Taganrog (grano)
Il grano Tagarong o arnautka o gornovka o beloturca o kubanka (in russo таганрогская пшеница?) (Triticum turgidum subsp. durum) è un grano duro russo scomparso che prende il nome dall'omonima città portuale di Taganrog, nella regione di Rostov, nella Russia meridionale[1].
Storia
modificaScambi tra l'Italia e la Russia sono noti sin dall'epoca bizantina; è noto che nel 1247 negozianti genovesi importavano dal porto di Tana (oggi Azov) grano saraceno, frumento, pesce salato e caviale. Nel XV secolo commercianti veneziani portavano dalla regione del Don frumento, pane, pesce di acqua dolce e cera[2].
Fino alla rivoluzione d'ottobre il grano Taganrog è stato il grano duro per eccellenza della Russia e veniva spedito dal porto dell'omonima città sul mar d'Azov[2].
Nel 1830 il grano Taganrog veniva importato durante il regno borbonico, che era essenzialmente agricolo e, perciò, scoraggiava l’importazione di grano. I pastai, però, avevano sempre sostenuto di non poter produrre buona pasta senza il grano russo della città di Taganrog. Non essendo accettabile per i governanti un peggioramento della qualità della pasta, l'importazione del grano russo continuò ad essere consentita, anche se i coltivatori del Regno di Napoli spesso non trovavano sbocchi per il loro grano. Il Taganrog era comunque il miglior grano duro per la pastificazione[3].
Alla fine dell'800 dai porti di Rostov, Taganrog, Azov, Novorossijsk, Ejsk e Mariupol' (tutti sul mar d'Azov) venivano esportati grandissimi volumi del grano nei Paesi del mar Mediterraneo (soprattutto l'Italia, in virtù di un accordo commerciale del 1863, ma anche Francia, Grecia e Spagna). In Italia il volume del frumento importato dalla Russia arrivava all'89,5% del totale delle importazioni di grano; la quota rimanente era importata dalla Romania e dagli Stati Uniti. Con la fine della prima guerra mondiale in Russia, nel 1917, questo flusso di merci terminò[2].
Successivamente il grano duro in tutta la Russia fu sostituito dal più produttivo grano tenero (besostoja, rostovčanka, mironovskaja 808 ed altri tipi)[2].
Caratteristiche
modificaIl genetista Francesco D'Amato (1916-1998), ha sostenuto l'ipotesi che il grano Russello derivasse dal grano Taganrog; oggi questa ipotesi è stata esclusa.[4] Il Taganrog differisce biomorfologicamente dal Russello cui è stato asimilato.
Emanuele De Cillis (1964) lo segnala come unico appartenente alla sezione europea, diffusa nei Balcani, nella Russia sud-occidentale, nell’Anatolia e successivamente nel Nord America.[5]
Il grano Taganrog è un grano primaverile con elevata resistenza al glutine[non chiaro];[6] molto apprezzato in Italia per la qualità della pasta che si produceva da esso miscelato con varietà italiane,[7][8] spesso con il grano Saragolla.[9] Secondo il ricordo di Vincenzo Agnesi il Taganrog aveva il 17% di glutine sul secco e circa il 20% di sostanze azotate totali.[10][11]
Il Taganrog moderno, in Russia, ha una maturazione di 77-86 giorni, una resa di 5,22 ton. x ha, ha un'altezza di 85-90 cm.[12]
Il grano Taganrog è una varietà con spighe rosse e foglie nere, con rivestimento blu-nerastro, spighette con 3-4 grani. Le ariste sono nere e blu alla base, rossastre in punta. La paglia è rosso chiaro, lunga, piena di midollo; la cariosside è biancastra, vetrosa, grande, dalla buccia sottile.[13]
La varietà di grano antico Taganrog russo è in realtà un insieme di varietà diverse della regione del Don e del Volga.[14] Nel 1901 alcune di esse erano note come [15] Kubanka,[N 1] Pererodka,[N 2] Gharnovka gialla, Gharnovka,[N 3] Don nero (Black Don),[N 4] Beloturka,[N 5] Sarui-bugda[N 6] e Velvet Don.[N 7]
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Macaroni Wheats di Mark Alfred Carleton, 1901
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Il porto di Taganrog, il più grande porto mondiale per l'esportazione di grano duro (macaroni wheat), nel 1901.[15]
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Grani duri (macaroni wheat) resistenti alla siccità 1901: 1, Kubanka; 2, Nicaragua; 3, Velvet Don; 4, Black Don; 5, Wild Gocse.[15]
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Grani duri (macaroni wheat) resistenti alla siccità 1901: 1, Polish; 2, Medeah; 3, Missogen; 4, No. 11 74 S. P. I.[15]
L'Istituto federale russo di ricerca sulla genetica delle piante «N. Vavilov»[16] avrebbe riscoperto un grano chiamato «Taganrog's Arnautics» in un fondo di magazzino classificato come n. 25377, possibile superstite del Taganrog estinto.[17]
Curiosità
modificaSin dal 1815 molte navi greche con mercanti e armatori greci operavano sul trasporto del grano Taganrog diventando i principali fornitori di grano della Gran Bretagna. I cereali insieme a prodotti sfusi provenienti dalla Russia rappresentavano circa l’80% del tonnellaggio in entrata nei porti inglesi, in particolare dopo il 1870.[18] Dal 1890 si ebbe un calo nelle esportazioni di grano russo verso la Gran Bretagna e un aumento delle esportazioni di grano russo verso Olanda, Italia e Germania. Le esportazioni verso la Francia rimasero più o meno le stesse fino alla vigilia della prima guerra mondiale.[18]
Dal 1840 a Rostov le Flotte Riunite Florio agivano con la «Società commerciale Florio»[19].
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ KUBANKA:Questa è una varietà coltivata ben conosciuta e chiaramente distinta principalmente nella Russia orientale, e da tutti i punti di vista è uno dei due o tre migliori grani duri russi.
- ^ PERERODKA:Questo è un ceppo speciale della varietà Kubanka, che si suppone si sia evoluto attraverso l'influenza dei cambiamenti del suolo e del clima.
- ^ GHARNOVKA. La varietà che costituisce la base di gran parte dell'esportazione di maccheroni dalla regione del Mar d'Azov è la Gharnovka.
- ^ BLACK DON: È conosciuta come Chernokoloska in Russia, ed è coltivata molto nel territorio del Don, così come in tutto la Regione del Volga e, in una certa misura, in Crimea e in Siberia.
- ^ BELOTURKA: La varietà Beloturka è molto simile alla Kubanka, ma differisce da essa per avere una testa più lunga e più stretta e un chicco più lungo che non è così spesso. Come Kubanka è anche estremamente resistente alla siccità. Viene coltivato in tutta la regione del Volga, ma soprattutto nel sud-est della Russia.
- ^ SARUI-BUGDA: Varietà conosciuta con questo nome tartaro e che è apparentemente distinta, ma può essere strettamente affine, a Beloturka o Arnautka notevolmente presente nel Caucaso settentrionale, vicino al Mar Caspio, ma soprattutto nel Turkestan. È probabilmente uno dei grani più resistenti alla siccità conosciuto ovunque.
- ^ VELVET DON: Questa varietà, chiamata Chernouska in Russia, è coltivata soprattutto in larga misura in Crimea e vicino a Sarepta, nella regione del fiume Volga.
Fonti
modifica- ^ Taganrog, su Treccani, 28 luglio 2023. URL consultato il 18 maggio 2024.
- ^ a b c d (KY) Italia e il Sud della Russia, su Культурный Центр «Данте». URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Pasta and pizza : La Cecla, Franco : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive, su archive.org, 25 marzo 2023. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Russello Wheat, su biologistic.it. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ vari AA, Evoluzione varietale e qualità in frumento duro (Triticum turgidum subsp. durum): dalle vecchie popolazioni alle attuali cultivar (PDF), su anisn.it, p. 10.
- ^ Bianchi, A., & Boggini, G. (1998). Evoluzione varietale. In: La qualità del grano duro.
- ^ Ma tu lo conosci Tanganrog?, su WeLovePasta, 6 aprile 2016. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Italian wheat, country-of-origin labelling and “made in Italy” -, su pastaria.it, 17 ottobre 2013. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Saragolla wheat: Fairchild, David, 1869-1954, su archive.org, 25 marzo 2023. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Barilla Alimentare s.p.a., La pasta, su archive.org, 25 marzo 2023. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ (RU) Пшеница твердая яровая ТАГАНРОГ от, su ГлавАгроном. URL consultato il 16 maggio 2024.
- ^ (RU) пшеница твёрдая яровая. Характеристики и отзывы, su Direct.Farm. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ ПОЛНАЯ ЭНЦИКЛОПЕДІЯ п Р У С С К А Г О СЕЛЬСКАГО ХОЗЯЙСТВА И СОПРИКАСАЮЩИХСЯ СЬ НИМЪ НАУКЪ. (PDF), su up.wiki.x.io. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ (RU) Твердая пшеница – исторический экскурс и современное производство, su Grainboard.ru. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ a b c d Macaroni wheats by Mark Alfred Carleton, Washington: Government Printing Office - 1901. (PDF), su ia803202.us.archive.org, p. 52. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ (RU) Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР) – Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР), su Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР) – Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР), 20 dicembre 2018. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ (RU) Макаронный «Таганрог» не вернулся на донскую ниву, su Новости Таганрога сегодня - Блокнот Таганрог. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ a b A history of Greek-owned shipping : the making of an international tramp fleet, 1830 to the present day : Harlaftis, Gelina, 1958 - Internet Archive, su archive.org, 25 marzo 2023. URL consultato il 14 maggio 2024.
- ^ Giorgio Doria, Archivio Storico Italiano, vol. 150, 1 (551), Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l., 1992, pp. 226–230, ISSN 03917770 , JSTOR 26217692, http://www.jstor.org/stable/26217692 . URL consultato il 14 maggio 2024.
Bibliografia
modifica- Herlihy, Patricia, “Russian Wheat and the Port of Livorno, 1794-1865’, Journal of European Economic History, no. 5, 1976.
- V.A. Solotov. Esportazione del grano attraverso I porti dei Mari Nero e d’Azov negli anni 1860 — 1890. Casa editrice RGU, 1966.
- I.I. Kaufman Informazione sul commercio internazionale cerealicolo. Italia. Esportazione ed importazione dei prodotti principali di agricoltura nel arco degli anni 1884-1910.
- Giorgio Doria, Debiti e navi. La compagnia di Rubattino 1839-1881, Genova, Marietti, 1990.
- Paolo Piccione, Le navi dei Florio. Storia delle attività armatoriali 1840-1931, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2018.
- Salvatore Requirez, Storia dei Florio, Palermo, Flaccovio Editore, 2007.
- L. Scavino, Sailing Shipping and Maritime Labor in Camogli (1815—1914): Floating Communities in the Global World, Brill's Studies in Maritime History, Brill, 2022, ISBN 978-90-04-51408-9. URL consultato il 14 maggio 2024.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Taganrog (grano)
Collegamenti esterni
modifica- Black Sea port, Czarist Russia, Azov Sea, su Encyclopedia Britannica, 20 luglio 1998. URL consultato il 14 maggio 2024.
- Paolo Alberto Valenti, La ricchezza del grano perduto con la guerra, su euronews, 21 marzo 2022. URL consultato il 14 maggio 2024.
- (RU) Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР) – Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР), su Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР) – Всероссийский институт генетических ресурсов растений имени Н.И. Вавилова (ВИР), 20 dicembre 2018. URL consultato il 14 maggio 2024.