Tania Australis
Tania Australis (UMA μ / μ Ursae Majoris / Mu Ursae Majoris) è una stella nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Ha anche i nomi tradizionali di Tania Australis, e Alkafzah Australis. Tania Borealis e Tania Australis rappresentano "il piede sinistro" dell'Orsa.
Tania Australis | |
---|---|
Classificazione | Gigante rossa |
Classe spettrale | M0III |
Distanza dal Sole | 249 ± 14 anni luce |
Costellazione | Orsa Maggiore |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 10h 22m 19,7s |
Declinazione | +41° 29′ 58″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 74,7 R⊙ |
Massa | 2,2 M⊙
|
Temperatura superficiale |
|
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 3,06 (media) |
Magnitudine ass. | -1,35 |
Moto proprio | AR: -81,47 mas/anno Dec: +35,34 mas/anno |
Velocità radiale | -21,30 |
Nomenclature alternative | |
Tania Australis è una gigante rossa con una magnitudine apparente di +3,06. Si trova a circa 249 anni luce dalla Terra. È stata classificata come stella variabile e la sua luminosità varia dalla magnitudine +3,33 a +2,99.
Caratteristiche fisiche
modificaÈ una stella in fase avanzata della sua evoluzione, ha terminato l'idrogeno nel suo nucleo ed ora si sta contraendo per poi iniziare la fusione dell'elio in elementi più pesanti, tramite il processo tre alfa. Ha una massa poco più del doppio rispetto a quella del Sole ma si è già espansa enormemente e il raggio è aumentato a 75 volte quello solare, a fronte di una bassa temperatura superficiale di soli 3900 K. La luminosità, tenendo conto della radiazione infrarossa emessa, è di oltre 1000 volte quella del Sole. [1]
Osservazioni spettroscopiche hanno stabilito che si tratta di una stella doppia con una compagna a 1,5 UA dalla prima con un periodo di rotazione di 230 giorni[2].
Note
modifica- ^ Massarotti, Alessandro; Latham, David W.; Stefanik, Robert P.; Fogel, Jeffrey, Rotational and Radial Velocities for a Sample of 761 HIPPARCOS Giants and the Role of Binarity, in Astronomical Journal, vol. 135, n. 1, 2008, pp. 209-231.
- ^ Jim Kaler, Tania Australis, su stars.astro.illinois.edu, Università dell'Illinois.