Torre di Bastia (Gorra)

torre di Finale Ligure

La torre di Bastia[2] è una torre quadrangolare di origine medioevale situata nel comune di Finale Ligure, in provincia di Savona.

Torre di Bastia
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
CittàFinale Ligure
IndirizzoStrada vicinale Verezzi- Gorra, Finale Ligure (SV)
Coordinate44°10′33.54″N 8°18′22.66″E
Mappa di localizzazione: Italia
Torre di Bastia (Gorra)
Informazioni generali
Inizio costruzioneXIII secolo
Costruttoremaestranze locali[1]
Materialepietra e laterizio
Primo proprietarioDel Carretto
Condizione attualetroncata rispetto all'altezza originaria
Proprietario attualeprivata[1]
Visitabilesolo dall'esterno
Informazioni militari
Azioni di guerraGuerra del Finale
NoteVedi testo
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Descrizione

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Dettaglio della scarpa

La torre sorge non lontana dal centro di Gorra[3], in direzione del promontorio della Caprazoppa[4], sulla sommità di un rilievo a 321 metri di quota.[2] L'edificio è oggi una bassa torre quadrata la cui base è notevolmente scarpata,[5] senza il cordolo di separazione tra la scarpa e soprastante parte dell'edificio. In passato era però decisamente più alta. La torre è in conci di pietra, con alcune piccole parti realizzate in laterizio. All'interno si possono rilevare alcuni residui di solai in legno che ripartivano verticalmente l'ambiente.[6]

A breve distanza dalla torre si trovano due menhir protostorici, uno dei quali tuttora in piedi e l'altro invece a terra, spezzato in due tronconi.[7]

 
La torre vista da nord, con la vegetazione medirtrranea che oggi la circonda

La torre, un tempo più alta di oggi,[6] venne fatta costruire dal marchese Enrico II del Carretto dopo l'acquisto da parte del marchesato del territorio di Verezzi, Gorra, Olle, Borgio e Pietra, avvenuto nel 1212. In origine era denominata Torre di Gorra.[8] Dalla sua posizione topograficamente dominante è in contatto visivo con Castel Gavone, posto a difesa di Finalborgo, la capitale del marchesato. La principale funzione strategica era quella di controllare la strada di accesso al Colle del Melogno. Venne pesantemente coinvolta nella Guerra del Finale, quando nel 1448 la sua guarnigione resistette accanitamente a preponderanti truppe genovesi. Alla torre venne aggiunto lateralmente, in epoca imprecisata, un corpo di fabbrica trapezioidale, che in passato era utilizzato come fienile e che oggi è in gran parte crollato.[6]

La torre è oggi di proprietà privata, e la sua tutala è affidata alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona.[1]

Nel 1979, con decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali, la torre di Bastia è stata dichiarata di interesse particolarmente importante ai sensi della legge n. 1089/1939 "per la tutela delle cose di interesse artistico e storico".[6]

Cartografia

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  1. ^ a b c Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), Torre di Bastia, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della Cultura. URL consultato il 18 maggio 2023.
  2. ^ a b AA.VV., 7. Le valli di Albenga, in Liguria, Guida d'Italia, Touring Club Italiano, 1982, pp. 434, ISBN non esistente. URL consultato il 19 maggio 2023.
  3. ^ IGM, carta 1:25.000.
  4. ^ Codice della Liguria diplomatico storico e giuridico descritti raccolti ed illustrati da Nicolo Cesare Garoni. 1870, Tipografia del r. I. de' sordo-muti, p. 132. URL consultato il 18 maggio 2023.
  5. ^ Carlo Perogalli, M. Paola Ichino, Silvana Bazzi, I castelli della Liguria: Provincia di Imperia; Provincia di Savona, Mondani, 1974, p. 331, ISBN non esistente. URL consultato il 18 maggio 2023.
  6. ^ a b c d srvcarto.regione.liguria.it, https://srvcarto.regione.liguria.it/dtuff/img/Vincoli_Monumentali/decreti/00111568.pdf. URL consultato il 22 maggio 2023.
  7. ^ Mario Codebò, I menhir di Torre Bastia, in Notiziario C.A.I. Bolzaneto 1993, Genova, n. 11, pp. 30-31. URL consultato il 22 maggio 2023.
  8. ^ Tutte le fortificazioni della provincia di Savona - in sintesi, su mondimedievali.net, Mondi medievali. URL consultato il 22 maggio 2023.

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