Sweat box
La Sweat box (in italiano, palco del sudore), nell'industria dell'animazione, è l'equivalente della prima stampa nel cinema. Attualmente, quando una scena animata è stata approvata dal direttore dell'animazione, viene mandata al video editing. Il video editor inserisce la scena nella bobina per poterla vedere nel contesto delle altre scene. Il direttore visiona la bobina e accorda la sua approvazione per la scena, o chiede che vengano apportate modifiche.
Poiché è di cruciale importanza per la troupe essere al corrente delle modifiche richieste o dell'approvazione accordata, a una sessione nella sweat box partecipano solitamente i produttori, lo staff di produzione, e i capi dipartimento. Alcune volte può essere chiamato a far parte della seduta l'animatore che responsabile di una determinata in modo da ricevere direttamente dal direttore le istruzioni sulle modifiche che devono essere fatte.
Origine del termine
modificaDa Producing Animation di Catherine Winder e Zahra Dowlatabadi, Focal Press 2001, ISBN 0240804120:[1]
«L'origine del termine "sweat box" viene fatto risalire a quando Walt Disney voleva visionare le scene complete attraverso un'animazione approssimativa insieme ai suoi animatori per criticare il loro lavoro. Alcuni attribuiscono il termine "sweat" (sudore) al fatto che la proiezione avveniva in un piccolo teatro che diveniva molto caldo, mentre altri pensano sia dovuto al vero sudore degli animatori in attesa della reazione di Disney al loro lavoro. In ogni modo, la stessa polirematica è usata oggi quando una scena è pronta per l'approvazione da parte del direttore nelle fasi di bozza dell'animazione, del clean-up, degli effetti speciali, e del colore finale.»
Note
modifica- ^ (EN) Catherine Winder e Zahra Dowlatabadi, Producing Animation, Taylor & Francis, 11 febbraio 2013, p. 224, ISBN 978-1-136-13261-2. URL consultato il 14 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sweatbox at FLIP Animation magazine, su flipanimation.blogspot.com, 17 marzo 2013.