Ténès

comune algerino

Ténès (in caratteri arabi: تنس) è una città dell'Algeria, capoluogo dell'omonimo distretto, nella provincia di Chlef.

La città, per cinque secoli sotto i romani, un tempo era sede della diocesi di Cartenna, nella provincia romana di Mauritania. Non più vescovato residenziale, oggi Cartenna è ancora elencata dalla Chiesa cattolica come sede titolare.

Durante i secoli della dominazione romana Cartenna era una città ricca con un forum, teatro, bagni, biblioteca e acquedotti, ma quasi tutto è scomparso. Solo una necropoli a ovest delle mura della città ha mostrato l'abbondanza di prove sul passato cristiano di Cartenna.

Antico vescovato

modifica

I primi vescovi di Cartenna furono Rogato, il capo di un ramo dissidente di donatisti e il suo successore Vincenzio. I vescovi cattolici noti della città sono Peregrinus, Rusticus, che nel 418 assistette alla disputa tra Agostino d'Ippona e il donatista Emerito al sinodo di Cesarea in Mauritania; Victor, un contemporaneo di Genserico (quindi della metà del V secolo) ed autore di diverse opere; e Lucidus, uno dei vescovi cattolici che Hunerico chiamò al sinodo di Cartagine del 484 e poi esiliato.

Ténès
comune
تنس
 
Ténès – Veduta
Localizzazione
Stato  Algeria
ProvinciaChlef
DistrettoTénès
Territorio
Coordinate36°30′44″N 1°18′16″E
Altitudine0 - 779 m s.l.m.
Superficie101 km²
Abitanti80 459 (2012)
Densità796,62 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale02200
Fuso orarioUTC+1
Codice ONS0202
Cartografia
 
Ténès

Nel IV secolo Cartenna fu devastata durante la rivolta di Firmo (372-375), domata da Teodosio. La città fu fulcro della scissione del Donatismo, che diede origine al Rogatismo, e della lotta tra Donatismo e Rogatismo contro il Cattolicesimo (380-420).

Occupata dai Vandali nel V secolo e danneggiata, la città fu recuperata dai romani bizantini riacquistando importanza nel VI secolo.

Conquistata dagli arabi intorno al 700, Cartenna quasi scomparve nei due secoli successivi.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Algeria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Algeria