest-Ungheria 3-2

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Il 4 luglio 1954 si giocò la finale tra Ungheria e Germania Ovest. La partita, giocata a causa della continua pioggia in un campo allentato e pesante che favorì la squadra tedesca, iniziò in modo favorevole all'Ungheria che, dopo solo otto minuti dall'inizio del primo tempo, si era già portata in vantaggio di due reti, messe a segno da Puskas con un tiro dalla corta distanza, e Czibor che sfruttò un errato retropassaggio tedesco al portiere. La Germania Ovest però reagì mostrando una grande condizione atletica e una forte combattività e riportò entro il 18' il risultato in parità, con i gol di Morlock, su errore della difesa ungherese, e Rahn su azione di calcio d'angolo.[19]

Da quel momento gli ungheresi giocarono costantemente all'attacco per ritornare in vantaggio: colpirono un palo e una traversa, i difensori tedeschi salvarono sulla linea di porta, il portiere tedesco Turek effettuò una serie di difficili parate. Con il passare del tempo i tedeschi, nel campo allentato, mostrarono la loro superiorità atletica e all'86' l'attaccante Rahn mise a segno il gol del clamoroso 3-2, agganciando la palla dopo una respinta ungherese e sferrando un tiro rasoterra dal limite dell'area che superò sulla sua destra il portiere Grosics.[19]

Negli ultimi minuti gli ungheresi cercarono ancora il pareggio: Puskás, che aveva giocato tutta la partita zoppicando, all'88' effettivamente mise la palla in rete ma l'arbitro inglese Ling annullò per un dubbio fuorigioco;[20] all'ultimo minuto Czibor sprecò una favorevole occasione tirando sul portiere a pochi metri dalla porta.[19] La Germania Ovest vinse quindi per 3 reti a 2 dopo una delle partite più drammatiche e sorprendenti della storia del calcio, il cosiddetto miracolo di Berna. Il pubblico svizzero che parteggiava per gli ungheresi e il loro calcio spettacolare fischiò la vittoria tedesca.

Il capitano ungherese Puskas strinse cavallerescamente la mano al termine della partita al capitano tedesco Fritz Walter.[19]

I dubbi sul doping

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In realtà gli ungheresi lamentarono un arbitraggio sfavorevole; la delusione tra i tifosi magiari, sicuri della vittoria, fu grande; le autorità dell'Ungheria comunista denunciarono un vero complotto del mondo occidentale contro di loro; al contrario si parlò anche di partita deliberatamente perduta su disposizione del governo di Budapest in cambio di una fornitura tedesca di trattori.[21] Dopo alcune settimane soprattutto si diffusero le prime voci di doping della squadra tedesca.[22]

Pochi giorni dopo la finale alcuni giocatori della nazionale tedesca occidentale in effetti vennero ricoverati in ospedale per una misteriosa infezione con ittero: i due Walter, Morlock, Rahn e il portiere di riserva Kubasch. Le accuse del medico della squadra tedesca, il dottor Loogen, all'albergo dove erano stati in ritiro i giocatori vennero respinte dai proprietari e non fugarono i crescenti dubbi; Puskas in particolare accusò direttamente di doping la squadra avversaria.[23]

Un altro fatto che supporta l'ipotesi del doping fu il rinvenimento di fiale sospette negli scarichi dei bagni della squadra tedesca; nonostante le dichiarazioni dei dirigenti tedeschi che si trattasse di glucosio e vitamina C, è stata avanzata l'ipotesi che in realtà fossero fiale di "Pervitin", metanfetamina già utilizzata dalla Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.[24]

Risultati

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Fase a gironi

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Gruppo 1

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Brasile 3 2 1 1 0 6 1 +5
2.   Jugoslavia 3 2 1 1 0 2 1 +1
3.   Francia 2 2 1 0 1 3 3 +0
4.   Messico 0 2 0 0 2 2 8 -6
Incontri
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Ginevra
16 giugno 1954, ore 18:00
Brasile  5 – 0
referto
  MessicoCharmilles (13.000 spett.)
Arbitro:   Wyssling

Losanna
16 giugno 1954, ore 18:00
Jugoslavia  1 – 0
referto
  FranciaOlympique de la Pontaise (27.000 spett.)
Arbitro:   Griffiths

Losanna
19 giugno 1954, ore 17:00
Brasile  1 – 1
(d.t.s.)
referto
  JugoslaviaOlympique de la Pontaise (40.000 spett.)
Arbitro:   Faultless

Ginevra
19 giugno 1954, ore 17:10
Francia  3 – 2
referto
  MessicoCharmilles (19.000 spett.)
Arbitro:   Asensi

Gruppo 2

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Ungheria 4 2 2 0 0 17 3 +14
2.   Germania Ovest 2 2 1 0 1 7 9 -2
3.   Turchia 2 2 1 0 1 8 4 +4
4.   Corea del Sud 0 2 0 0 2 0 16 -16
Incontri
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Berna
17 giugno 1954, ore 18:00
Germania Ovest  4 – 1
referto
  TurchiaWankdorf (39.000 spett.)
Arbitro:   Da Costa Vieira

Zurigo
17 giugno 1954, ore 18:00
Ungheria  9 – 0
referto
  Corea del SudHardturm (18.000 spett.)
Arbitro:   Vincenti

Basilea
20 giugno 1954, ore 16:50
Ungheria  8 – 3
referto
  Germania OvestSt. Jakob (65.000 spett.)
Arbitro:   Ling

Ginevra
20 giugno 1954, ore 17:00
Turchia  7 – 0
referto
  Corea del SudCharmilles (3.000 spett.)
Arbitro:   Marino

Spareggio
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Zurigo
23 giugno 1954, ore 18:00
Germania Ovest  7 – 2
referto
  TurchiaHardturm (18.000 spett.)
Arbitro:   Vincenti

Gruppo 3

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Uruguay 4 2 2 0 0 9 0 +9
2.   Austria 4 2 2 0 0 6 0 +6
3.   Cecoslovacchia 0 2 0 0 2 0 7 -7
4.   Scozia 0 2 0 0 2 0 8 -8
Incontri
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Berna
16 giugno 1954, ore 18:00
Uruguay  2 – 0
referto
  CecoslovacchiaWankdorf (20.500 spett.)
Arbitro:   Ellis

Zurigo
16 giugno 1954, ore 18:00
Austria  1 – 0
referto
  ScoziaHardturm (30.000 spett.)
Arbitro:   Franken

Basilea
19 giugno 1954, ore 16:50
Uruguay  7 – 0
referto
  ScoziaSt. Jakob (43.000 spett.)
Arbitro:   Orlandini

Zurigo
19 giugno 1954, ore 17:00
Austria  5 – 0
referto
  CecoslovacchiaHardturm (25.000 spett.)
Arbitro:   Stefanovic

Gruppo 4

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Classifica
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Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Inghilterra 3 2 1 1 0 6 4 +2
2.   Svizzera 2 2 1 0 1 2 3 -1
3.   Italia 2 2 1 0 1 5 3 +2
4.   Belgio 1 2 0 1 1 5 8 -3
Incontri
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Losanna
17 giugno 1954, ore 17:50
Svizzera  2 – 1
referto
  ItaliaOlympique da la Pontaise (43.000 spett.)
Arbitro:   Viana

Basilea
17 giugno 1954, ore 18:10
Inghilterra  4 – 4
(d.t.s.)
referto
  BelgioSt. Jakob (40.000 spett.)
Arbitro:   Schmetzer

Lugano
20 giugno 1954, ore 17:00
Italia  4 – 1
referto
  BelgioCornaredo (26.000 spett.)
Arbitro:   Steiner

Berna
20 giugno 1954, ore 17:10
Inghilterra  2 – 0
referto
  SvizzeraWankdorf (50.000 spett.)
Arbitro:   Zsolt

Spareggio
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Basilea
23 giugno 1954, ore 18:00
Svizzera  4 – 1
referto
  ItaliaSt. Jakob (30.000 spett.)
Arbitro:   Griffiths

Fase ad eliminazione diretta

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Tabellone

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Quarti di finale Semifinali Finale
         
  Jugoslavia 0
  Germania Ovest 2
  Germania Ovest 6
  Austria 1
  Austria 7
  Svizzera 5
  Germania Ovest 3
  Ungheria 2
  Brasile 2
  Ungheria 4
  Ungheria (dts) 4 Finale per il terzo posto
  Uruguay 2
  Uruguay 4   Austria 3
  Inghilterra 2   Uruguay 1

Quarti di finale

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Losanna
26 giugno 1954, ore 17:00
Austria  7 – 5
referto
  SvizzeraOlympique de la Pontaise (35.000 spett.)
Arbitro:   Faultless

Basilea
26 giugno 1954, ore 17:00
Uruguay  4 – 2
referto
  InghilterraSt. Jakob (35.000 spett.)
Arbitro:   Steiner

Berna
27 giugno 1954, ore 17:00
Brasile  2 – 4
referto
  UngheriaWankdorf (60.000 spett.)
Arbitro:   Ellis

Ginevra
27 giugno 1954, ore 17:00
Jugoslavia  0 – 2
referto
  Germania OvestCharmilles (20.000 spett.)
Arbitro:   Zsolt

Semifinali

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Losanna
30 giugno 1954, ore 18:00
Ungheria  4 – 2
(d.t.s.)
referto
  UruguayOlympique de la Pontaise (37.000 spett.)
Arbitro:   Griffiths

Basilea
30 giugno 1954, ore 18:00
Germania Ovest  6 – 1
referto
  AustriaSt. Jakob (58.000 spett.)
Arbitro:   Orlandini

Finale per il terzo posto

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Zurigo
3 luglio 1954, ore 17:00
Austria  3 – 1
referto
  UruguayHardturm (35.000 spett.)
Arbitro:   Wyssling

  Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 1954.
Berna
4 luglio 1954, ore 17:00
Germania Ovest  3 – 2
referto
  UngheriaWankdorfstadion
Arbitro:   Ling

Statistiche

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Classifica marcatori

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11 reti
6 reti
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

All-Star Team[25]

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Portiere Difensori Centrocampisti Attaccanti
  Gyula Grosics   Ernst Ocwirk
  Djalma Santos
  José Santamaría
  Fritz Walter
  József Bozsik
  Nándor Hidegkuti
  Zoltán Czibor
  Helmut Rahn
  Ferenc Puskás
  Sándor Kocsis
  1. ^ 1954 FIFA World Cup Switzerland, su fifa.com. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
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Bibliografia

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  • Adalberto Bortolotti, I campionati mondiali, in AA.VV., Enciclopedia dello Sport - Calcio, Roma, Treccani, 2002.

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