Tehuasca magna
Tehuasca magna (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019 è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Tehuasca (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019.[1][2][3]
Tehuasca magna | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Gochnatioideae |
Tribù | Gochnatieae |
Genere | Tehuasca (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019 |
Specie | T. magna |
Classificazione Cronquist | |
taxon non contemplato | |
Nomenclatura binomiale | |
Tehuasca magna (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019 | |
Sinonimi | |
Gochnatia magna M. C. Johnst. ex Cabrera |
Etimologia
modificaIl nome generico (Tehuasca) è un anagramma di Huasteca (la casa precolombiana del popolo Huasteca). L'epiteto specifico (magna) suggerisce la presenza di grandi capolini disposti in semplici cime con serie multiple di squame (brattee) embricate.[3]
Descrizione
modificaIn questo gruppo sono presenti sia arbusti che piccoli alberi caratterizzate da fusti con brevi rami. Sono presenti generi con specie monoiche, raramente piante ginodioiche o poligamo-dioiche.[3][4][5][6][7][8]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; sono picciolate o sub-sessili. La forma, in genere intera e semplice, è molto varia: da ovata a obovata (raramente suborbicolari), quasi sempre con apice acuto e bordi continui (margini interi) e privi di spine mucronate. Le venature sono del tipo pennato. La consistenza in genere è coriacea o subcoriacea.
Le infiorescenze sono composte da capolini peduncolati solitari o poco numerosi (2 - 3) e tutti terminali. Sono presenti capolini omogami di tipo discoide. I capolini sono formati da un involucro a forma campanulata composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, simili a foglie con forme ovate, lanceolate o lineari, sono disposte su 5 - 6 serie in modo embricato e scalate in altezza. Il ricettacolo, glabro e alveolati, è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (ricettacolo nudo).
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori, da 40 a 80, sono isomorfi (tutti uguali) con corolle tubolari (corolle actinomorfe). In genere i fiori sono ermafroditi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: il colore delle corolle varia da bianco a giallo. Le corolle sono pentalobate con lobi ricurvi o arrotolati; nella parte abassiale/apicale sono presenti dei tricomi ghiandolari.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere, bianche, saldate in un manicotto circondante lo stilo.[10] Le antere in genere hanno una forma sagittata con appendici strettamente lanceolate. Le teche sono calcarate (provviste di speroni) ed hanno code lunghe, lisce o pelose. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[10]. Lo stilo è unico e con due stigmi; è ispessito sotto gli stigmi. Gli stigmi sono corti con terminazioni acuminate e gialle; dorsalmente sono glabri. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni varia da cilindrica a spiralata (raramente è compressa) con 5 coste longitudinali e superficie pubescente o densamente sericea (argentea). Il carpoforo (o carpopodium) è anulare o cilindrico. L'endosperma è cellulare. Il pappo è formato da setole disposte su alcune serie. Le setole sono lievemente ampie all'apice. Il pappo è direttamente inserito nel pericarpo o è connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione
modificaLa specie di questa voce si trova nel Nuovo Mondo ed è endemica del Messico.[3]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
modificaLa sottofamiglia Gochnatioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione più o meno "basale" (si è evoluta prima rispetto al resto della maggior parte delle sottofamiglie) ed è molto vicina alle sottofamiglie Wunderlichioideae e Hecastocleidoideae; con la sottofamiglia Wunderlichioideae forma un "gruppo fratello". La sottofamiglia ha solamente la tribù Gochnatieae ed è caratterizzata da specie più o meno arbustive, capolini eterogami, ricettacoli alveolati, appendice dell'antere apicolate, stilo ispessito sotto gli stigmi e acheni a 5 coste.[1]
Nell'ambito delle Gochnatieae il genere Tehuasca insieme al genere Anastraphia forma un "gruppo fratello", gruppo a sua volta collegato al genere Nahuatlea (dal quale è stato segregato recentemente) con il quale condivide le corolle con i tricomi ghiandolari. Questi generi insieme formano uno dei due cladi principali, quello dei generi discoidi, della tribù (l'altro clade è formato dai generi Gochnatia, Richterago e Cnicothamnus).[3]
L'età di formazione della sottofamiglia/tribù varia (secondo varie ricerche) da 36 a 18 milioni di anni fa.[1]
Note
modifica- ^ a b c d (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ Telleria et al. 2013.
- ^ a b c d e Panero 2019.
- ^ Funk & Susanna, pag. 250.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 116.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- María C. Tellería, Gisela Sancho, Vicky A. Funk, Iralys Ventosa & Nadia Roque, Pollen morphology and its taxonomic significance in the tribe Gochnatieae (Compositae, Gochnatioideae), in Plant Systematics and Evolution, vol. 299, 2013, pp. 935-948.
- Jose L. Panero, Generic Relationships in Gochnatioideae (Asteraceae) Including Tehuasca, a New Genus from Northeastern Mexico, in Lundellia, 22 (1), 2019.