Telescopio Korsch
Un telescopio Korsch è un tipo di telescopio riflettore derivato dal telescopio Cassegrain. I principali vantaggi sono un campo visivo piatto e meno luce diffusa sul piano dell'immagine.
Un telescopio Korsch è costituito da uno specchio primario ellissoidale (M1), uno specchio secondario iperbolico (M2), uno specchio terziario ellissoidale (M3) e, a seconda del modello, uno o più specchi ausiliari planari. I grandi vantaggi di questo design ottico in termini di prestazioni di imaging vengono acquistati a scapito di un elevato livello di impegno nel calcolo e nella fabbricazione degli specchi asferici e delle tolleranze di regolazione molto basse. Inoltre, grazie allo specchio deviatore perforato necessario, risulta un'immagine a forma di anello.
Questa configurazione ottica si basa su un progetto dell'americano Dietrich G. Korsch ed è stata brevettata nel 1978.[1]
Impiegati soprattutto per i telescopi spaziali, ed ampi focali;[2] più noti telescopi Korsch sono il telescopio spaziale James Webb e l'Euclid dell'ESA. I telescopi Korsch sono impiegati anche su satelliti per l'osservazione della Terra ad alta risoluzione,[3] come ad esempio IKONOS-2 dell'ESA, EnMAP dell'Agenzia spaziale tedesca o GeoEye-1.[4]
Note
modifica- ^ (EN) Robert A. Frosch, Dietrich G. Korsch, NASA, Anastigmatic three-mirror telescope, 4101195A, United States Patent Office, USA [1977-07-29] (18 luglio 1978).
- ^ Ackermann, M. ; McGraw, J, Large-Aperture, Three-Mirror Telescopes for Near-Earth Space Surveillance: A Look from the Outside In (PDF), in Proceedings of the Advanced Maui Optical and Space Surveillance Technologies Conference, 2007, Bibcode:2007amos.confE...6A.
- ^ Mohamed Metwally et al., Optical Design, Tolerance Analysis, and Baffling of Very High-Resolution Satellite Telescopes (PDF), Il Cairo, 2-5 aprile 2018.
- ^ (DE) Zivile Detailaufklärer, su bernd-leitenberger.de.