Thomas Lubanga

militare della Repubblica Democratica del Congo

Thomas Lubanga Dyilo (Djiba, 29 dicembre 1960[1]) è un criminale di guerra e generale della Repubblica Democratica del Congo di etnia Hema-Gegere, condannato, presso la Corte penale internazionale, per crimini di guerra compiuti nell'ambito della Seconda Guerra del Congo.

Thomas Lubanga
NascitaDjiba, 29 dicembre 1960
EtniaHema-Gegere
Dati militari
Paese servitoRD del Congo (bandiera) RD del Congo
Forza armataArmée Nationale Congolaise
GradoGenerale
GuerreSeconda guerra del Congo
CampagneConflitto dell'Ituri
Comandante didell'Unione dei Patrioti Congolesi
voci di militari presenti su Wikipedia

Lubanga è stato fondatore e leader del gruppo ribelle filo-ugandese dell'Unione dei Patrioti Congolesi (UPC), e ha giocato un ruolo chiave nel conflitto dell'Ituri, durante la Seconda Guerra del Congo. I ribelli sotto il suo comando sono stati accusati di violazioni sistematiche dei diritti umani, inclusi massacri etnici, uccisioni, torture, stupri di guerra, mutilazioni e coscrizioni forzate di bambini soldato.[1][2][3]

Nel 2002 conquistò la città di Bunia, compiendo varie uccisioni di civili, rapimenti e stupri, in particolare contro l'etnia Lendu.

Il 17 marzo 2006, Lubanga è divenuto la prima persona mai arrestata in base ad un mandato di cattura della Corte penale internazionale.[4] Il suo processo, per il crimine di guerra di "aver coscritto e arruolato bambini sotto l'età di 15 anni e averli utilizzati per partecipare attivamente alle ostilità",[5] è iniziato il 26 gennaio 2009[6] e si è concluso con una condanna in primo grado il 14 marzo 2012, [7] e una successiva sentenza in via definitiva a 14 anni di reclusione il 10 luglio 2012[8].

Biografia

modifica

Infanzia e famiglia

modifica

Lubanga è nato il 29 dicembre 1960[1] a Djiba, nella provincia dell'Ituri nella Repubblica Democratica del Congo (allora Zaire).[1] È di gruppo etnico Hema-Gegere.[9] Ha studiato all'Università di Kisangani, ha una laurea in psicologia.[10] È sposato[1] e ha sette figli.[10]

Conflitto dell'Ituri

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Conflitto dell'Ituri.

Durante la Seconda Guerra del Congo, Lubanga è stato un comandante militare e "ministro della difesa" dei filo-ugandesi RDC-ML (Raggruppamento per la Democrazia Congolese-Movimento per la Liberazione).[11] Nel luglio 2001 ha fondato un altro gruppo ribelle, l'Unione dei Patrioti Congolesi (UPC).[11] All'inizio del 2002, Lubanga venne estromesso dal comando militare dell'RDC-ML e abbandonò il gruppo.[12] Nel settembre 2002, divenne Presidente dell'UPC[12] e ne fondò l'ala militare, le Forze Patriottiche per la Liberazione del Congo (FPLC).[13]

Sotto la leadership di Lubanga l'UPC, a maggioranza etnica Hema, divenne uno degli attori principali nel conflitto dell'Ituri tra i gruppi etnici Hema e Lendu. Nel 2002 l'UPC prese il controllo di Bunia, capoluogo della provincia dell'Ituri, ricco di miniere d'oro, chiedendo che il governo Congolese riconoscesse l'Ituri come una Provincia autonoma.[14] Lubanga venne arrestato il 13 giugno 2002, durante una missione a Kinshasa, ma venne rilasciato dieci settimane dopo in uno scambio con un ministro del governo, rapito dai ribelli.[12]

Human Rights Watch ha accusato l'UPC, sotto il comando di Lubanga, di "massacri etnici, uccisioni, torture, stupri e mutilazioni", nonché del reclutamento di bambini soldato.[2] Tra il novembre 2002 e il giugno 2003, l'UPC avrebbe ucciso 800 civili in base alla loro etnia nella regione delle miniere d'oro di Mongbwalu.[2] Tra il 18 febbraio e il 3 marzo 2003, l'UPC è accusato di aver distrutto 26 villaggi, uccidendo almeno 350 persone e forzando 60.000 persone a lasciare le proprie case.[3] Le organizzazioni di diritti umani sostengono che Lubanga è arrivato ad avere 3.000 bambini-soldato tra 8 e 15 anni.[15] Lubanga avrebbe ordinato ad ogni famiglia nell'area sotto il suo controllo di aiutare lo sforzo bellico donando qualcosa: soldi, una mucca, o un figlio da arruolare nella sua milizia.[16]

L'UPC venne estromesso da Bunia dall'esercito ugandese nel marzo 2003.[11] Lubanga si spostò quindi a Kinshasa e registrò l'UPC come partito politico.[17] ma venne arrestato il 19 marzo 2005[18] in connessione con l'uccisione di 9 peacekeeper bengalesi della MONUC nell'Ituri, il 25 febbraio 2005.[19] Lubanga venne inizialmente detenuto in uno degli hotel più lussuosi di Kinshasa, ma dopo alcuni mesi venne trasferito alla prigione centrale della città.[20]

Il processo all'Aja

modifica
 
La Corte penale internazionale dell'Aja, che ha condannato Lubanga

Nel marzo 2004, il governo congolese autorizzò il Tribunale penale internazionale (TPI) ad investigare e perseguire "crimini all'interno della giurisdizione della Corte, presumibilmente commessi nel territorio della RDC, a partire dall'entrata in vigore dello Statuto di Roma, il 1º luglio 2002."[21][22] Il 10 febbraio 2006, una Camera ante-giudiziale del TPI trovò che ci fossero basi ragionevoli per credere che Lubanga portasse una responsabilità penale di comando per il crimine di guerra di "aver coscritto e arruolato bambini sotto i 15 anni e averli usati per partecipare attivamente alle ostilità", e rilasciò un mandato per la sua cattura.[1]

Il 17 marzo 2006, Lubanga divenne la prima persona mai arrestata in base ad un mandato d'arresto del TPI, quando le autorità congolesi lo arrestarono e lo trasferirono sotto la custodia del TPI.[4][5][23] Lubanga venne trasferito all'Aja, dove è attualmente detenuto, assieme ad altri due capi ribelli, suoi avversari nel conflitto dell'Ituri: Germain Katanga e Mathieu Ngudjolo Chui. Il suo processo è iniziato il 26 gennaio 2009[6][24] e si è concluso il 14 marzo 2012 con il verdetto di condanna in primo grado: rischia una condanna a pena detentiva tra i 25 e i 30 anni.[25]

  1. ^ a b c d e f International Criminal Court (10 February 2006). Warrant of Arrest. Accessed 7 January 2009.
  2. ^ a b c Human Rights Watch (16 March 2006). D.R. Congo: ICC Arrest First Step to Justice. Accessed 7 January 2009.
  3. ^ a b United Nations Organization Mission in the Democratic Republic of the Congo (2004). Special report on the events in Ituri, January 2002-December 2003, pp. 23-24. S/2004/573.
  4. ^ a b BBC News (17 March 2006). DR Congo rebel faces Hague trial. Accessed 7 January 2009.
  5. ^ a b International Criminal Court (17 March 2006). First arrest for the International Criminal Court. Accessed 7 January 2009.
  6. ^ a b Mike Corder (26 January 2009). International court begins case of Congo warlord. The Associated Press. Accessed 26 January 2009.
  7. ^ L'Aia condanna Lubanga - su Diritto24.
  8. ^ Congo: Cpi, condanna Lubanga chiaro messaggio ad autori crimini, su ASKA, 10 luglio 2012. URL consultato il 27 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  9. ^ The Hague Justice Portal (30 August 2006). Lubanga charged with war crimes Archiviato il 27 maggio 2009 in Internet Archive.. Accessed 7 January 2009.
  10. ^ a b Reuters (29 January 2007). FACTBOX —- Congo militia leader Thomas Lubanga faces ICC trial Archiviato il 27 maggio 2009 in Internet Archive.. Accessed 7 January 2009.
  11. ^ a b c IRIN (20 April 2005). DRC: Who's who in Ituri - militia organisations, leaders. Accessed 7 January 2009.
  12. ^ a b c IRIN (2002). DRC: Chronology of key events: 2 August 1998 - 14 December 2002. Accessed 7 January 2009.
  13. ^ IRIN. DRC: Opinion split in Ituri over rebel's indictment. Accessed 7 January 2009.
  14. ^ IRIN. DRC: Ituri: Views from Kinshasa. Accessed 7 January 2009.
  15. ^ Nora Boustany (5 November 2006). "Tribunal to Debut With Congo Case". Washington Post, p. A21. Accessed 7 January 2009.
  16. ^ IRIN (20 April 2005). In-Depth: Justice for a Lawless World? Rights and reconciliation in a new era of international law. Accessed 7 January 2009.
  17. ^ Wendel Broere (17 March 2006). Congo hands first suspect to Hague war crimes court. Reuters. Accessed 7 January 2009.
  18. ^ Trial Watch (2008). Thomas Lubanga Dyilo Archiviato il 4 febbraio 2009 in Internet Archive.. Accessed 7 January 2009.
  19. ^ IRIN (22 March 2005). DRC: Another key Ituri leader arrested. Accessed 7 January 2009.
  20. ^ Arnaud Zajtman (9 November 2006). Profile: DR Congo militia leader Thomas Lubanga. BBC News. Accessed 7 January 2009.
  21. ^ International Criminal Court (19 April 2004). Prosecutor receives referral of the situation in the Democratic Republic of Congo Archiviato il 16 settembre 2018 in Internet Archive.. Accessed 7 January 2009.
  22. ^ International Criminal Court (23 June 2004). The Office of the Prosecutor of the International Criminal Court opens its first investigation Archiviato il 2 agosto 2018 in Internet Archive.. Accessed 7 January 2009.
  23. ^ Alexandra Hudson (18 March 2006). Congo suspect to face war crimes charges. Reuters. Accessed 7 January 2009.
  24. ^ Articolo sul sito del Corriere della Sera (Corriere.it)
  25. ^ ICC finds Congo warlord Thomas Lubanga guilty su BBC News.

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN174498343 · ISNI (EN0000 0003 5599 5108 · LCCN (ENno2011127165 · GND (DE1027275222