Template:Cronistoria Eternit - date principali
Cronistoria Eternit - date principali | |
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1901 | L'austriaco Ludwig Hatscheck brevetta un manufatto in cemento-amianto e gli dà nome Eternit |
1906 | L'ingegnere italiano Adolfo Mazza acquista il brevetto. |
1907 | La società Eternit, di cui Mazza è azionista, attiva la produzione di manufatti di cemento amianto a Casale Monferrato in Via Oggero (Ronzone) nel più grande stabilimento d'Europa (94.000 mq). Vi lavoreranno nel tempo più di 5000 dipendenti e fornirà moltissimi edifici pubblici e privati in Italia e in Europa. |
1920 | Nella società Eternit entra la famiglia degli imprenditori svizzeri Schmidheiny. |
1924 | Le riviste mediche cominciano ad annoverare l'asbestosi fra le malattie polmonari. |
1932 | La Eternit costruisce un magazzino per lo stoccaggio dei manufatti finiti in Piazza d'Armi, Casale Monferrato. Verranno costruiti altri stabilimenti in Italia fra cui Bagnoli di Napoli, a Siracusa, a Rubiera dell'Emilia. |
1935 | Viene descritto nel mondo medico il primo caso di carcinoma polmonare in esposti ad asbesto, seguito da altre segnalazioni nella seconda metà degli anni ’30. |
1939 | Nonostante l'asbestosi sia già riconosciuta come malattia sul lavoro, l'amianto raccoglie successo all'Esposizione Universale di Zurigo, viene considerato un materiale strategico nella Seconda Guerra Mondiale. Il suo successo cresce in maniera esponenziale fino all'inizio degli anni '80. |
1943 | La Germania riconosce il cancro ai polmoni come conseguenza dell'esposizione all'amianto e prevede un risarcimento per i lavoratori. |
1952 | La famiglia Mazza vende le sue quote societarie della Società Eternit ai francesi, ai belgi e ad altre società italiane. |
1956 | La Eternit compra la Saca Cemento Amianto Spa di Cavagnolo, Torino. |
1963 | Durante il XIV Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro viene discusso il mesotelioma e l'alta incidenza che questo ha fra i lavoratori esposti all'amianto. L'argomento viene trattato in tutti i grandi convegni medici internazionali successivi. |
1964 | Il ricercatore Irving Selikoff alla New York Academy of Sciences annuncia che di mesotelioma causato dall'amianto, muoiono sia i lavoratori sia tutti coloro entrati in contatto con la fibra. È questo il momento di costruzione di consapevolezza su scala mondiale. |
1970 | Si accentuano le mobilitazioni dei sindacati e dei lavoratori per la salubrità ambientale nel posto di lavoro. |
1973 | Gli svizzeri diventano gli azionisti di maggioranza della Eternit italiana. |
1986 | Viene dichiarato il fallimento della Società Eternit Italia. La fabbrica di Casale Monferrato cessa l'attività. |
1987 | Il sindaco Riccardo Coppo vieta a Casale Monferrato l'utilizzo dell'amianto. È la prima ordinanza comunale di questo tipo in tutta Italia. |
1992 | L'Italia emana la legge 257 che vieta l'estrazione, la lavorazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e prevede una copertura previdenziale per i lavoratori delle aziende dismesse. |
1993 | A Casale Monferrato si celebra il processo per malattie e morti d'amianto contro alcuni dirigenti Eternit. |
1995 | Il Comune di Casale Monferrato decide l'acquisto, dal Tribunale di Genova, dello stabilimento Eternit con l'intenzione di bonificarlo e poi abbatterlo perché non sia più fonte di pericolo. |
1996 | Nasce il piano di bonifica territoriale che include la deamiantizzazione anche per le proprietà private e prendono avvio le bonifiche. |
1998 | Pubblicata la Legge 426 che istituisce i SIN (Siti d'Interesse Nazionale) includendo Casale Monferrato come capofila di 48 comuni del territorio. |
2001 | Iniziano i lavori di bonifica dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato e si comincia a immaginare un parco dove prima sorgeva la fabbrica: il Parco Eternot. |
2006 | Ha termine la bonifica e avviene l'abbattimento dello stabilimento Eternit: i resti della fabbrica vengono sepolti e sigillati in quello stesso luogo. Continuano i lavori di bonifica pubblici e privati. Viene eseguito il progetto preliminare del Parco Eternot, come riqualificazione dell'area già occupata dallo stabilimento Eternit e trasformazione in parco pubblico. |
2009 | Il 10 dicembre inizia a Torino il processo contro il belga Louis de Cartier e lo svizzero Stephan Schmidheiny, che hanno avuto ruoli padronali nella società Eternit. Sono accusati di disastro ambientale doloso, per la fibra d’amianto che ha causato migliaia di vittime a Casale Monferrato, Cavagnolo, Bagnoli di Napoli, Rubiera dell’Emilia. |
2012 | Il 13 febbraio il tribunale di Torino, presieduto dal giudice Giuseppe Casalbore, condanna Louis de Cartier e Stephan Schmidheiny a 16 anni di reclusione ciascuno e a una lunga serie di risarcimenti alle vittime. |
2013 | Il 3 giugno, la Corte d’Appello di Torino, presieduta dal giudice Alberto Oggé, condanna il solo Schmidheiny a 18 anni di reclusione, a numerosi risarcimenti alle vittime. Morto in età avanzata, poche settimane prima del verdetto, l’altro imputato, Louis de Cartier. |
2014 | Apre l'Ufim: Unità Funzionale Interaziendale per la cura e la ricerca sul Mesotelioma a scavalco fra gli ospedali di Casale Monferrato e di Alessandria. Il 19 novembre la Corte di Cassazione, pur riconoscendo che il disastro c’è stato, dichiara prescritto il reato. Quindi, per l’imputato Stephan Schmidheiny nessuna punizione. |
2015 | Viene emanata la Legge 68/2015 che introduce in Italia gli eco-reati, con nuove disposizioni sui delitti di carattere ambientale. Il 12 maggio inizia, a Torino, l’udienza preliminare per un nuovo processo, il cosiddetto Eternit Bis. La Procura della Repubblica di Torino chiede che l’imprenditore svizzero Stephan Schmdiheiny venga mandato a processo per un reato diverso da quello precedente: qui si contesta l’omicidio doloso di 258 morti d’amianto. |
2016 | Si avvia il progetto internazionale Arte Pubblica per il Parco Eternot, finalizzato all'arricchimento degli aspetti valoriali dell'area su cui sorgeva la fabbrica attraverso la produzione di arte visiva.
Il 21 luglio la Corte Costituzionale scioglie il nodo del cosiddetto “ne bis in idem” (principio in base al quale non si può processare una persona due volte per gli stessi fatti). Ma, nel procedimento Eternit Bis, si parla di morti singole e non del disastro come reato di pericolo. Quindi, Stephan Schmidheiny è “processabile”. Il 10 settembre il sindaco Titti Palazzetti e i cittadini di Casale Monferrato inaugurano il Parco Eternot alla presenza delle più alte cariche istituzionali dello Stato italiano ed europee. |
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