The White Negro
The White Negro: Superficial Reflections on the Hipster, è un saggio di 9 000 parole scritto da Norman Mailer, che collega il "caos psichico" provocato dall'olocausto e dalla bomba atomica alle conseguenze della schiavitù in America nella figura dell'hipster, chiamato anche il "White Negro"[1].
The White Negro: Superficial Reflections on the Hipster | |
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Autore | Norman Mailer |
1ª ed. originale | 1957 |
Genere | saggio |
Lingua originale | inglese |
Il saggio è un appello ad abbandonare il liberalismo di Eisenhower e una cultura paralizzante di conformità e psicoanalisi a favore della violenza ribelle, personale e dell'emancipazione della sessualità che Mailer associa alla cultura afroamericana emarginata[2]. The White Negro è stato pubblicato per la prima volta nel numero speciale del 1957 di Dissent, per poi essere pubblicato dalla City Lights[3].
Quando fu pubblicato, il saggio suscitò varie controversie e pareri contrastanti: ad esempio venne elogiato da Eldridge Cleaver e criticato da James Baldwin. Rimane a tutti gli effetti l'opera più celebre di Norman Mailer[4], e per la quale viene spesso indicato semplicemente come il "filosofo dell'Hip"[1].
Note
modifica- ^ a b (EN) J. Michael Lennon, Norman Mailer: A Double Life, Simon and Schuster, 28 ottobre 2014, ISBN 9781439150214. URL consultato il 6 settembre 2019.
- ^ What Was the Hipster?, su NYMag.com. URL consultato il 6 settembre 2019.
- ^ (EN) Gerald Sorin, Irving Howe: A Life of Passionate Dissent, NYU Press, 2005-04, ISBN 9780814740200. URL consultato il 6 settembre 2019.
- ^ (EN) Norman Mailer, Conversations with Norman Mailer, Univ. Press of Mississippi, 1988, ISBN 9780878053520. URL consultato il 6 settembre 2019.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) The White Negro, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.