Tergu

comune italiano in Sardegna

Tergu (Tergu in sardo; Zelgu in sassarese, nome coufficiale[3]) è un comune italiano di 604 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna, nella regione storica dell'Anglona.

Tergu
comune
(IT) Tergu
(SDC) Zelgu
Tergu – Stemma
Tergu – Veduta
Tergu – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoLuca Ruzzu (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°51′53″N 8°42′45″E
Altitudine284 m s.l.m.
Superficie36,88 km²
Abitanti604[1] (31-3-2024)
Densità16,38 ab./km²
Comuni confinantiCastelsardo, Nulvi, Osilo, Sedini, Sennori, Sorso
Altre informazioni
Cod. postale07030
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090086
Cod. catastaleM282
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) tergulani
(SDC) zelgulani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tergu
Tergu
Tergu – Mappa
Tergu – Mappa
Posizione del comune di Tergu nella provincia di Sassari
Sito istituzionale
 
Nostra Signora di Tergu

La zona è frequentata dall'uomo sin dal periodo nuragico.

Nel medioevo il territorio fece parte del giudicato di Torres, nella curatoria di Montes. Al tardo XI secolo dovrebbe risalire la costruzione della chiesa di Nostra Signora, voluta dal giudice Mariano I di Torres.

Il comune di Tergu, il cui territorio era inizialmente diviso tra Castelsardo, Osilo e Nulvi, divenne indipendente il 10 febbraio 1980, in seguito a una consultazione popolare.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone del comune di Tergu sono stati approvati con delibera della Giunta comunale n. 139 del 19 maggio 1992 e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 luglio 1993.[4] Lo stemma si blasona:

«semipartito troncato: il primo di rosso, alla lettera maiuscola T, d'oro; il secondo, di verde, alla mitra vescovile d'oro, decorata di rosso, con le infule curvate e rialzate verso il capo; il terzo d'azzurro, al tronco d'albero scoronato, d'oro, a quattro ramoscelli di verde, piantato sulla campagna di verde. Sotto lo scudo, su una lista azzurra, bifida e svolazzante, il motto in lettere maiuscole di nero: SUCCISA VIRESCIT. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di verde e di rosso.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto sedinese.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Rina Ruzza liste civiche di centro-destra Sindaco [6]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Francesco Mulargia lista civica Sindaco [7]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Gian Franco Satta lista civica "Alleanza" Sindaco [8]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Gian Franco Satta lista civica "Alleanza Democratica per Tergu" Sindaco [9]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Gian Franco Satta lista civica "Alleanza Democratica per Tergu" Sindaco [10]
26 ottobre 2020 in carica Luca Ruzzu lista civica "Alleanza democratica per Tergu" Sindaco [11]

La principale squadra di calcio della città è stata l'F.C. Tergu Plubium che, dopo essersi fusa con la società del Ploaghe, ha militato nel campionato di Eccellenza. Nel 2017, il titolo dell'F.C. Tergu Plubium verrà acquisito e il nome della squadra cambierà in A.S.D. Torres, con sede a Sassari.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Consiglio comunale di Tergu, Adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 25 del 29.07.2010.
  4. ^ Tergu, decreto 1993-07-29 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 25/10/2020, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2021).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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