Teatro greco di Agira

antico teatro greco di Agira, Italia

Il teatro greco di Agira era sito nella città greca di Agyrion, in Sicilia[1].

Teatro greco di Agira
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàAgira
Dati tecnici
Tipoteatro greco
Realizzazione
CostruzioneIV secolo a.C. ?

A comprovare l'esistenza del teatro ad Agira è Diodoro Siculo[2], cittadino agirinense, che parlando della propria città afferma

(GRC)

«ἐν δὲ ταῖς ἐλάττοσι πόλεσιν, ἐν αἷς ἡ τῶν Ἀγυριναίων καταριθμεῖται, μετασχοῦσα τῆς τότε κληρουχίας διὰ τὴν προειρημένην ἐκ τῶν καρπῶν εὐπορίαν, θέατρον μὲν κατεσκεύασε μετὰ τὸ τῶν Συρακοσίων κάλλιστον τῶν κατὰ Σικελίαν, θεῶν τε ναοὺς καὶ βουλευτήριον καὶ ἀγοράν [...]»

(IT)

«Tra le città minori è da considerare Agyrion, che avendo avuto un aumento di coloni per la sua prosperità agricola, costruì un teatro, il più bello della Sicilia dopo quello di Siracusa, e templi per gli dei e un bouleuterion e un'agorà [...]»

Si suppone che la sua costruzione risalga all'epoca di Timoleonte, signore della città tra il 345 e il 336 a.C., periodo nel quale giunsero da Corinto circa 10 000 greci che ottennero, come tutti gli abitanti di Agyrion, la cittadinanza siracusana[4].

Localizzazione

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Si pensava, in passato, che il teatro di Agira potesse localizzarsi nell'area dell'acropoli greca, successivamente occupata dal castello medievale, unico punto cittadino da cui è possibile scorgere il mare[5]. Alcuni indizi hanno permesso a Giuseppe Favaloro di localizzare con relativa certezza l'area dell'antico teatro[6]. Nella concavità naturale nei pressi delle chiese di San Pietro Apostolo, di San Giacomo e di Sant'Agostino sono stati rinvenuti resti di sedili di pietra[7]. Riferendosi alla stessa zona, inoltre, un documento del 1225 cita la chiesa di Sant'Erasmo juxta proscenio[8], con un chiaro rimando al προσκήνιον 'proscenio', e la chiesa della Santissima Trinità (poi di Sant'Agostino) in chirchia, termine verosimilmente riconducibile al greco κερκίδες 'cunei, settori del teatro', interpretabile come riferimento a resti di sedili e tracce di gradinate[9]; ancora Biagio Pace asseriva che «frammenti di sedili e tracce di gradinate si riconoscono là un po' dappertutto»[6].

Struttura

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Si ipotizza che il diametro della cavea misurasse circa 90 metri, quello dell'orchestra circa una ventina. La struttura teatrale era verosimilmente orientata a meridione[9].

  1. ^ Sear 2006, p. 186.
  2. ^ Forni 1973, p. 776.
  3. ^ Traduzione italiana in Tosi 2003, p. 593. Testo greco in Diodorus Siculus, Library, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 10 marzo 2017.
  4. ^ Tosi 2003, p. 593.
  5. ^ Provitina 2009, p. 122.
  6. ^ a b Pace 1938, p. 321.
  7. ^ Todisco 2002, p. 168.
  8. ^ Il documento è trascritto in Sinopoli Di Giunta 1929-1933, p. 72:

    «[...] et Ecclesiam Sancti Erasmi, quam juxta proscenio monasterium nostrum Sancti Philippi possidebat ecclesiae Sancti Bastiani Martiris tenendas ac possidendas concederet [...] salvis jura ecclesiae in chirchia dictae de Sanctissimae Trinitatis, quae nobis pertinet et pertinere debet.»

  9. ^ a b Ciancio Rossetto-Pisani Sartorio 2006s.v. Agira.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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