Tomé Pires

diplomatico e esploratore portoghese

Tomé Pires (Lisbona, 1465 circa – Cina, 1524 o 1540[1]) è stato un diplomatico, esploratore e speziale portoghese che visse dal 1512 al 1515 nella Malacca portoghese subito dopo la conquista portoghese, quando gli europei erano appena giunti nel Sud-est asiatico.

Dopo le difficili esperienze in India e nelle Indie Orientali, guidò la prima ambasciata ufficiale di una nazione europea in Cina dal XIV secolo (dal Portogallo all'imperatore della Cina, Zhengde, durante la dinastia Ming), dove morì.

Pires era speziale dello sfortunato principe Alfonso, figlio di re Giovanni II del Portogallo. Si recò in India nel 1511 dopo aver ricevuto la nomina a "mercante di spezie",[2] i prodotti orientali che rappresentavano il principale bene commerciato lungo la "Rotta delle spezie". In Malacca e Kochi raccolse e documentò vivamente informazioni provenienti dalla zona della Malaysia-Indonesia, e visitò personalmente Giava, Sumatra (le due isole dominanti dell'attuale Indonesia) e le Molucche.

Il Suma Oriental

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Dai suoi viaggi in Malesia-Indonesia trasse un libro sul commercio asiatico, il Suma Oriental que trata do Mar Roxo até aos Chins. Scrisse il libro in Malacca e in India tra il 1512 e il 1515, completandolo prima della morte di Alfonso de Albuquerque (dicembre 1515).[3]

Si tratta della prima descrizione europea della Malesia e la più antica e ampia descrizione dell'est portoghese. È una raccolta di informazioni variegate: storia, geografia, etnografia, botanica, economia, commercio, ecc., comprese monete, pesi e misure. Pires fece attenzione a studiare l'accuratezza delle informazioni raccolte da mercanti, navigatori e da altri coi quali ebbe contatti. Questo le rende un attento osservatore, nonostante la sua prosa non fluida,[4] superiore ad altri scrittori portoghesi del tempo. Il libro, concepito per essere un resoconto per Manuele I del Portogallo, e forse dovuto ad un incarico ricevuto a Lisbona prima della partenza,[5] è considerato una delle più coscienziose fonti di prima mano per lo studio della geografia e del commercio delle Indie del tempo, ed una delle più importanti fonti di studio per l'Islam contemporaneo in Indonesia. Nonostante non possa essere considerato privo di errori in ogni dettaglio, corrisponde alle prove che abbiamo del tempo e non fa grossi errori. I suoi rivali contemporanei sono il più famoso[6] libro di Duarte Barbosa e, in seguito, quello di Garcia de Orta.

Il Suma Oriental, inedito[7] e forse perso negli archivi fino al 1944, comprende anche le prime fonti scritte sulle 'isole delle spezie' di Banda nelle Molucche,[8] le isole che per prime attirarono gli europei in Indonesia. Il suo dettaglio "non fu superato, per molti aspetti, per oltre un secolo o due", disse il suo editore moderno, Armando Cortesão.[9] Il Suma Oriental è contenuto in un manoscritto a lungo perduto a Parigi. Esistono ancora quattro lettere scritte da Pires, oltre a numerosi riferimenti alla sua opera da parte dei contemporanei, compresa una lettera di Albuquerque al re del 30 novembre 1513.

Pires cita nel manoscritto numerose città Tamil di Ceylon, che visitò durante i suoi viaggi, comprese Kali, Nigumbo, Celabão e Tenavarque, che ospitava il famoso complesso templare del Tenavarai.

Ambasciata in Cina del 1516

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Nel 1516 Tomé Pires si recò a Canton (Guangzhou) con la flotta di Fernão Pires de Andrade per portare un'ambasciata di re Manuele I all'imperatore Zhengde della Cina.[10] L'ambasciata non fu mai ricevuta dall'imperatore a causa di numerose battute d'arresto, compresi i sospetti dei cinesi ed il complotto organizzato dal deposto sultano Mahmud Shah dopo la conquista portoghese di Malacca nel 1511. L'ambasciata finì in disgrazia e alcuni membri furono uccisi dando il via ad un periodo di tre decenni di persecuzione dei portoghesi in Cina. Si pensa che Tomé Pires sia morto in Cina nel 1524 a causa di una malattia, nonostante secondo alcune fonti sarebbe vissuto fino al 1540 a Jiangsu, senza il permesso di lasciare la Cina.

  1. ^ Madureira, 150–151.
  2. ^ (Pires 1990:xi)
  3. ^ Lo si capisce dal tenore dei riferimenti ad Albuquerque (Pires 1990:lxiii).
  4. ^ "Il suo stile è ben lontano dall'essere chiaro", disse il suo editore moderno (Pires 1990:lxxiii) "e non c'è dubbio che spesso diventi confuso, a causa di errori di trascrizione".
  5. ^ Armando Cortesão, introduzione a Pires 1990:lxxiii
  6. ^ L'opera di Barbosa è stata tradotta in spagnolo ed italiano e pubblicata numerose volte nel XVI secolo.
  7. ^ Un estratto fu pubblicato in modo anonimo da Giovan Battista Ramusio
  8. ^ Karl Muller, Pickell, David (ed), Maluku: Indonesian Spice Islands, Singapore, Periplus Editions, 1997, p. 86, ISBN 962-593-176-7.
  9. ^ Armando Cortesão, introduzione a Pires 1990:xix.
  10. ^ Informazioni dettagliate si trovano in Tomé Pires, Armando Cortesão, Francisco Rodrigues, The Suma Oriental of Tome Pires: The Suma oriental of Tome Pires, books 1-5, Introduzione p.27 - 32, Armando Cortesão, edito da Asian Educational Services, 1990, ISBN 81-206-0535-7

Bibliografia

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  • Luis Madureira. "Tropical Sex Fantasies and the Ambassador's Other Death: The Difference in Portuguese Colonialism", Cultural Critique (Numero 28; autunno del 1994): 149–173.
  • Muller, Karl e David Pickell (ed.) (1997). Maluku: Indonesian Spice Islands. (Singapore: Periplus Editions), p. 86.
  • (Pires 1990) Armando Cortesão, The 'Suma Oriental' of Tomé Pires: An Account of the East, from the Red Sea to China, 2 vol., (1944) 1990.
  • M.C. Ricklefs, A History of Modern Indonesia since c. 1300, 2ª edizione, Londra, MacMillan, 1991, ISBN 0-333-57689-6.
  • Luis De Albuquerque, Pires, Tomé, in Dictionary of Scientific Biography, vol. 10, New York, Charles Scribner's Sons, 1974, p. 616.
  • Cortesão, A. A propósito do ilustre boticário quinhentista Tomé Pires., Revista Portuguesa de Farmácia, 13,3 (1963), p. 298-307.
  • Cortesão, A. A Suma Oriental de Tomé Pires e o Livro de Francisco Rodrigues. Coimbra, 1978.
  • Cortesão, A. Primeira embaixada europeia à China. o boticário e embaixador Tomé Pires. Lisbona, 1945.
  • Dias, J. Lopes. Medicinas da 'Suma Oriental' de Tomé Pires. Porto, 1947. Sep. Jornal do Médico, vol. 9, n.º 208, pp. 76-83.
  • Dias, J. P. Sousa. A Farmácia em Portugal. Uma introdução à sua história. 1338-1938. Lisbona: ANF, 1994.
  • Loureiro, Rui M. O manuscrito de Lisboa da "Suma Oriental" de Tomé Pires (Contribuição para uma edição crítica). Macao: Instituto Português do Oriente, 1996.
  • Donald Ferguson (a cura di), Title Letters from Portuguese captives in Canton, written in 1534 & 1536: with an introduction on Portuguese intercourse with China in the first half of the sixteenth century, Educ. Steam Press, Byculla, 1902.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN37039075 · ISNI (EN0000 0000 8115 8934 · CERL cnp00545712 · LCCN (ENn92032950 · GND (DE119041596 · BNF (FRcb126668878 (data) · J9U (ENHE987007339704505171
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