The Violent Sleep of Reason
The Violent Sleep of Reason è l'ottavo album in studio del gruppo musicale svedese Meshuggah, pubblicato il 7 ottobre 2016 dalla Nuclear Blast.[3]
The Violent Sleep of Reason album in studio | |
---|---|
Artista | Meshuggah |
Pubblicazione | 7 ottobre 2016 |
Durata | 58:55 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Djent[1][2] |
Etichetta | Nuclear Blast |
Produttore | Meshuggah |
Registrazione | PUK Studio, Gjerlev (Danimarca) |
Formati | CD, 2 LP, download digitale, streaming |
Meshuggah - cronologia | |
Singoli | |
|
Descrizione
modificaPrimo album del gruppo in quattro anni, l'album si compone di dieci brani, i cui testi traggono spunto da Il sonno della ragione genera mostri di Francisco Goya, e si caratterizza per essere stato registrato prevalentemente in presa diretta, risultando più omogeneo rispetto alle precedenti pubblicazioni dei Meshuggah.[4][5] Nonostante sia principalmente legato al djent,[1][2] nell'album sono presenti anche momenti funk metal (l'omonimo Violent Sleep of Reason) e groove (By the Ton e Stifled).[5][4]
Promozione
modificaIn anticipazione all'uscita dell'album, il 25 agosto 2016 i Meshuggah hanno pubblicato il primo singolo Born in Dissonance,[6] a cui hanno fatto seguito i videoclip per i brani Nostrum e Clockworks, resi rispettivamente disponibili il 15 settembre e il 7 ottobre 2016.[7][8] Il secondo brano ha in seguito ricevuto una candidatura ai Grammy Awards 2018 nella categoria miglior interpretazione metal.[9]
Tracce
modifica- Clockworks – 7:15
- Born in Dissonance – 4:34
- MonstroCity – 6:13
- By the Ton – 6:04
- Violent Sleep of Reason – 6:51
- Ivory Tower – 4:59
- Stifled – 6:31
- Nostrum – 5:15
- Our Rage Won't Die – 4:41
- Into Decay – 6:31
Formazione
modifica- Gruppo
- Jens Kidman – voce
- Fredrik Thordendal – chitarra
- Mårten Hagström – chitarra
- Dick Lövgren – basso
- Tomas Haake – batteria
- Produzione
- Meshuggah – produzione
- Tue Madsen – missaggio, registrazione
- Thomas Eberger – mastering
Classifiche
modificaClassifica (2016) | Posizione massima |
---|---|
Australia[10] | 9 |
Austria[10] | 31 |
Belgio (Fiandre)[10] | 47 |
Belgio (Vallonia)[10] | 32 |
Canada[11] | 18 |
Finlandia[10] | 57 |
Francia[10] | 56 |
Germania[10] | 18 |
Italia[10] | 57 |
Paesi Bassi[10] | 60 |
Regno Unito[12] | 32 |
Regno Unito (rock & metal)[13] | 5 |
Stati Uniti[14] | 17 |
Stati Uniti (hard rock)[15] | 3 |
Stati Uniti (rock)[16] | 5 |
Svezia[10] | 17 |
Svizzera[10] | 21 |
Note
modifica- ^ a b (EN) Jay H. Gorania, MESHUGGAH - "The Violent Sleep Of Reason", su blabbermouth.net, Blabbermouth.net. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ a b Gianluca Fontanesi, Recensione: The Violent Sleep Of Reason, su truemetal.it, 18 ottobre 2016. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Graham Hartmann, Meshuggah to Release 'The Violent Sleep of Reason' Album in October, su loudwire.com, Loudwire, 5 agosto 2016. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ a b (EN) Giuseppe Piscopo, MESHUGGAH – The Violent Sleep of Reason, su metalpit.it, 7 ottobre 2016. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ a b Antonio Silvetri, Meshuggah - The Violent Sleep Of Reason, su ondarock.it, OndaRock, 6 novembre 2016. URL consultato il 31 gennaio 2020.
- ^ (EN) MESHUGGAH Released First single 'Born In Dissonance', su metaladdicts.com, Metal Addicts, 25 agosto 2016. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Axl Rosemberg, Meshuggah Release 360° Lyric Video for New Song "Nostrum", su metalsucks.net, MetalSucks, 15 settembre 2016. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Graham Hartmann, Meshuggah Challenge Your Perception of Space in 'Clockworks' Video, su loudwire.com, Loudwire, 7 ottobre 2016. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ Robert Pasbani, METALLICA, MESHUGGAH, SEVENFOLD AVENGED, CODICE ARANCIONE Tra i candidati Grammy per 2018, su metalinjection.net, Metal Injection, 28 novembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2020).
- ^ a b c d e f g h i j k (NL) Meshuggah - The Violent Sleep Of Reason, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Meshuggah - Chart history (Billboard Canadian Albums), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 14 October 2016 - 20 October 2016, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 14 October 2016 - 20 October 2016, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Meshuggah - Chart history (Billboard 200), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Meshuggah - Chart history (Hard Rock Albums), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 27 gennaio 2020.
- ^ (EN) Meshuggah - Chart history (Top Rock Albums), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 27 gennaio 2020.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Thom Jurek, The Violent Sleep of Reason, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Violent Sleep of Reason, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Violent Sleep of Reason, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) The Violent Sleep of Reason, su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) The Violent Sleep of Reason, su Metacritic, Red Ventures.