Il Tiroler Volksbund (Lega popolare tirolese)[1] è stata un'organizzazione politica fondata a Innsbruck il 5 maggio 1905 che tenne a Vipiteno il 9 maggio 1918 il cosiddetto Sterzinger Volkstag.[2]

L'associazione pangermanista nasceva con l'idea di mantenere l'unità del Tirolo contrastando i movimenti che chiedevano l'autonomia amministrativa del Trentino, agendo con attività anti-italiane ed espansionistiche di germanizzazione della parte italofona della provincia tirolese.[1][2][3]

Nel saggio del 1911, Il Trentino veduto da un socialista, Benito Mussolini ci illustra una panoramica della situazione trentina:[4] da un lato si hanno organizzazioni pangermaniche quali il Volksbund, la Deutscher Schulverein e la Süd-Mark mentre dall'altro associazioni in difesa dell'italianità linguistica e culturale come la Lega Nazionale e le società Pro Patria.[5]

Nel 1919 è stata ribattezzata Andreas-Hofer-Bund Tirol (AHBT)[senza fonte]. Ha collaborato negli anni '20 e '30 con la Deutscher Schulverein, finanziando il sistema clandestino delle Katakombenschule in Alto-Adige.

L'organizzazione è stata sciolta nel 1938, dopo l'Anschluss, per ordine del regime nazista.

Il 15 agosto del 1994 l'organizzazione è stata ricostituita, operando soprattutto in Alto Adige e in Trentino.

  1. ^ a b Degasperi.
  2. ^ a b Rolf Steininger, 1918/1919. Die Teilung Tirols, in Georg Grote, Hannes Obermair (a cura di), A Land on the Threshold. South Tyrolean Transformations, 1915–2015, Oxford-Bern-New York, Peter Lang, 2017, pp. 3-25 (14-15), ISBN 978-3-0343-2240-9.
  3. ^ I cattolici trentini fra senso della nazionalità e fedeltà all’impero (PDF), su seieditrice.com. URL consultato il 26 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).
  4. ^ Benito Mussolini, Il Trentino, veduto da un socialista: note e notizie, Firenze, La rinascita del libro, 1911, pp. 20-34.
  5. ^ Pro Patria, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Bibliografia

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