Torre Turati (Mattioni)

grattacielo di Milano, progettato da Luigi Mattioni

La torre Turati è un grattacielo di Milano, alto 75 metri, che conta 23 piani. Prospetta sul lato meridionale dell'ampia piazza della Repubblica, fornendo accesso su via Turati al civico 30.

Torre Turati
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
Indirizzovia Turati, 30
Coordinate45°28′38.26″N 9°11′43.71″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1958-1960
Stilemoderno
Usoresidenze, uffici
Altezza
  • 75 m
Piani23
Realizzazione
ArchitettoLuigi Mattioni
CostruttoreGrassetto

La torre nasce in seguito al piano di rinnovamento dell'area di piazza della Repubblica, a partire dagli anni Trenta, dopo la costruzione della nuova stazione ferroviaria di Milano Centrale. L'edificio fa parte di un lotto occupato in precedenza da due palazzine di fine '800 ed è incluso in un più ampio progetto proposto al Comune da Mattioni, che proponeva la costruzione di due torri gemelle poggiate su una piastra a destinazione commerciale, raccordata alle dimensioni del tessuto circostante. Questa proposta, però, è stata attuata solo in parte, molti dei serramenti originali sono stati sostituiti e sulle facciate sono stati applicati numerosi macchinari per il condizionamento dell'aria.

Descrizione

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La Torre Turati è multifunzionale, destinata ad usi commerciali, residenziali e ad uffici. Ha una pianta rettangolare rastremata ai lati, similmente al MetLife Building di New York. Sulla facciata in stile moderno degli elementi prefabbricati rivestiti in marmo disegnano le colonne angolari e a completare vi è l'intelaiatura metallica, alternata alle finestre. La struttura è retta da una maglia di pilastri in cemento armato, disposti lungo il perimetro e intorno al corpo centrale, nel quale si trovano ascensori, scale e impianti di servizio, garantendo massima flessibilità in distribuzione. Non vi è infatti una distribuzione preordinata, ma punta alla massima adattabilità.[1]

  1. ^ Torre Turati, su lombardiabeniculturali.it.

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