Takata Corporation

Takata Corporation (タカタ株式会社?, Takata Kabushiki-gaisha) era un costruttore di componentistica per automotive con sede in Giappone. La società aveva stabilimenti in Europa con la sede europea in Germania, dove vi erano anche nove stabilimenti.[2] Nel 2013 una serie di incidenti con gravi danni alle persone causati dagli airbag costringe Takata a richiamare 3,6 milioni di automobili. Altri difetti hanno fatto sì che la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) richiamasse oltre 42 milioni di automobili dal mercato americano; il richiamo più grande della storia USA.[3][4] Nel giugno 2017, Takata entra in procedura di bancarotta.[5]

Takata Corporation
Logo
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StatoGiappone (bandiera) Giappone
Forma societariaKabushiki kaisha
ISINJP3457000002
Fondazione1933
Fondata daTakezo Takada
Chiusura2018
Sede principaleMinato
Persone chiaveShigehisa Takada
(Chairman e CEO)
SettoreAutomotive
ProdottiAirbag, Elettronica, interni, cinture di sicurezza, volanti
FatturatoJPY 718 miliardi (2016)
Dipendenti50 530[1] (2016)
Slogan«Quality First»
 
Volante Takata in una Mercedes-Benz Classe E

Takata venne fondata nel 1933 a Shiga in Giappone da Takezo Takada per la produzione di linee statiche per paracadutismo militare. Negli anni '50 iniziò la produzione di cinture di sicurezza. Negli anni '60 venne inaugurato il primo impianto crash test del mondo.

Nel 2000 Takata Corporation acquisisce la tedesca Petri AG, creando la Takata-Petri, poi Takata AG nel 2012.[6] Takata AG fabbrica anche volanti e parti in plastica anche per altri mercati non solo automotive.

Bancarotta

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Il 25 giugno 2017, Takata entra in bancarotta negli USA con una perdita netta di oltre 700 milioni di dollari, mentre il debito a livello globale, compreso dei costi dei produttori auto arriva a 8,03 miliardi di euro.[7] La società viene ceduta alla Key Safety Systems per 1,6 miliardi di US$.[8][9][10]

Incidenti e morti per Airbag

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I primi casi di malfunzionamento risalgono al 2008, quando l'ente statunitense NHTSA avvia un'indagine in seguito a specifiche denunce[11], ma solo nel 2014 la statunitense NHTSA cita la Takata per richiamare gli airbag frontali dopo cinque incidenti mortali (4 in USA, 1 in Malaysia) causati da accidentali scoppi di airbag.[12][13] La causa principale dei guasti agli airbag è da ritenersi nell'uso del nitrato d'ammonio al posto del tetrazolo, essendo più economico. Questa molecola risulta nel tempo più instabile alle variazioni di temperatura, causando esplosioni accidentali senza innesco voluto,[14] tale innesco potrebbe far gonfiare l'airbag con una forza tale che parti dell'unità airbag potrebbero frantumarsi, facendo schizzare frammenti metallici all'interno dell'abitacolo, tale circostanza i frammenti metallici potrebbero provocare gravi lesioni.[15][16]

Nel 2015 avviene il richiamo più grande della storia USA di autoveicoli con 34 milioni di richiami.[17][18]

A metà gennaio 2017 la società Takata e gli organi federali USA raggiungono un accordo con oltre 940 milioni di Euro di risarcimento. Rimangono aperte le posizioni penali di dirigenti.[19]

Richiami da parte dei costruttori auto

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I richiami da parte dei costruttori in molti casi sono stati distribuiti progressivamente nel tempo e in corso fino al 2024, con liste di richiamo in continuo aggiornamento,[20][21] la situazione ha portato anche ad una difficoltà nella sostituzione dei dispositivi incolpati, costringendo i possessori del mezzo a non poter utilizzare il mezzo di trasporto.[22]

Prodotti

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  1. ^ Takata Annual Report 2016 (PDF), su takata.com, Takata Corporation. URL consultato il 1º novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2017).
  2. ^ "Takata Petri hires 1,000 people in half a year in Arad and Sibiu"
  3. ^ Events leading to air bag maker Takata’s bankruptcy filing, su washingtonpost.com, Washington Post (Associated Press), 26 giugno 2017. URL consultato il 21 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2017).
  4. ^ "Action # EA15-001", Defect Investigations and recalls (PDF), su Department of Transportation, NHTSA, marzo 2017. URL consultato il 29 giugno 2017.
  5. ^ Takata, brought down by airbag crisis, files for bankruptcy, su money.cnn.com, CNN, 25 giugno 2017.
  6. ^ History Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive., Takata Corporation website.
  7. ^ Video. Airbag difettosi: Takata dichiara bancarotta
  8. ^ Jonathan Soble, Effects of Takata Bankruptcy to Extend Far and Wide, The New York Times, 26 giugno 2017. URL consultato il 26 giugno 2017.
  9. ^ Jonathan Soble, Takata, Unable to Overcome Airbag Crisis, Files for Bankruptcy Protection, The New York Times, 25 giugno 2017. URL consultato il 26 giugno 2017.
  10. ^ Brent Snavely, A look at Key Safety Systems, the Michigan company buying Takata, Detroit Free Press, 26 giugno 2017. URL consultato il 26 giugno 2017.
  11. ^ Airbag Takata: Cuscini difettosi, ecco perché esplodono
  12. ^ smh/dpa, Defekte Takata-Airbags: Autobauern droht in den USA erneuter Massenrückruf, su spiegel.de, 19 novembre 2014.
  13. ^ Neil Gough, Jonathan Soble, Hiroko Tabuchi, Defective Takata Airbag Grows Into Global Problem for Manufacturer, su nytimes.com, 18 novembre 2014.
  14. ^ Hiroko Tabuchi, Takata’s Switch to Cheaper Airbag Propellant Is at Center of Crisis, su nytimes.com, 19 novembre 2014.
  15. ^ Campagna di richiamo airbag con sistema di gonfiaggio Takata
  16. ^ Audi: campagna di richiamo globale
  17. ^ dpa, Defekte Airbags aus Japan lösen erneut Massenrückruf aus, su focus.de, 13 maggio 2015.
  18. ^ Riesen-Rückruf bei Takata: Zulieferer zieht weitere 35 Millionen Airbags aus dem Verkehr, su focus.de, 4 maggio 2016.
  19. ^ Takata zahlt Milliardenstrafe im Airbag-Skandal.
  20. ^ Volkswagen: Azioni di Richiamo degli Airbag Takata
  21. ^ Stellantis ribadisce: "Non guidate i veicoli richiamati"
  22. ^ Airbag difettosi: i proprietari delle auto richiamate attendono ancora i pezzi di ricambio non disponibili.
  23. ^ Rückruf in USA: Airbag-Probleme auch bei Ferrari

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN316879385 · ISNI (EN0000 0004 4660 765X · LCCN (ENno2015093239