The Carpenters
I Carpenters (ingl. The Carpenters) sono stati un duo musicale-canoro statunitense attivo tra gli anni sessanta e gli ottanta e composto dai fratelli Richard (n. 1946) e Karen Carpenter (1950-1983)[1].
The Carpenters | |
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I fratelli Carpenter invitati alla Casa Bianca da Richard Nixon nel 1972 | |
Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Pop Pop rock Soft rock Easy listening Country pop |
Periodo di attività musicale | 1969 – 1983 |
Etichetta | A&M |
Album pubblicati | 28 |
Studio | 14 |
Live | 2 |
Raccolte | 12 |
Sito ufficiale | |
Storia
modificaAttivi dal 1969 al 1983, anno della morte di Karen a causa delle complicazioni che fecero seguito a un'anoressia nervosa, i Carpenters ebbero il loro momento di maggior successo negli anni settanta in cui, avvicendando generi che andavano per la maggiore come il country e il pop, si ritagliarono una loro fetta di pubblico che ne fece uno dei gruppi dal più rilevante successo commerciale del decennio[2].
Le loro canzoni figurarono spesso in testa alle classifiche di vendita, sia in assoluto, che in quelle di genere pop o easy listening; tra i maggiori autori che scrissero per loro figurano Paul Williams e soprattutto il duo Burt Bacharach/Hal David.
Fra i loro brani più celebri si ricordano (They Long to Be) Close to You, rimasto quattro settimane in vetta alla Billboard Hot 100 e vincitore di un Grammy Award, Top of the World che nel 1973 arrivò primo nella Billboard Hot 100 per due settimane, Please Mr. Postman, registrato nel 1974, che raggiunse anch'esso il primo posto della Hot 100 e il terzo posto nella Official Singles Chart ed infine Yesterday Once More, scritto da Richard Carpenter e John Bettis, che si piazzò alla seconda posizione della Billboard Hot 100. Di quest'ultima Dori Ghezzi eseguì una cover nel 1974 dal titolo Io sto bene con te, inserita nel suo omonimo album Dori Ghezzi.
I Carpenters hanno venduto più di 100 milioni di album in tutto il mondo, con particolare successo negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Australia e in Giappone. Dal 1971 al 1983 hanno pubblicato dieci album in studio, di cui nove certificati come dischi d'oro o di platino in vari Paesi.
Covers
modificaAlcuni artisti hanno realizzato album interamente dedicati ai Carpenters:
- Anne Mattila - 2008 - On Siitä Aikaa, Kun Radiota Kuunneltiin... (con testi tradotti in finlandese)
- Nicki Parrott - 2016 - Yesterday Once More - The Carpenters Song Book
Nel 1975 Mina realizzò una versione in italiano di A Song for You, dal titolo Quasi come musica, inclusa nell'album La Mina.
Discografia
modificaAlbum in studio
modifica- Ticket to Ride (1969)
- Close to You (1970)
- Carpenters (1971)
- A Song for You (1972)
- Now & Then (1973)
- Horizon (1975)
- A Kind of Hush (1976)
- Passage (1977)
- Christmas Portrait (1978)
- Made in America (1981)
- Voice of the Heart (1983)
- An Old-Fashioned Christmas (1985)
- Lovelines (1989)
- As Time Goes By (2004)
Album dal vivo
modifica- Live in Japan (1975)
- Live at the Palladium (1977)
Raccolte
modifica- The Singles: 1969-1973 (1973)
- Yesterday Once More (1985)
- From the Top (1991)
- Interpretations (1995)
- Love Songs (1997)
- Reflections (1998)
- The Singles: 1969-1981 (2000)
- The Essential Collection: 1965–1997 (2002)
- Carpenters Perform Carpenter (2003)
- Gold: 35th Anniversary Edition (2004)
- The Ultimate Collection (2006)
- 40/40 (2009)
Singoli
modifica- (They Long to Be) Close to You (1970)
- Top of the World (1972) - prima nella Billboard Hot 100 ed in Canada, terza in Irlanda e quinta nella Official Singles Chart
- Please Mr. Postman (1974)
- A Kind of Hush (1976)
Videografia
modifica- Yesterday Once More (1985)
- Interpretations (1995)
- Close to You: Remembering The Carpenters (1998)
- Gold: Greatest Hits (2002)
- Carpenters: Christmas Memories (2016)
Formazione
modificaStorica
modifica- Karen Carpenter - voce, batteria (1968-1983)
- Richard Carpenter - tastiera elettronica (1968-1993)
Turnisti
modifica- Joe Osborn - basso
- Red Rhoades - chitarra
- Danny Woodhams - basso
- Bob Messenger - tastiere
- Bob Bain - chitarra
- Pete Jolly - tastiera
Note
modifica- ^ Renzoni, pg. 73
- ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Billboard - The Carpenters Biography, in Billboard. URL consultato il 7 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2007).
Bibliografia
modifica- Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
- Colin Larkin (a cura di), 5th Concise Edition. The Encyclopedia of Popular Music, Omnibus Press, 2007, ISBN 978-0-85712-595-8.
- (EN) Tony Renzoni, Connecticut Rock 'n' Roll: A History, Charleston, SC, The History Press.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su The Carpenters
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su richardandkarencarpenter.com.
- The Carpenters, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Carpenters, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Carpenters, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Carpenters, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) The Carpenters, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148850985 · ISNI (EN) 0000 0001 1530 0733 · LCCN (EN) n89635212 · GND (DE) 1215341-2 · BNF (FR) cb13902301s (data) · J9U (EN, HE) 987007589977705171 |
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